Topic interessantissimo.
Avete mai provato a reperire un libro fuori commercio? Esistono due vie principali, il mercato dell'usato e il circuito delle biblioteche (ovviamente il libro della biblioteca va restituito prima o poi). Ciò che non esiste è la possibilità di trovare facilmente la copia digitale di un libro comodamente dal pc, da archiviare e tenere a disposizione (esistono tantissimi ebook prodotti da amatori ma sono una frazione dei libri esistenti al mondo).
Vale lo stesso per il cinema: non tutti i film della storia sono reperibili in digitale o in BR, alcuni esistono soltanto su vecchi formati o non sono facilmente accessibili poiché conservati in archivi pubblici o privati.
Vale a maggior ragione per i prodotti televisivi o radiofonici, pressoché irreperibili salvo che siano resi disponibili dalle emittenti.
Secondo me noi videogiocatori diamo per scontato, specialmente dall'esplosione di internet, che sia normale accedere a "tutti" i videogiochi, convinzione si basa più che altro sulla tolleranza dei detentori dei diritti e su tecnologie che rendono più semplice il dumping di una rom rispetto alla digitalizzazione di una vecchia pellicola o di un volume del 700 mangiato dalle tarme.
Penso che non ci siano dubbi sul diritto legale di contrastare i siti di rom o di limitare l'accesso alle proprie proprietà intellettuali... Ma dal punto di vista etico? Ammettiamo di considerare il videogioco un patrimonio culturale e di voler garantire alla popolazione un diritto all'accesso analogo a quello garantito dalle biblioteche: è ovvio che tale accesso non potrebbe essere gestito liberamente dai singoli utenti o da gruppi di utenti, scaricando, accumulando e modificando rom, ma dovrebbe essere regolato così come è regolato il funzionamento delle biblioteche, altrimenti i legittimi detentori dei diritti ne sarebbero espropriati.
Dal punto di vista invece delle regole di mercato, esiste un diritto a procurarsi direttamente ciò che il detentore non vuole vendere? Non credo, non ne ho mai sentito parlare, sarei stupito se esistesse.
Nel mio piccolo, sarei irritato se qualcuno distribuisse un mio vecchio racconto senza chiedermi il permesso, quindi capisco bene la posizione di aziende quotate in borsa a protezione delle proprietà intellettuali.
Come consumatori possiamo motivare le aziende con petizioni, movimenti collettivi, proposte, ma non possiamo condannare moralmente un'azienda perché decide se e come rendere disponibili i propri prodotti.