A parte (ovviamente) le regole di mercato legate a domanda/offerta
Eh ma non si sfugge da questo. Come per i film al botteghino, il videogioco odierno punta a rientrare dell'investimento e fare guadagno in un certo lasso di tempo, dopo di che la domanda rimane quella che è ed è questione di renderlo maggiormente usufruibile, per poterci fare altri soldi.
@Level MD Il parallelo è decisamente azzeccato (ne farò cenno in seguito) ed è da tempo che mi lascia perplesso. Metterò sotto spoiler micro-approfondimenti in modo da evitare di appesantire il papiro.
Mi sembra evidente che il grande pubblico si sia ormai assuefatto ad un certo tipo di andamento prezzi e che viceversa maldigerisca le politiche prezzi di Kyoto.
A me interessa però scavare ancora più a fondo e cercare di capire il meccanismo psicologico (?) che ci gira attorno. Insomma cosa c'è dietro l'idea che un videogioco "vecchio" valga al più 10-20€ laddove 6-12 mesi prima non si batteva ciglio a pagarlo 60-70€
Non vi è dubbio che i pesanti sconti della maggior parte dei videogiochi in commercio in lassi di tempo relativamente brevi diano un contributo importante alla percezione del "giusto" prezzo, ma io credo che
la causa principe sia la visione modaiola/usa&getta del videogioco.
Un videogioco ha senso pagarlo 60-70€ quando esce, perchè ce l'hanno tutti, ne posso parlare sui social e/o con gli amici, mettere in bella mostra gli achievement, e direi anche prepararmi psicologicamente a darlo dietro al Gamestop prima che il valore dell'usato coli a picco e riuscire così a prendere la successiva, imminente novità del momento con due spicci o poco più.
Il videogioco da cestone è un mero passatempo/tappabuchi; non dico che mi vergogni a giocarlo ma con buona probabilità non è più il gioco del momento, non fa figo e di sicuro non ci avrei speso 60-70€; se va bene proverò a rifilarlo al Gamestop sperando in qualcosa in più di un tozzo di pane o al più lo prenderà qualche amico;
Mettiamoci anche (e non è certo un caso) che la stragrande maggioranza di chi si lamenta dei prezzi reputa l'offerta Nintendo di secondaria importanza poichè utilizza in prevalenza una diversa piattaforma principale ed il cerchio si chiude.
^^ non è consolewar (lungi da me), semplicissima constatazione valida anche su questi lidi in cui siamo quattro gatti e, come dire, l'età media non è proprio bassissima... altrove, con bacino d'utenza maggiore e soprattutto più giovane/videoludicamente attivo il fenomeno trovo sia lampante
Questa visione a mio parere sminuisce il valore intrinseco (non economico!) del videogioco in quanto tale e, come probabilmente si è intuito

, non mi piace per niente.
Per me
un videogioco vale il divertimento che mi garantisce.
Non mi importa che abbia sul groppone 6 mesi, 1 anno, 5 o più.
Chiaramente non sto qui ad
evangelizzare la gente perchè si paghi 70€ una ROM NES, intendiamoci: ci vuole equilibrio/buon senso, e se non è ragionevole scucire 140mila lire del vecchio conio per un videogioco di 30 anni addietro ritengo sia altrettanto insensato
pretendere (perchè alla fine il punto è questo) che tutto quanto ha più di 6-12 mesi sul groppone debba essere venduto a prezzo cestone.
La scelta di Nintendo di spingere perché il prezzo decada più lentamente è una loro strategia.
Hmm ni.
Nel senso che loro sono sicuramente poco propensi a tranciare i listini, ma lo fanno perchè confortati da una domanda evidentemente molto più stabile nel tempo di taaaanti altri prodotti.
Al momento le classifiche mondiali di vendita di giochi vedono stabilmente ai piani medio-alti parecchie perle Switch rilasciate lo scorso anno: Zelda BotW, Mario Kart 8 Deluxe, Splatoon 2, Super Mario Odyssey... non esiste publisher comparabile in termini di quantitativo di titoli con "code" così lunghe (e se esistesse non avrebbe motivo per fare diversamente)
Anticipo l'obiezione: "eh ma GTA V allora?"

Vero, GTA V vende a carrettate *E* da un po' di tempo sta a prezzo più o meno dimezzato.
Però
1. stiamo parlando di un remaster e soprattutto
2. può contare sui fiumi di paperdollari assicurati dalla modalità online, quindi una volta che la curva vendite si è assestata in Rockstar hanno tutto l'interesse ad abbassare la soglia di ingresso dei nuovi giocatori che ancora non erano riusciti a "catturare", sperando di fare entrare anche loro nel trappolone.
La questione ROM è diversa, perché tratta software non più sul mercato. In certi casi non esistono nemmeno più le software house che li hanno prodotti.
Non si può affermare che siano senza valore, ma in qualche modo, chi ne detiene i diritti, prima di fare la guerra a chi ne preserva gratuitamente il passato
L'han già scritto quindi non dico nulla di nuovo ma... non so, avrei qualche perplessità sugli intenti di preservazione dei siti di ROM zeppi di annunci per monetizzare, insomma è qualcosa di profondamente diverso da un
Computer History Museum ad esempio.
Parimenti, ritengo sia alquanto differente lo spirito di chi scarica (e non mi nascondo dietro un dito, l'ho fatto pure io e lo rifarei in assenza di alternative legali o comunque ragionevoli - vedi speculazioni retrogaming, e va da sè che con questo NON sto a criticare un collezionista che spende 350€ per una cartuccia rara, ci mancherebbe)