Alla fine è un tempo proporzionato al fenomeno Cyberpunk 2077 nel suo insieme, che mi ha divertito e sconcertato immensamente.
È stato un po' come contemplare un fungo atomico.
Ed il bello è che nel suo essere un disastro, uno sbaglio su molteplici livelli che ha lasciato macerie intorno a sé (industria, stampa, community) nonostante lo sforzo collettivo per dissimularlo, il gioco in sé offre comunque un loop di gameplay di certa assuefacenza, elementi di indubbio fascino, storture così plastiche quasi da risultare involontarie espressioni artistiche.