Potrei citarti anche altri Mario (o Yoshi), che io ho giocato da bambino senza né essere un ninja né un dissociato né un bimbo autistico.
Nintendo nasce e cresce come azienda di giocattoli. Anche oggi in parte lo è. Fa videogiochi e console che hanno come target bambini e ragazzi, ma fa titoli di un respiro tale e con più strati di profondità da poter essere approcciati con divertimento da tutti: bambini, genitori e appassionati in generale, grandi e piccoli. Ed è un pregio assoluto.
Negare questo significa negare l'evidenza.
Nintendo viene ammantata di quell'aura hardcore da chi ne ha bisogno oggi, a 30/40/50 anni per giustificare (spesso a se stesso) di passare piacevolmente del tempo giocando a Super Mario, né più né meno.
Giochi tosti c'erano e ci sono, ma sono una minoranza che di certo non mina l'assunto di partenza di "Nintendo produttrice di console e videogiochi per bambini e ragazzi".
Gladia, non ho giocato Odyssey e non posso parlartene per ovvie ragioni, ma se hai giocato con piacere gli altri Mario non vedo come possa non piacerti questo, visto che molti altri Mario non erano certo Demon's Soul. Più che fuori target magari ti sei stancato, o magari entrambe le cose. Ma è pacifico, è successo lo stesso anche a me, per dirne una, e ben prima di te: l'aspetto "giocattoloso" di Mario mi ha allontanto dalla serie forse a 16 anni. La colpa non è di nessuno, né di chi ci gioca, né di chi ha smesso, né tantomeno di Nintendo che di colpo è diventata la Fisher Price.