A parte l'aspetto legale (Nintendo ha ragione), Nintendo ha fatto quel che ha fatto perchè vuole propinare ancora la roba NES come killer app del suo nuovo servizio online.
Fatti contenti i giuristi però, volendo anche ragionare un attimo, mi viene da dire: perchè oggi -nel mondo della fibra- non esitono servizi che offrono il "catalogo" (roba più vecchia di X anni) a fronte di un fisso mensile? Chessò, *tutte* le ROM/ISO più vecchie di 15anni a 9.99/mese?
A me va bene che le ROM siano vietate, però se vuoi che io ti paghi 8€ la ROM di Super Metroid per VC da giocare su WiiU, allora devi potermi fare scaricare la ROM da poter giocare su hardware originale\clone o su emulatore, collegata al TV CRT a 240p, magari con le patch MSU.
Non saranno obbligati, ma è buon senso, tanto più che è roba che interessa a una minoranza delle persone.
Ma poi in che mondo sarebbe normale non poter comprare oggi The Wall dei Pink Floyd su CD o poterne comprare solo una versione MP3 a bassa risoluzione?
Secondo me è un'altra di quelle situazioni ridicole che esistono solo con i videogiochi, per gli altri media sarebbe assurdo.
Se il VG viene visto come un medium non maturo è anche per queste cose.
Altra questione è se è lecito che i siti di ROM (che rimpiango perchè erano COMODISSIMI per scaricare roba già patchata\tradotta) guadagnino con la pubblicità quando gli utenti entrano per scaricare: su quello Nintendo ha ragione, ma la sua "colpa" atavica secondo me è quella di voler sfruttare il catalogo con un atteggiamentro troppo chiuso rispetto ai fan, soprattutto da quando è morto Iwata, che invece almeno un po' supportava la fanbase.
Il caso di AM2R è abbastanza emblematico.