È così.
Il punto è che restare bloccati perché non si capisce dove andare non è più divertente se non per una nicchia di puristi. È lo stesso motivo per cui le avventure grafiche à la Monkey Island una volta erano un genere ammiraglia del gaming e oggi sono estinte.
Vero in parte imho, secondo me è quello che troppi "comitati" pensano, ma credo che da tempo si stiano sottovalutando certe tendenze di mercato che vengono puntualmente assalite da titoli ad hoc una volta scoperto il filone d'oro.
Tipo i souls-like nel post-prepare to die che han lanciato "imbeccate" non solo dal pdv della difficoltà ma pure dell'orientamento e del rapporto giocatore-mappa-mondo di gioco.
L'ultimo Zelda ha dimostrato che si può fare a meno (si
deve fare a meno) dei segnalini, e ci sono titoli che progressivamente stanno dando fiducia ai giocatori, che possano cavarsela anche senza GPS.
Notizia di ieri è che il prossimo AC ha una modalità (consigliata dagli sviluppatori) segnalino-free e dove seguire le indicazioni della gente per orientarti nelle varie quest.
In generale la tendenza è che si vedono sempre meno witcher-senses ma robe un pelo più studiate, penso anche ai giochi di Arkane.
Uncharted che è finito dentro Tomb raider è una deformazione del sistema, frutto di una serie di convinzioni non dissimili da quelle che stanno, oggigiorno, ficcando dei battle royale in ogni dove.
Passerà, ma purtroppo ste fasi durano tanto. Secondo me questo TR e i voti che ha preso dimostrano che quell'"era" è grossomodo finita e già in alcune recensioni (tipo quella di Gamespot) si auspica un ritorno ai TR di puzzle solving ed esplorazione ragionata.