Ero ancora deluso per aver mollato Breath of the Wild e, in generale, ero in un periodo di scarso gioco, e in concomitanza mi è stato regalato questo episodio, che mi era sfuggito anche su Game Boy all'epoca.
L'ho finito relativamente in fretta, nonostante le 20 ore circa impiegate, perché l'immediatezza di comandi e sistema di gioco, oltre alla compattezza della mappa, ti invogliano ad andare avanti ancora un po'.
Ho scoperto che strutturalmente è molto fedele all'originale, e non oso immaginare cosa debba essere stato all'epoca, perché con la sola grafica aggiornata regge molto bene il tempo che passa. Alcuni passaggi sono un po' oscuri e alcune fetch quest parecchio arbitrarie, figli di un'epoca in cui erano diversi i giochi ed eravamo diversi noi, ma per il resto non sfigura di fianco a Tunic o Death's Door, per dire due reinterpretazioni più moderne. Promosso, lo consiglio.
Mi piacerebbe un restyle simile per A Link to the Past, visto che mi manca anche quello, ma probabilmente me lo giocherò direttamente in versione SNES, prima o poi.
Oddio, non ci avevi mai giocato neanche su GB?
Anche se in qualche occasioni devi andare a sbattere la testa contro tutti i muri prima di trovare l'illuminazione, non lo confronterei a un gioco come Tunic, volutamente oscuro e privo di riferimenti testuali (a meno che non si voglia emulare Champollion e decifrare il codice, cosa nella quale mi sono impelagato per 3 giorni giungendo anche a comprenderne le basi, prima di chiedermi chi me lo facesse fare e rinunciare).
La compattezza della mappa consente di vagare a vuoto e di andare un po' per tentativi senza perdere troppo tempo (in teoria. In pratica, mi sa che nel 1993 ci impiegai almeno 3 settimane a finirlo senza il minimo aiuto).
A Link to the Past è un gioco più grande, più vasto, più "nobile", ma anche più algido e meno divertente da giocare. Link's Awakening ha proprio il cuore. Ancora oggi "Vieni, Link! Svegliamoci insieme!" mi fa uscire acqua dagli occhi.