Ma le une letture non escludono le altre. Un po' come quando si usava il mito e l'elemento magico per raccontare quelle che alla fine erano pulsioni umane.
Lo stesso vale per Twin Peaks, opera di continui riferimenti per Lake, dove,
(spoiler Season 2)
Leland Palmer sì, era posseduto da BOB, ma ciò non toglie che sul piano metaforico il suo racconto sia quello dell'uomo che sin dall'età della fanciullezza si era lasciato avvicinare e lusingare dal male, accogliendolo ("vuoi giocare col fuoco?", diceva BOB a Leland si da quando quest'ultimo era piccino)
idem per (spoiler Season 3)
la depressa e alcolizzata Sarah Palmer, che diviene corpo ospite per la Madre del male, Judy
E questo vale sia per Control che per Alan Wake.
Non serve il twist (abusatissimo) del "è pazzo, è tutto nella sua testa".
Tutto assume contorni più affascinanti ed eleganti quando il paranormale esiste negli eventi del piano reale del gioco, ma non è fine a sé stesso, bensì strumentale a veicolare anche una lettura metaforica della vicenda.
Alan Wake, poi, oltre al piano degli eventi effettivi e a quello metaforico, include pure un sottile (e neanche troppo) piano autoreferenziale/autobiografico (travaglio creativo, riscrittura affrettata e demolizione dell'opera a colpi di luce e shotgun).
Oltretutto, quando fai una backstory così strutturata come in Control, che interseca altre opere, per creare il Remedy Videogaming Universe, non puoi banalizzare e ridurre il tutto a quel tipo di piatta soluzione lì.
Se vuoi andare in una direzione puramente psicologica/spirituale, devi essere il più asciutto possibile di testo e contenuti dialogici, e procedere di astrazione in astrazione. Devi fare come Silent Hill 2 insomma.
Per Alan Wake non vedo revisionismo alcuno.
Il gioco non ha mai voluto ridursi solo a quell'unico e abusato strato di lettura.
La Presenza Oscura si incastra perfettamente nella nuova mitologia di Control, e non toglie una minchia al fascino metaforico di Alan Wake. In altri termini, sì, la Presenza Oscura era reale, ma essa, così come il doppelganger di Alan, non sono che personificazioni dei profondi disagi di Alan. Anche qui si è largamente mutuato da Twin Peaks.