Sarà, io ricordo proprio che le conseguenze c'erano, che i personaggi erano più che "carini" e che la storia restava sempre una figata. Tutte cose che bastano e avanzano, soprattutto se il gioco è PIÙ DIVERTENTE di Origins, che aveva un sacco di scelte possibili, molte più di Inquisition, ma che se non fosse stato per la lore non avrei mai giocato perché PER ME era una palla da giocare. Eh sì, Pickman, è una mia opinione. La pensi diversamente? Nessun problema, davvero, i difetti che descrivi ci sono eh, ma secondo me non bastano ad affossare il gioco. Non andrò oltre perché non ho voglia di analizzare un gioco che ho giocato anni fa e che non posso ricordare perfettamente, mi basta sapere che a me è piaciuto.
A me non interessa però stabilire se io o te abbiamo ragione, ognuno ha le sue piccole ragioni e ognuno ha i suoi piccoli torti...a me interessa stabilire una verità oggettiva il quanto più possibile almeno; senza usare forme retoriche come "imho", "a mio dire", "a mio avviso", "per me", "secondo me", specialmente per chi legge e vuole sapere come è il gioco, se deve recuperare il gioco o se è meglio un blando "guarda e passa amico caro"
Il divertimento è un criterio veramente molto soggettivo, le lacune nel gioco, narrative o di game design, non più di tanto, nel senso, le vedi anche tu, lo hai scritto. Ho detto personaggi "carini" perché più di questo il videogioco di Bioware non è mai andato. Il primo Mass Effect e il primo Dragon Age sì, ma poi....si sono persi. The Witcher 3 ha bei personaggi. Non DAI. Con la maga Vivienne che ti chiede polvere di corno di drago per curare UN CAZZO DI EREZIONE di un suo cliente. E sai benissimo che ammazzare un Drago nel gioco è un palo in culo. Solo che non te ne chiede 1, ma quasi 8.
DAI è un ACTION WANNABE RPG che presenta parecchi difetti, piuttosto pure marcati, nelle componenti ruolistiche, ossia il core del gameplay. È un prodotto ludico giocabile? Eccome.
È godibile? Certo.
Se si riesce a passare sopra questi difetti, approcciandolo con una mentalità da giocatore di MMO, sostanzialmente. Inquisition è pesantemente strutturato intorno a questo concept, cambiato in corso d'opera una volta visto visto il numero di copie vendute da The Elder Scrolls: Skyrim, e il lavoro svolto da Bioware è riassumibile in un più contenuto giudizio che altro, ossia progettare la realizzazione di un MMO per poi decidere di convertirlo in un RPG, senza tuttavia rivederne la struttura di base in funzione dei canoni del genere, è una pessima idea, da non ripetersi (e qua imho).
A me appare chiaro ormai che Bioware sia interessata a proporre prodotti ludici destinati ad un pubblico mordi e fuggi, non godibili da una piccola setta di giocatori che da un RPG chiedono anzitutto una determinata complessità strutturale e ruolistica, forse, sono il customer sbagliato, non lo nego.
Io ricordo bene molte discrepanze, perché ad ogni passo c'era roba che mi faceva chiedere "ma che cazzo di gusti ha la gente a cui piace?" ma come fanno?
La risposta è semplice, questo è un gioco (come dici giustamente) divertente, laccato, platinato, con 0 profondità, mordi e fuggi, ma non perché non poteva permettersela, oh no.
Semplicmente perché c'è un Effetto di Massa.
Se c'hanno messo 7 anni per fare DAO, qualcosa vorrà dire. Se in 7 mesi hanno fatto DAO2, qualcosa vorrà dire no? e se con Inquisition hanno messo dentro tutto, qualcos'altro vorrà dire. In ogni caso, a me basta che hai riconosciuto in parte che i difetti che ho elencato, ci sono, era questo che volevo puntualizzare, non volevo sembrare esagerato
