Tutto finito, finita la Gen(
-ichiro
), il gioco e tutto il resto.
Fatta questa doverosa premessa (e appurato che alternandolo ad altro ci tornerò spesso per completare il completabile, fare gli altri finali e qualche altra run) adesso spenderò in spoiler due paroline sullo scontro finale, che mi ha tenuto impegnato per 2 ore di tentativi in totale, per poi passare ad elencare ciò che mi è piaciuto e cosa mi è piaciuto meno.
Boss finale
davvero uno scontro troppo epico, direi il mio preferito dell'intero gioco e per ora dell'intera gen fuor da alcun dubbio.
4 fasi di difficoltà crescente in cui ogni volta si impara qualcosa in più della precedente fino a riuscire a gestirle del tutto o a fare no damage ad esempio alla prima.
Seconda e terza mi han messo davvero in crisi ma in definitiva, e dopo tanta pratica, non ho trovato nulla di poco leggibile, neanche l'affondo, lui però punitivissimo e soprattutto sa giocarsela alla grande anche quando lo si contrasta al meglio delle possibilità.
Terza fase che sa essere davvero brutale.
Nel tentativo finale nella quarta fase son riuscito ad infilarci due inversioni del fulmine, l'ultima poi l'ho fatta seguire da un getto ardente mentre era folgorato + spada infuocata ed è stata la sua fine.
Mamma mia che botta di adrenalina però, povero me
.
-) Cosa mi è piaciuto di Sekiro:
Il fatto che in più occasioni ci insegni a giocarlo bene, e non lo fa mai in maniera stucchevole ma sempre con la pratica, la sfida, la punizione se si sbaglia: è inflessibile, pretende dal giocatore ma ricompensa con soddisfazione e padronanza del combat system.
La marzialità del combat: con scontri che potenzialmente possono durare un niente oppure molto più del necessario, la differenza sta solo nel giocatore.
La padronanza, per quel che mi riguarda, la si ottiene soltanto quando si raggiunge la compostezza nella lotta, niente fughe, niente esitazione, bisogna letteralmente vincere le proprie paure per trionfare in Sekiro.
Le stats (vitalità e attacco) aiutano ovviamente, ma non fanno del tutto la differenza.
Anzi, ho trovato perfetto il bilanciamento del gioco (quantomeno in una partita standard, non so il NG+) perché gli aumenti di stats innanzitutto possono essere ottenuti solo avendo la meglio di mid-boss e boss (o al più trovando alcuni segreti ma ben spalmati lungo la run), inoltre servono solo a scandire la progressione di gioco e a renderci progressivamente più competitivi verso i nuovi boss.
Il gioco ha una prima fase lineare ma a un certo punto si apre e si apre alla grande, con possibilità di ottenere strumenti prima di quanto ci si aspetterebbe e/o visitare aree e sconfiggere mid boss e boss parallelamente, su più percorsi contemporaneamente e magari avvalendosi del fast travel (per quanto generalmente i collegamenti fisici fra aree diverse siano sempre presenti).
Il combat system è inedito e fresco, è qualcosa di completamente nuovo: si è parlato di filosofia zen, sottrarre per aggiungere valore.
Ebbene Sekiro sottrae qualcosina su varietà di combo ma aggiunge in termini di profondità e specificità dell'uso di ogni tasto del nostro pad.
Richiede una grande coordinazione tra mente e mano ma restituisce un feedback di puro godimento e in termini di estetica dello scontro (migliori impatti fra lame dell'universo), e in termini sonori (effetto audio che letteralmente ci avverte di eventuali mosse inparabili) e in termini di soddidfazione e divertimento del puro giocare.
Lo stealth a me è piaciuto. Nulla di particolarmente complesso o profondo ma consente di sfoltire il campo di battaglia liberando da nemici minori ma potenzialmente fastidiosi, non è mai invasivo (nel senso che almeno l'ultimo pallino di salute di ogni boss o mid-boss va tolto combattendo) e consente di velocizzare le fasi di gioco quando magari un'area la si è già completata e bisogna solo riattraversarla.
Ho adorato le ''build'' di Sekiro! Invece di essere build Rpgistiche sono set di abilità e strumenti shinobi a totale discrezione del giocatore, senza limitazioni legate a statistiche o altro e con possibilità di cambiare idea in ogni momento!
Il level design sfrutta appieno la verticalità e la mobilità del protagonista rende piacevolissimo ogni spostamento grazie anche all'ottimo rampino
La bellezza delle ambientazioni. Ovvio che non ha lo stile dei Souls o Bloodborbe ma per quanto riguarda tema, mitologia, estetica e architettura giapponese a mio avviso le azzecca praticamente tutte, con rarissime cadute di stile e tanto tanto estro.
La narrazione, per me solo un passo avanti, più diretta ma pur sempre con un certo grado di cripticità in stile From.
Poi la trama in sé può coinvolgere o meno, quello è soggettivo, ma per narrazione io la preferisco così!
-) Cosa mi è piaciuto meno:
L'ultimo finale troppo criptico da ottenere senza guida, con millemila passaggi e probabilità altissima di mancarlo se non si fanno tutta una serie di azioni specifiche al momento giusto.
Bellissimo scovare strumenti di protesi sempre nuovi, dona un gran piacere all'esplorazione!
Il problema però è che una volta che si sono ottenuti tutti gli strumenti, la raccolta oggetti dà meno stimoli, specialmente quando si ottengono in continuazione oggetti poco utili (frammenti di ceramica, fuliggine, centomila confetti), diventa quasi un'operazione un pò meccanica, bene che almeno abbia senso raccogliere i materiali rari per i potenziamenti.
A me il riciclo di mid-boss non ha dato fastidio, và tenuto conto che riproporre precedenti mid-boss anche in seguito (o talvolta renderli dei nemici comuni) è una cosa che capita in moltissimi altri action nipponici e con una frequenza ben più alta di quella Sekiro che a conti fatta si limita a riproporne alcuni a una certa distanza dal primo scontro così da stimolarti a provare nuove tattiche! Ciò che mi ha lasciato un pizzico di amaro in bocca è la scelta di boss e mid-boss in un paio di locations (ad esempio Monte Kongo che altrimenti sarebbe una location perfetta) che non mi ha fatto impazzire!
Infine per la gestione degli emblemi spiritici: premetto che non sono mai andato a secco (se ne ottengono in continuazione da nemici o acquistandoli) ma devo ammettere che non ho apprezzato del tutto alcune cose (come il consumo di emblemi per alcune tecniche avanzate, per quanto potenti e quindi da limitare).
Resta un difetto minore in quanto gli emblemi sono una formalità (farmabili, acquistabili, e opzionali), mentre il limite di utilizzi prima di riposarsi ad un idolo è giusto perchè evita lo spam sconsiderato di mosse sgrave!
In alcune situazioni telecamera e lock on possono dare qualche fastidio.
La natura del gameplay di Sekiro, il modo in cui sono impostate le boss fights ed il 90% delle arene però tendono a smorzare questo problema
Al netto di tutto abbiamo di fronte un gioco importante, che segna indelebilmente un balzo avanti incredibile nella qualità del gameplay e combat system di from software.
Qualità dalla quale non si può (sarebbe un grave errore!) più tornare indietro per i futuri titoli.
Titolo memorabile, originale e che ci insegna molto, una vetta altissima che renderà durissimo ogni confronto con altri giochi appartenenti allo stesso genere