Sol, ma tu l'hai vista? Che ne pensi? Dicci qualcosa dai!
Scusa Gold, mi era sfuggito il tuo post
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Premetto che mi è garbato assai Taboo di-e-con Tom "palle-di-titanio" Hardy e, ignorando bellamente l'esistenza del libro, pensavo che The Terror fosse una sorta di sequel/spin-off di Taboo, considerati sia l'ambientazione temporale (circa trent'anni dopo Taboo, sempre nel contesto dell'Impero Britannico) sia il coinvolgimento di Scott sia l'approccio generale, di tipo gotico-storico. Sono partito, quindi, moolto ben disposto, diciamo.
Ma anche al netto di questi aspetti, CHE BELLA SERIE.
Il discorso sarebbe lungo, soprattutto volendo contestualizzarlo in riferimento alla 'qualità' (moltiplica le virgolette per il numero di Avogadro) della maggior parte della concorrenza telefilmica, ma andando per bullet points:
- Regia pazzesca, il ritmo è più lento del 'normale', ma, allo stesso tempo, il tutto è così ASCIUTTO da risultare ESSENZIALE. Ogni inquadratura, silenzio, digressione RACCONTA in maniera non scontata e funzionale al disegno d'insieme La Storia. Sono passati dieci episodi e a me è sembrato di aver visto un film ben eseguito. MIRACOLO, normalmente, vedere un serial ammerecano di ultima generazione, anche se parla di zombie contro suricati, mi scorre snello quanto I Promessi Sposi al Liceo (incluso di interrogazioni).
- Ispirazione STELLARE: un prodotto finalmente PERSONALE, in cui ci si mette in calce la FIRMA, con un'idea che non si ferma alle premesse del primo episodio per poi essere ripresa frettolosamente nel cliffhanger di fine stagione come nel novantanovevirgolanove delle serie televisive, ma viene portata avanti in maniera compiuta, progressiva, dall'inizio alla fine. Tutto, dal background noise alle luci, è funzionale a delineare la personalità dell'opera, che rende omaggio all'Horror con l'H maiuscola, da Lovecraft, al già citato Poe, per arrivare al Carpenter de La Cosa. Hai detto niente!
- La SCRITTURA. Finalmente una sceneggiatura degna di tale nome, composta, ritmata, UMANA, naturale nel suo NON essere prevedibile. Una boccata d'aria fresca nell'accozzaglia di luoghi comuni che dipingono l'umanità come un branco di tagliagole pronti a farsi le scarpe a vicenda... e tutto 'sto degrado al solo fine di spostare l'attenzione dello spettatore su sottotrame scontatissime che mettono i vari personaggi uno contro l'altro. Qui abbiamo uomini d'onore portati al limite, a cui il 'demone interiore' viene spremuto fuori da un destino tragico oltre ogni limite del 'naturale'.
Fosse stata una serie Starz, al primo ordine controverso di Francis, avremmo visto ammutinamenti-stupri-donnegnude-castrazioni-orge-massacri. Eeeehhhnocazzo, questi gentiluomini qui sono arrivati in culo al mondo perché erano prima di tutto gente organizzata, controllata e di spirito. Finalmente la sospensione dell'incredulità va giù come un bicchiere d'acqua fresca e in un attimo sei lì con loro, in parte, anche uno di loro.
- Recitazione al top, credibile, sofferta, 'sporca' il giusto, sempre composta. I tre 'capitani' sembrano premi Oscar e in qualsiasi altra produzione sarebbero stati (alcuni di loro SONO stati) caratteristi sullo sfondo.
NE VOGLIO ANCORA, questo è un telefilm, questo è ANCHE cinema.
BTW sulla questione...
forchette. Credo l'intenzione fosse quella di far venire al mostro un'emorragia interna, cosa che immagino sia anche accaduta, sebbene non esplicitata.