Bloodstained è un gioco senz'anima. Ha degli spunti interessanti nella mediocrità generale, ma ha molte più ingenuità di design, inaccettabili per quello che è a tutti gli effetti un Igavania. Ci sono troppe cose in Bloodstained che chiunque - soprattutto gli sviluppatori - dovrebbe riconoscere come sbagliate alla prima occhiata.
E poi, santo cielo, basta, basta, basta con la meccanica dei poteri droppati dai nemici e potenziabili solo con l'accumulo di multiple copie. Era già una schifezza in Circle of the Moon, 20 anni fa; non è stata resa migliore dai due Sorrow; Bloodstained, con il potere della scorreggia subacquea, l'ha portata al suo nadir. Perché insistere? In SOTN, se mi metto a cercare un drop è perché quel drop ha il potenziale di rompere completamente il gioco, non perché è assolutamente indispensabile se voglio uccidere almeno un rospo con meno di 5 colpi.
Non è che è un gioco senz'anima, è che è un gioco vecchio.
È come se Iga fosse stato messo in criostasi, a dormire per vent'anni, tipo. Che poi non mi so spiegare il perché il buon Iga non si sia mai aggiornato con i vari MetroVania usciti in mezzo mondo. Però va detto che ha anche puntualizzato che il suo gioco è un Igavania, lana di fino, ma l'ha detto. Ovvero una speciale tipologia di Metrovania, che fa solo lui, che fa solo Iga.
Tanto per dire, l'inversione della gravità. In SOTN "girava la mappa" in Bloodstained succede che si rigira Miriam, ma l'effetto è lo stesso. Stessa cosa la parte "spike breaker". In SOTN per rompere gli spuncioni ti serviva l'armatura apposita, in Bloodstained? Stessa cosa.
Iga non credo che abbia perso il treno, come alcuni dicono, fa proprio retrosviluppo. Lo fa apposta, perché sa che quel "buco" (Castlevania) non è colmato da quei dementi di Konami, che per inciso, se avessero fatto un videogioco basato sulla serie Netflix, avrebbero guadagnato spalanche di yen, but Konami è come il mago Omar, intelleggibile.