Sabrina (2018, Nick Drnaso)
Comprato a Lucca sulla fiducia dei vari premi vinti nell'edizione del Comics dell'anno scorso.
Graphic Nobel sui nostri tempi, ne più ne meno.
Sguardo lucido e reale su dove stiamo andando a parare.
Un mondo sempre più vuoto (come viene reso perfettamente graficamente) perché privo di vite, quelle che servono a raccontare grandi storie.
Adesso che siamo tutti attaccati alla vita on-line e al suo continuo sputare contenuti per intrattenerci.
Adesso che qualsiasi parola "una vale una" e quindi basta essere più forti dialetticamente per convincere chi ti sta ascoltando.
Mentre la vita reale regala solo tragedie e vacuità.
Tutto molto triste, eh? Sicuro ma a volte serve leggere qualcosa di più pesante per fare due ragionamenti diversi dal solito.
Di sicuro non aiutano i disegni a rasserenare il tutto, con i personaggi giganteschi in ambienti anonimi e ancora di più giganteschi (per aumentare il senso di vuoto, di cui ho detto prima) e i colori spenti, opachi.
Non è neanche una opera piene di colpi di scena (anche se un inizio, uno sviluppo e la fine ce l'ha..) ma almeno una scena (quella della bambola) è sicuramente una genialata. Senza fare spoiler, mi ha fatto pensare di quanto è buffo questo internet dove tutto viene esasperato, dalle cose brutte alle cose belle, così da finire per fare sembrare le cose piccole e buone, veramente stupidaggini di gente che è pronta lì a commentare qualsiasi cavolata pur di twittare al mondo "Io Esisto".
23 euro, una duecentina di pagine, si finisce in 3 ore più o meno.
Quindi no non è proprio un acquisto da un'ora/ un euro...
E in verità non saprei neanche consigliarlo. E' quella tipica opera fatta apposta per piacere più alla critica che al pubblico. Cosa che quasi spesso vuol dire che non è per tutti. E magari non era neanche per me, ma ormai avevo speso i soldi e da un certo punto di vista meno male.
Come si dice? "Se avessi dovuto pagare, non l'avrei mai letto". Ecco, a volte è l'incontrario.