Topic: Il documentario che sto vedendo

[Ivan F.]

Ho visto Tour de France: Sulla scia dei campioni (Netflix, 8 episodi da 30-45 minuti), un documentario su uno sport magnifico che detesto.

Il canovaccio è quello di Drive to Survive, con ogni episodio che segue un ciclista in un momento chiave del Tour 2022. Solo che qui le squadre coinvolte non sono molte, quindi le storie si sovrappongono, mostrando anche le dinamiche di squadra. Tutto questo fino al gran finale di Parigi, et voilà!

Funziona? Molto. Funziona anche se, come me, avete perso il contatto con il ciclismo? Assolutamente, perché si vede tutto il bello di questo sport. La sofferenza, la solitudine, il pericolo. E i corpi martoriati degli atleti sottoposti a una corsa a tappe che tortura il fisico e lo spirito.

Durante gli otto episodi c'è qualche momento di stanca, è vero, ma per il resto io consiglierei di farvi un giro. Non de France, eh, che ci rimanete secchi! Drive to Survive racconta un mondo che conosco meglio, insomma, ma questa serie parla di uno sport "vero", se mi permettete.

Voto: quattro Ma non parliamo di doping su cinque

TFP Link :: https://www.netflix.com/title/81153133

[Ivan F.]

Ho visto il primo episodio di Lancia. La leggenda del rally (Now TV, 3 episodi da 50 minuti circa), ma poi non ho proseguito.

La produzione è di qualità, c'è molta pornografia dell'auto, ma il primo episodio mi è sembrato completamente sfilacciato. Cinque minuti parlano di un argomento, poi passa a tutt'altro, poi racconta di un personaggio, poi mostrano un'auto.

Ogni singolo frammento è interessante, i contenuti ci sono tutti, ma sembra un lungo trailer. Per chi conosce la storia della Lancia può essere stimolante, ma io amo ascoltare storie, ancor meglio se in ordine cronlogico.

Cassato. Senza voto.

TFP Link :: https://www.nowtv.it/streaming/lancia-la-leggenda-del-rally/skydocumentaries_7b9d7c8559ea47d7b267f2e566dd4d10/skydocumentaries_f753a5a35454409e838ea31e4003a190/seasons/1

[Ivan F.]

Ho visto i primi due episodi di Shaq (Now TV, 4 episodi da 45 minuti), ma poi non ho proseguito.

Io amo il personaggio Shaq, il gigante sbruffone che ostenta anelli NBA e sacchi di denaro. Ma in questo documentario raggiunge livelli veramente stucchevoli.

Per la maggior parte del tempo c'è lui a raccontare la sua storia. E sembra un fumetto di supereroi: lui contro il mondo, ora arriva Shaq, nessuno lo può fermare, primo piano del campione. Una volta, due volte, tre volte, poi ti stanchi. Lo stile sopra le righe è quello di un Eric Cantona, non fosse che lui ha l'intelligenza di un europeo e la sottigliezza di un francese, mentre Shaq a confronto è uno yankee delle caverne che dorme sulle banconote.

Peccato, perché la sua storia valeva la pena di riascoltarla. Ma purtroppo è finita che...

Cassato. Senza voto.

TFP Link :: https://www.nowtv.it/streaming/shaq/skydocumentaries_d67ba0be8c0542f2a9450970c0820730/skydocumentaries_4c32112a0d684be98d65ff66d8a33698/seasons/1

[Tetsuo]

premiere al Festival di Venezia 2023 Opus il postumo di Ryuichi Sakamoto

https://www.animenewsnetwork.com/news/2023-08-30/composer-ryuichi-sakamoto-posthumous-documentary-film-opus-trailer-revealed/.201782

https://twitter.com/TheNYFF/status/1696639955659898996

vi ricordo anche di recuperare Coda

[Ivan F.]

Ho visto Il caso Craxi: una storia italiana (Sky Documentaries, 81 minuti), gloria e declino di un discusso statista di cui ora non ricordo il nome. Chiedo scusa, ma era tanto che non facevo la battuta.

L'ho beccato quando era iniziato, ma da quel momento sono rimasto come mesmerizzato davanti allo schermo. Grande storia italiana, di un grandissimo personaggio, qualsiasi sia il vostro giudizio. Il mio, onestamente, non è negativo, diciamo.

Interviste a mille persone (guardate il link). Qualità media alta. Non molto da aggiungere, se non che lo consiglio a chi ama il genere.

TFP Link :: https://tg24.sky.it/politica/2020/01/18/il-caso-craxi-una-storia-italiana

[Ivan F.]

Ho visto I am Bolt (Prime Video, 107 minuti), storia di uno scattista giamaicano che giunge alla fine della sua carriera da assoluta leggenda. Il suo nome è...

Spoiler (click to show/hide)

Usain Bolt.

E chi altri?

Non è un produzione di qualità stellare, ma probabilmente non voleva esserlo. È una narrazione di buon livello, intendiamoci, ma spesso più intima, perché accompagna Bolt anche fuori dalla pista, con riprese a tratti traballanti, o persino con videomessaggi registrati da lui medesimo.

In tutto questo si perde in parte l'epica delle sue gesta, ma si scopre l'uomo dietro l'atleta. A conti fatti, è uno scambio ragionevole, perché il risultato è diverso dal classico documentario stellato. Nondimeno, dovevano tagliare qualcosa qui e lì, perché non sempre l'interesse è garantito, diciamo.

Voto: tre 100m sotto 9,80 secondi su cinque

TFP Link :: https://www.primevideo.com/detail/I-Am-Bolt/0Q7K2J1R0BVET6QQ7HM0D8WYDA

[Ivan F.]

Ho visto Depp contro Heard (Netflix, 3 episodi da 40 minuti), storia del processo tra Johnny Coso e Amber Cosa, che se non lo conoscete siete stati degli anni sotto un sasso, non c'è altra spiegazione.

Per chi l'ha seguito attraverso la lente dei social, ora potete vedere un documentario onesto. Non si perde in chiacchiere, illustra i fatti, non esprime giudizi. La quantità di filmati del processo è massiccia, come anche gli estratti da trasmissioni YouTube, podcast e via discorrendo.

La narrazione è quella del classico caso di tribunale, non del gossip. E si nota anche il tentativo di rimanere equidistanti dai due, salvo poi ammettere che l'intera Internet durante il processo era dalla parte di Depp. Tutto il delirio social è descritto nel dettaglio, intendiamoci, ma il documentario non scade (quasi) mai a quel livello.

Sono due ore totali, ma scivolano via senza tempi morti. Chi aveva ragione, non lo so. Ma ho imparato che un paio di Roxycodone ti tramortiscono che è un piacere.

Voto: quattro megapinte su cinque

TFP Link :: https://www.netflix.com/it/title/81644798

[Ivan F.]

Ho visto Summer of Soul (Disney Plus, 117 minuti), uno straordinario documentario vincitore dell'Oscar che racconta l'Harlem Cultural Festival del 1969. Cito da Wikipedia: "Le riprese effettuate al Mount Morris Park durante l'evento non furono mai rese pubbliche. Anni dopo vennero ritrovate in una cantina e utilizzate per la creazione di questo documentario, che include esibizioni inedite di artisti come Stevie Wonder, Nina Simone, Sly & the Family Stone, Gladys Knight & the Pips, Mahalia Jackson, B.B. King, Mongo Santamaría, David Ruffin e The 5th Dimension".

Ora, sono rimasto circa un'ora a bocca aperta davanti a questo viaggio nella storia della musica. Non immaginavo che tutti questi artisti si fossero ritrovati insieme per un evento del genere. Eppure, dopo aver interrotto la visione a metà... non l'ho più ripresa. Perché?

Non lo so. Il documentario è magnifico, ma probabilmente lo spazio dedicato alle esibizioni è eccessivo (per quanto mi riguarda) e sembra di assistere a un concerto, ancor prima che a un documentario. Tutto giusto, vi consiglio di vederlo, e prima o poi lo recupererò. Ma per ora...

Promosso, ma senza voto.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=83H0cTHYuy0

[Cryu]

@Ivan F. avevi scritto qualcosa su Arnold, miniserie Netflix su Schwarzy?

[Ivan F.]

@Ivan F. avevi scritto qualcosa su Arnold, miniserie Netflix su Schwarzy?

Ovvianaturalmente, mio caro!

Ma nulla di troppo elaborato, perlopiù un invito a vedere assolutamente il documentario di Arnold!

[Gaissel]

Ho visto Depp contro Heard (Netflix, 3 episodi da 40 minuti), storia del processo tra Johnny Coso e Amber Cosa, che se non lo conoscete siete stati degli anni sotto un sasso, non c'è altra spiegazione.

Per chi l'ha seguito attraverso la lente dei social, ora potete vedere un documentario onesto. Non si perde in chiacchiere, illustra i fatti, non esprime giudizi. La quantità di filmati del processo è massiccia, come anche gli estratti da trasmissioni YouTube, podcast e via discorrendo.

La narrazione è quella del classico caso di tribunale, non del gossip. E si nota anche il tentativo di rimanere equidistanti dai due, salvo poi ammettere che l'intera Internet durante il processo era dalla parte di Depp. Tutto il delirio social è descritto nel dettaglio, intendiamoci, ma il documentario non scade (quasi) mai a quel livello.

Sono due ore totali, ma scivolano via senza tempi morti. Chi aveva ragione, non lo so. Ma ho imparato che un paio di Roxycodone ti tramortiscono che è un piacere.

Voto: quattro megapinte su cinque

TFP Link :: https://www.netflix.com/it/title/81644798

Quoto, molto valido.
È stato praticamente stroncato da qualunque realtà critica out there, con delle motivazioni tutto sommato comprensibili: la realizzazione tecnica, il taglio registico, e anche la profondità dell'indagine documentale sono sub-par.
Insomma, è effettivamente un documentario più che mediocre sul piano filmico.

Epperò fa benissimo quello che ci si aspetterebbe da un documentario di taglio psicologico-sociale: sta sulle facce e sulle parole, interne ed esterne all'aula, senza perdersi nulla e sottolineando tutte le sfumature. È un ritratto molto competente, lontano da Van Gogh e più vicino a un artista di strada, magari grossolano nella tecnica, senza guizzi ma con un'ottima capacità di cogliere l'essenza dei suoi soggetti.

P.s. il suo merito principale mi pare proprio quello di indurre un'equidistanza (assolutamente in negativo) nella valutazione di chi abbia ragione e chi torto, sovrascrivendo qualunque stereotipo e pregiudizio si possa avere da una parte o dall'altra, e dipingendo invece il ritratto di una relazione tossica e disfunzionale, come un'unica entità composta da due metà in guerra tra loro.

[Cryu]

Ma nulla di troppo elaborato, perlopiù un invito a vedere assolutamente il documentario di Arnold!

Ho visto il primo episodio stasera. Sono un po' perplesso dallo zero spazio dedicato ad alimentazione, infortuni e finanze. Un minorenne che si allena praticamente da solo, allo sfinimento, in un campo altresì pionieristico, avrebbe dovuto strapparsi muscoli, rompersi tendini, distruggersi la postura. E poi, cosa mangiava? L'allenamento è sempre parte minoritaria nel bulking, il grosso lo fa la dieta. Devi mangiare tantissimo, scientifico, in qualità. Roba che costa, che va trovata, preparata, pagata. E giustappunto, come si manteneva nel mentre che da signor nessuno passava le giornate in palestra?
Capisco che uno show tv ponga l'accento sulle suggestioni, sulle visioni, sulle ispirazioni, però come si sia costruito quel corpo mi rimane del tutto fumoso in base a questo documento.

[Ivan F.]

Da una parte è vero che non ne parla.

Dall'altra è vero che non è quello l'approccio della docuserie.

Dall'altra ancora è vero che un bodybuilder, soprattutto d'altri tempi, non credo voglia entrare nel dettaglio di cosa "prendeva" per scolpire il corpo.

Io ho visto diversi documentari sul bodybuilding e, onestamente, non ricordo molte scene in cui ci si soffermava sulla dieta o sulle sostanze ingerite per più di qualche accenno.

[Giobbi]

Dall'altra ancora è vero che un bodybuilder, soprattutto d'altri tempi, non credo voglia entrare nel dettaglio di cosa "prendeva" per scolpire il corpo.

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l'impressione è stata questa

[Cryu]

In realtà ammette candidamente l'uso di steroidi. Io non mi riferivo infatti all'uso di sostanze dannose o illegali, quanto proprio agli aspetti pratici del dover conciliare allenamento, alimentazione e lavoro (?), che è la parte più difficile del body builder. Tirar su e giù dischi d'acciaio son buoni tutti, è lo stile di vita correlato la parte difficile.

Comunque, ho visto il secondo. Probabilmente vedrò anche il terzo perché mi piace sentire la voce di Arnold e in questi giorni ho bisogno di vedere cose tranquille prima andare a letto presto. Però lo sto trovando davvero sciapo. E' una celebrazione di Arnie con estenuante insistenza su 'Have a Vision' e 'Never Give Up'. Ma non documenta un tubo.