Finito.
Immenso. Se ne parlerà per anni.
E' la mia sensazione dopo appena un paio di stage e mezzo. Nel pre-release mi domandavo perché 4 anni di sviluppo per un titolo senza neppure numerazione ufficiale. Ora quell'Eternal inizia a suonarmi come un "Definitive".
La quantità lorda di meccaniche, che a tutta prima ho odiato e ora inizio a godere senza davvero padroneggiarla, è qualcosa di mai visto, tutta insieme, a questa velocità. Mi ha dato le stesse sensazioni di quando Nintendo (un po' come la Naughty Dog di oggi) sembrava soprattutto in gara con se stessa, un'idea sopra l'altra, per superarsi e divertirsi coi suoi stessi giochi.
Mi ricorda tanto anche Dark Souls 2, bruttarello forte esteticamente, con una nuova idea di gioco ogni 10 passi. Una specie di Super Mario Galaxy 2 dell'FPS.
E oh, il platforming mi piace. Tra doppio salto e doppio dash, è più un Pilotwings minigame. Veloce, spettacolare, insieme semplice e soddisfacente. Perfetto nel regalare secondi di respiro tra la pressione di un oscontro e l'altro.
Parliamoci chiaro, il gameplay negli ultimi 2 anni di AAA aveva fatto schifo. In generale, proprio. Sekiro e The Division 2, stop. Disastrosi RDR2, Kingdom Hearts e Control. Estremamente discutibile Death Stranding. Ormai la cosa più tecnica e divertente che trovavo nei giochi era il Photo Mode.
Se anche rimanendo nel suo genere avesse una direzione artistica più raffinata, sarebbe davvero un'inespugnabile roccaforte del gameplay.