La cosa più bella che ricordo del periodo PSX fu quando, dopo una indecisione con punte quasi drammatiche, mi decisi a modificarla. Lo feci perché mi resi conto, quasi subito che io stavo navigando solo sulla superficie dei giochi che PSX offriva. Me ne rendevo conto ma non avevo ancora scelto.
Non mi era bastato evidentemente giocare a King's Field 3, con sopra scritto King's Field 2. No.
Quello non mi aveva aperto gli occhi, non del tutto, almeno.
Noi siamo, siamo stati e saremo sempre, il terzo mondo dei videogiochi.
Quando andai in Giappone entrai dentro una sala giochi, tutti giocavano ad una specie di Dinasty Warriors olografico, una roba assurda da raccontare, figurarsi da vedere. Anche se sembrava più Sengoku Basara, alla cassa compravano carte, in piccoli pacchetti, tipo Magic.
Poi le sbustavano, e quando il mazzo era "ok" mettevano i gettoni, facevano la scan delle carte e sul cabinato comparivano i loro combattenti, poi, in un tripudio di effetti speciali, iniziava la battaglia, con un tale casino di icone, da avere il mal di testa. Comprai un pacchetto da 6ooY, ma subito dopo mi venne detto in uno stentato e cordialissimo inglese
"Sory but...this game is...for us"Quel
for US fu una autentica pugnalata a tradimento, eppure mi rendevo conto che non avrei mai avuto un posto riservato. Un po' come negli MMO coreani. Il Giappone è sempre stato così per noi occidentali. Ci puoi vivere per vent'anni ed oltre, ci puoi fare una serie "A Otaku in JP" potrai essere anche la più grossa gnocca cosplayer/influencer, ma prima o poi, ti arriverà un "For Us".
Quando meno te lo aspetti, magari durante una cerimonia religiosa, particolarmente sentita, o su una panchina. Chi può dirlo. Ho visto video di qualche "turista di lunga permanenza" che sbottava offesa perché le era stato detto che
"Lo yukata non è per forme occidentali" ma quello è solo l'inizio.
Ecco, per farla breve, il fantomatico
FOR US è quello che moddando la PSX, speravo di evitare, da lì in futuro. E che ho evitato, per certi versi, anche se con una certa consapevolezza di fondo: non avrei mai potuto godermi giochi interamente in ideogrammi giapponesi.
Dopo questo pistolotto, ecco perché posso parlarvi della strafica
Azito Series.
Azito [Azito 3 nella pic]
Perché l'ho scoperta tramite un flyer presente in un altro gioco JAP, ed incuriosito, non capivo nemmeno cosa fosse, ho indagato un pochino, praticamente solo in pagine JAP ho recuperato parte delle info che qui trovate e naturalmente provato a giocare.
Vi confesso che non avevo capito nemmeno che tipologia di gioco fosse.
Azito è, in pratica, una serie strategica e fortemente simulativa in cui noi dobbiamo costruire una base per i nostri amati robottoni. Anziché guidare i robot, dobbiamo gestire la base che li ospita. In poche parole la serie è questo. Vi vedo già schizzare sulla sedia, su ebani o RomIso, perché è una cosa estremamente figa. La parola Azito (Ajito) in giapponese significa pressappoco "Super Base Nascosta" ed infatti, la mitica Fortezza delle Scienze del leggendario Mazinga Z, era appunto una super base scientifica. Però calma, i mitici robot di Nagai non ci sono in questo gioco. In Azito, il giocatore assumeva il ruolo di comandante principale di una base segreta. Le armi, sotto forma di mech/robot, erano sviluppate ed utilizzate per difendere la base segreta dagli attacchi nemici. Ma c'è molto da dire. Il giocatore/comandante responsabile della sua base Ajito, doveva costruire strutture come un centro di comando, un centro riparazioni, una stazione medica e molte altre strutture, lo stile era vagamente alla
Command and Conquer, ma la visuale era in una graziosa grafica bidimensionale, ricca di dettagli. Essendo responsabili dello stabilimento, il finanziamento in toto della base era gestito interamente da noi, attraverso la produzione e la vendita dei nostri prodotti/robot/armi. L'obiettivo in Azito era quello di sviluppare armi come eroi e mostri e attaccare (o difendersi) forze avversarie e distruggerle. Semplice, ma complesso, perché essendo giapponese, è pieno di minuziosi menu, interfacce e cose simili, non è semplicissimo, sulle prime. Al principio della serie, il primo episodio è del 97, è sviluppato da ASTEC 21 (Astec Two One) che fecero solo un gioco di backgammon in giapolandia, prima di Azito.
Quando l'IP viene venduta cambia anche nome, ma resta sostanzialmente lo stesso gioco. nel primo capitolo le nostre creazioni robotiche erano tutte originali, ma con il tempo, e precisamente con Azito2 [PSX] e Ajito3 [PSX] e sopratutto Azito 3D [Nintendo 3DS], le creazioni di Toei ed Ishimori-Pro compaiono nella serie come Tetsujin 28 o Cyborg 009 o Kamen Raider. Con la pubblicazione del gioco presso Banpresto del Gruppo Bandai, ben presto arriveranno capitoli spettacolari come
Azito x Tatsunoko uscito solo per One e che ovviamente è stupendo, potendo contare sul vasto franchise di Tatsunoko Prod (Yattaman vi dice qualcosa?)
L'obiettivo del gioco è sempre il medesimo, e cioè continuare ad espandersi, un po' come Fallout: The Shelter e proteggere con successo la nostra base segreta dagli invasori. L'esclusiva miscela di Azito di risse kaiju e pianificazioni attente della base, come per esempio creare il giusto numero dei power supply/reattori atomici, per far funzionare tutto, lo rende un gioco particolarmente gustoso quando si capisce almeno dove cliccare, i controlli sono molto intuitivi, ma spesso ci si perde dentro menu piuttosto complessi.
Va detto inoltre, che la comprensione della lingua giapponese è necessaria, in alternativa è possibile fare qualche ricerca mirata e capire almeno il significati degli ideogrammi come "costruisci" oppure "cancella" e così via, non è un gioco da affrontare alle 22:00 insomma. La base segreta inoltre, deve essere protetta per essere completata. Il giocatore per esempio non può attaccare le basi nemiche, ma solo intercettare le unità nemiche. Poiché il giocatore sceglie i propri attributi con l'aiuto di personale specializzato, è possibile sviluppare una varietà di armi enorme e l'aspetto della base cambierà in base a ciò che viene sviluppato. Nel primo Azito non si poteva scegliere, ma successivamente, potremo anche edificare e scegliere di essere una base del super cattivo. Il gioco possedeva infine una caratteristica invidiabile, era possibile scambiare i progetti delle nostre armi con altri giocatori tramite memory card, caratteristica scomparsa e di nessuna utilità adesso, ma all'epoca, nacquero intere chat in Jp di folli progettatori e scienziati pazzi.
PS. Se riesco a convincere qualche amico che sa leggere il giapponese bene, lo portiamo sul canale di Videogiochi e Sofà. Non siamo nuovi a portare giochi FULL JAP (portammo Hungry Ghost [PS2] qualche mese fa)
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=D5Ca3eUt2fE