Prima graphic novel di Ortolani in senso stretto, e primo vero inedito dopo la fine di Rat-Man, Cinzia mi ha sorpreso in tutto: forte, sentita, disegnata e raccontata con gusto e sensibilità... Un miracolo.
Sono partito scetticissimo, anche alla luce del modo tutt'altro che raffinato con cui Ortolani ha sempre trattato il tema all'interno della serie che fu... E mi sono dovuto ricredere sempre di più, pagina dopo pagina.
Gli riesce qui quel miracolo di equilibrio tra serio e faceto, comico e drammatico che ha fatto grandi i momenti migliori di Rat-Man, e tuttavia terribili quelli peggiori, quando l'affanno di dire grandi cose con mezzi inadeguati - e forse scarso slancio di sincerità, stanchezza, ansia da prestazione - portava solo pesantezza e confusione.
Qua davvero Ortolani trova la quadra, così tanto inseguita e spesso mancata di un soffio, soprattutto nell'ultima, pesante tirata finale di RM, durata troppi anni.
Per quanto mi riguarda Cinzia si affianca a cose come Yellow o Il Soldato, e li supera. Su un terreno arduo e sdruciolevole come pochi.
Chapeau.