Non so che anno fosse, era uno della decade dei 90, quello lo ricordo piuttosto bene.
Ricordo solo quello. Giocavo già giochi brutti. Non so perché, non so spiegarlo, nemmeno ora. Ma quando un gioco è brutto, sporco e possibilmente malfamato, mi attrae inevitabilmente. Più di quelli puliti e perfettini. I più vecchi qua dentro si ricordano forse di quando difendevo con punte di melò, monnezze videoludiche di rara levatura come
Cursed Mountain o
The Ring per Dreamcast. Non so, ripeto, da cosa dipenda. Forse nei giochi
storti vedo qualcosa di diverso, non sono l'unico, senza dubbio. Fatto sta che nemmeno adesso ritengo sia del tutto lecito definirli "monnezze". Deve essere grave. Forse sono giochi con cui riesco a stabilire un contatto, in qualche modo mi affascinano perché, se sapessi programmare, probabilmente non riuscirei mai a fare MGS. Al massimo Mosquito. Ma ne sarei comunque contento. Eccome. Era Natale, un Natale piuttosto strano quello a casa pikman, ogni Natale del resto è strano a casa mia. Ma non tergiversiamo, credo che avessi 2o anni all'epoca. La cosa più strana è che dopo la classica maggnata emiliana, a base di cappelletti in brodo (almeno 3 giri), manzo e bollito, polpettone con doppia farcitura, salse e salsine esageratamente deliziose, mi ritiravo pieno come un uovo nella mia ex-camera. Strano, ogni volta che uso l'espressione "Pieno come un Uovo" penso a Digghy per C64.
Tutti all'epoca avevano le PSX moddate. Non credete mai a chi vi dice
"io no, assolutamente..."O mente, o non giocava, in ogni caso, è un perdente e merita pochi oren o kudos
Sì, comunque, dai, evitiamo. All'epoca, tutti copiavano giochi a manetta, e dalla mie parti c'era un giro, specialmente dai negozianti, che lasciava stupiti per quanto si fossero applicati a fottere Sony. Penso di aver giocato a dischi senza la dicitura CD-R tipo 10 anni dopo, quando ti rendi conto che sei anche un po' collezionista dai, alla fin fine, ci scappa qualche gioco originale. Insomma, avevo una pila di giochi esagerata da provare, mentre digerivo la salsa ortaggina di mia madre, una cosa straordinaria, che migliora ogni anno, piglio sto CD. All'epoca il mio spacciatore di giochi favorito faceva le confezioni lui, una cosa triste, ma romantica. Allego foto di repertorio di questo negoziante "Gioca e Divertiti" (All'italiana eh, mi raccomand, basta non pagar
)
Insomma, piglio sto cd. Facciamola corta, leggo sopra con il pennarello nero
"KING OF DESTINY"Mah, penso. Forse è un gioco di ruolo giapponese.
Speriamo.
Inserisco il CD.
Appare il logo SONY...il gioco quindi parte, sospiro di sollievo, mi inculava spesso il ganzo.
A na certa compare una scritta gialla
"KING OF CRUSHER"...ero fesso, anche se meno di adesso, e mi rendo subito conto che il titolo era scritto ammerda, al solito. Poi su schermo, accade di tutto. Sfreccia un camion di pompieri che in realtà è il giocattolo di un bambino, parte una musica che mi ricorda l'incontro tra Alberto Sordi con il santone indiano Babà Sho nel film
"Sono un Fenomeno Paranormale"Vabbè assurdo raccontarlo a parole, figurarsi viverlo. Da una sala parto esce un'infermiera con un pupo appena sfornato, mi rendo conto che il bambino che ad inizio video si vede è l'uomo che aspetta.
Fa una faccia che è troppo assurda per non cercare di mostrarvela, sorta di Lando Buzzanca orientale con l'aggiunta di Franco Franchi.
Cmq assurdo e siamo solo all'inizio.
Caratteri cubitali again,
KING OF CRUSHER. Mi rendo conto che è tutto in jappo. Nessun problema. All'epoca ero ancora più onnivoro di adesso. Faccio partire sto gioco e vedo dei fiori di ciliegio in real life, poi un moscone in grezza grafica posticcia. No, un moscone alieno. Un moscone alieno che svolazza su uno sfondo reale. La grafica è agghiacciante, lo era all'epoca, figurarsi adesso. Il moscone riesce ad entrare nella stanza dove l'uomo, neo padre, vive con la moglie ed il figlio e lo punge a tradimento sul collo. Dopo la smozzicata, l'uomo diventa di varie colorazioni, poi il moscone dice qualcosa, qualcosa che a distanza di anni, scopro che avevo vagamente capito. L'uomo si incazza, e noi assieme a lui iniziamo a sfasciare la stanza, prima il frigo, poi il televisore, nostra moglie scappa col pupo. Che delirio.
Il moscone alieno ha appunto trasformato l'uomo mite nel
King of Crusher ovvero: Il RE della Distruzione. Il gioco finalmente parte, che roba sciancata, telecamera sballata, controlli legnosi, ma sembra almeno giocabile. Scopo? Devi distruggere tutto, beh ovvio, ti chiami "Re della Distruzione". Arrivano i poliziotti ma non puoi far male agli uomini. In qualche modo non si può. Ma non è tutto. Mentre devasti la tua stessa casa, scopri che ci sono due barre, una decresce, l'altra aumenta, una è il tasso di devastazione, l'altra è la vitalità...più distruggi più la barra vitale decresce ma lentamente. Puoi spaccare porte, mobili, armadi, tutto a cazzotti e calci. Ben presto una schermata ci segnala che il livello è finito, indicandoci in tasso di distruzione, il tempo e cose così. Cosa bizzarra una scritta
"Ora sei Libero" in inglese.
Nel secondo livello ce la prendiamo con il nostro capo, presumo lo sia, sfasciamo tutto l'ufficio. Che questo gioco sia assurdo lo avevo capito, ma persino in grado di muovere alla preveggenza, non me lo aspettavo.
Dopo aver spaccato tutto, una pessima sequenza in FMV, con grafica sempre terribile, ci informa che ora siamo diventati...lupi mannari. O una cosa simile. Sembra più un mostro uscito da Guyer. Adesso l'obiettivo è un parco pubblico, il parco pubblico di Segagawa, località realmente esistente. È una roba biografica?
Sfasciamo distributori di bibite, transenne, alberi, ma stavolta la polizia inizia a spararci addosso, noi non possiamo far del male agli uomini, ma alle cose, è lecito.
Il gioco procede, ma diventa ancora più delirante, man mano che avanzeremo nel gioco, di zona in zona, aumenteremo anche di dimensione, prima erano le macchinette delle bibite il nostro obiettivo di destroy, poi saranno le case dei giapponesi. E via a rotta di collo, presto diverremo dei...ve lo lascio scoprire ma sarà sorprendente persino vedere i titoli di coda di sto coso che scoprì poi fatto con Net Yaoroze.
Ma è assurdo. Fu un Natale piuttosto strano, ve lo dissi.
Lo voglio rigiocare comunque, voglio spaccare tutto.