Abbastanza deluso.
Non capisco la sudditanza artistica verso Halo 1, dopo che proprio con Halo 4 i 343 avevano dimostrato di saper dire la loro in ambito di art e sound direction. Men che meno capisco la riesumazione dei Brute, con questo lavoro di reimmaginazione brutale trasposizione che restituisce una resa fuori tempo massimo (e già nel 3, parliamone...).
Figo il rampino, ma non comprendo se hanno tolto dash, scivolata, pugno/spallata caricata, corsa e tutte quelle cosine che avevano vivacizzato le dinamiche contro-offesive in Halo 5 (le Spartan Abilities per intenderci). Se lo hanno fatto, sono palesemente vittime della community più conservatrice di sempre.
Di Halo 1 si tenta di evocare anche il senso di gran spazio alieno da esplorare e conquistare, ma se le baracca aveva già le sue controndicazioni ludiche al tempo (sostanziale sottosfruttamento degli spazi), qui si rischia il "svouta la mappa di segnalini", acuendo diluzione e rinunciando ad una regia degli scontri che aveva pregi importanti, senza peraltro replicare, in proporzione ad oggi, il senso o
di meraviglia e sopresa del tempo.
Poi, molti (me compreso), denigrano la direzione creativa "sonara" fatta di: 1) prendo la formula open world Ubisoft; 2) ne replico/accentuo le dumbate dove ritenuto opportuno; 3) rendo più profondi e puliti alcuni meccanismi di core gameplay; 3) infilo le paracinematografate sonare; 4) farcisco con quel minimo comune multiplo grafico che rende accattivanti i first party Sony.
Ma almeno posso definirla "direzione", inseguita ed imposta con caparbietà.
Halo Infinite mi sembra proprio l'emblema dell'attuale non-direzione Microsoft, ossia come costruire un gioco partendo da business plan, proiezioni di fatturato da servizi digitali e umori del momento della community.