Autore Topic: [Serie TV] Devilman Crybaby di Masaaki Yuasa  (Letto 16568 volte)

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Offline Giobbi

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #75 il: 17 Gen 2018, 22:33 »

Eh ma mi hanno detto che in quel topic ci sono spoiler mostruosi su Violence Jack, che sto cercando di leggere (se lo trovo...)

In caso qui (link)

Offline Sol_Badguy

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #76 il: 17 Gen 2018, 22:50 »
Ho la casa imbottita di Nirasawa e Fewture Toys quindi... :-* :-* :-* :-*
 

[OT]
Buongustaio :-*:-*:-*.
Per la roba di Nira ho anch'io una passione assurda, mi sono attaccato pure alla statuina che ha realizzato per essere venduta insieme al manga Kouya no Joshu Rider XXX di Shinichi Hiromoto (mannaggia, quanto lavoravano bene quei due insieme :cry:).

Spoiler (click to show/hide)

Già che siamo in tema, debbo ammettere, però, che, limitatamente al discorso dei model kit, la Fewture dei tempi d'oro (che comunque adoravo) era un filo sopravvalutata. I kit griffati Yasushi Nirasawa e Takeyuki Takeya erano insuperabili a livello di dettagli e design, ma dal punto di vista della qualità del molding e confezionamento dei pezzi erano un incubo.
Nel caso di Phancure (il kit dedicato al protagonista del pazzesco manga Phantom Core dello stesso Nira) ci voleva parecchio di lavoro extra per risagomare i bordi di alcune parti che altrimenti non collimavano e tappare un sacco di buchi nella resina, che comunque, in qualche caso, obliteravano/sfregiavano diversi dettagli, trattandosi di un kit assai particolareggiato.
A meno di non acquistarli già assemblati e dipinti (spendendo cifre assurde, da asta d'arte contemporanea), era praticamente impossibile ottenere una resa finale come quella mostrata sulle pagine dei mitologici inserti a colori “Creature Core” di Hobby Japan -__-.
[/OT]

Purtroppo tutto il materiale di Kinutani non è strettamente canonico e non fa parte della storia di Devilman.
Nagai l'ha ribadito in molte occasioni. Si tratta di versioni alternative, che i fan posso ritenere "parte" dell'universo, ma che alla fin fine non fa parte di quasi nulla.

Infatti ho parlato di lore, non di canon.
Il Devilman nagaiano conclude la vicenda principale lasciando indizi su un disegno generale più ampio, che possono essere utilizzati per 'colmarep creativamente i vuoti narrativi, in maniera coerente con la poetica dell'opera ispiratrice.
In tal senso, quella di Kinutani con Amon è, a mio parere, un'operazione ispirata, riuscita e assolutamente eccellente nell'estrinsecare la radice gnostica di Devilman, esplicitata dallo stesso Nagai in Devilman Lady (IMO in maniera non altrettanto efficace, con tutto il rispetto che nutro per il Maestro).
L'OAV di Amon, aggiunge qualche ulteriore riferimento temporale alle situazioni del Devilman nagaiano per rendere gli eventi inediti più agilmente correlabili con quelli narrati nell'originale (e che non vengono né riraccontati né stravolti in Darkside e Apocalypse, quindi considerabili per inferenza immutati rispetto al canon).

Per stabilire ciò, in maniera definitiva, Nagai ha scritto il prequel (Demon Knight 3 volumi) Di Devilman, che narra la storia di Silen e compagnia cantante, e non c'è nessuna tribù di demoni arpie, giusto per dire, mi pare che la seconda serie di Kinutani si concentri a dare un background ai demoni.

Attenzione a non confondere la timeline ufficiale di Devilman con la continuity.
Anche se inserito nella timeline ufficiale, Demon Knight non è stato dichiaratamente canonizzato come prequel diretto di Devilman (il manga del 1972, intendo).
Molto probabilmente è un universo alternativo, che, a giudicare da contenuti e lineamenti estetici, potrebbe essere, piuttosto, il prequel di Devilman Saga. Avrai notato, infatti, che la civiltà dei demoni descritta in Demon Knight è del tutto diversa e per molti aspetti incompatibile con quella presentata da Satana nel Devilman originale, mentre sembra del tutto in linea con la rilettura del soggetto offerta in Devilman Saga. 
Ricorda, in tal senso, che finanche la serie TV per ragazzini degli anni Settanta rientra nella timeline ufficiale di Devilman, ma è ambientata in un universo alternativo. Anche Yuasa ironizza a modo suo su questo aspetto in Crybaby.

L'universo Nagaiano è difficile da seguire perché si spinge su più fronti, ma è canonico solo quello uscito dalla penna/mente del sommo Nagai. Almeno credo che sia da ritenere tale.

Dal mio punto di vista, approfondire in maniera strettamente filologica, sulla base del canon, la saga di Devilman (ma anche buona parte della produzione nagaiana) non ha molto senso, rischia finanche di far perdere significato alle singole opere.

Non che non possa trovare interessanti in sé i varie soluzioni di collegamento, ma, soprattutto nel caso di Nagai, non riesco a lasciarmi coinvolgere più di tanto, principalmente per due ragioni:

- Ciò che è canon lo decide Nagai in quanto autore-creatore e su questo non ci piove, that's it. Ma canon e continuity sono due elementi che fanno spesso a schiaffi tra loro nella produzione di Nagai, oggettivamente, proprio (esempi in tal proposito ne hai riportati anche tu).
Questo non è un problema in sé (né per lui come autore, né per il lettore), in quanto la compiutezza della singola opera e la sua potenza comunicativa si esprimono benissimo al di fuori di tali concetti. Il problema nasce quando il concetto di canon diventa uno strumento utilizzato dal fan per voler correlare tutte le opere che ufficialmente vi appartengono per mezzo di una (presunta) chiave di continuty unica, costringendole all'interno di un processo logico non necessario alla comprensione del testo e talvolta finanche estraneo alle volontà dell’autore.
Paradossalmente, Amon è più pertinente alla continuity del Devilman originale, piuttosto che un Demon Knight o lo stesso Violence Jack, su cui si possono solo tirare in ballo le teorie più arbitrarie per creare una correlazione solida. Così facendo, si rischia solo di snaturare le opere in quanto tali, sulla base di congetture aleatorie, senza aggiungere molto all'esegesi del testo nel suo complesso.
 
- L'atteggiamento di Nagai verso il manga è assai istintivo e metatestuale.
Le sue opere migliori sono evidente frutto di un impulso creativo molto viscerale e grezzo nel suo essere puro, poco celebrale, da qui (almeno a mio avviso) la sua grande potenza di autore e disegnatore.
Al fine di esplicitare alcuni aspetti funzionali alla narrazione (e.g. necessità di presentare in dettaglio alcuni personaggi e il loro ruolo nel contesto), senza per questo addomesticare la turbolenza del flusso creativo, Nagai si affida all'iconografia da lui stesso creata, trasmettendo tali messaggi in poche battute.
L'utilizzo dei medesimi personaggi che ricorrono in manga totalmente slegati tra loro serve principalmente a presentarli a colpo d'occhio, senza troppe digressioni esplicative, lasciando che il riferimento grafico all'opera in cui erano stati introdotti originariamente ne definisca grosso modo ruolo/personalità/carattere/funzione narrativa. È una sorta di doubling shakespeariano applicato al manga, ampiamente utilizzato anche da altri grandi, come Tezuka.
Interpretare questo approccio sotto forma di necessario legame/sovrapposizione tra i personaggi 'omozigoti-omonimi' delle varie opere, mi sembra più fuorviante che funzionale all'esegesi del testo.

Mi fermo qui ché mi sono dilungato e sono comunque piuttosto OT, sorry ^___^.
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Offline The Dude

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #77 il: 19 Gen 2018, 13:02 »
Arrivato alla sesta puntata, visti gli incontri con
Spoiler (click to show/hide)
mi sorgono i primi dubbi.

Da una parte la trovo ben fatta e ben vengano disegni e animazione, sebbene non mi facciano impazzire (a volte perfetti per il tipo di storia, a volte semplicemente fatti male).

Mi piace l'aria malsana che si respira, ma è contrappuntata da un target imho rivolto ai più giovani, cosa che nell'Oav non c'era traccia.

Insomma, al confronto quegli scontri non reggono con il vecchio (per violenza, lirismo ecc), ma il prodotto è comunque molto valido, proseguo.

Anche la creatura, quella del vecchio imho non si batte. :no:

Offline The Dude

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #78 il: 22 Gen 2018, 11:36 »
Un gran bell'articolo sulle trasposizioni animate di Devilman prima di arrivare all'ultima serie di Yuasa
http://www.outcast.it/home/2018/1/22/devilman-grande-uomo-diavolo-quarantenne

Offline Ifride

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #79 il: 23 Gen 2018, 14:05 »
La seconda parte dello speciale dedicato a crybaby
http://www.outcast.it/home/2018/1/22/luomo-diavolo-piange-e-non-mai-stato-cos-bello

Meno male che anche lui fa presente che la "percezione" (sbagliata) di scarsa qualità delle animazioni è lo stile di Yuasa. Anche se dovrebbe essere ovvio, ma vabbè (o se non lo è si recuperano i precedenti capolavori).
« Ultima modifica: 23 Gen 2018, 14:14 da Ifride »
"La potenza è nulla senza gameplay"
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Offline The Dude

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #80 il: 23 Gen 2018, 14:26 »
Bell'articolo, con il quale purtroppo non sono troppo d'accordo...ma è un mio limite, a quanto pare.

Avendo nel frattempo finito di vedere la serie, riconosco che mi è piaciuta per diversi motivi: la fedeltà alla storia originale nonostante gli "aggiornamenti"; l'epica, il lirismo (visto anche negli occhi della Duda come spettatrice che non aveva mai letto/visto Devilman); l'efficacia, anche se imho non sempre, del tratto e delle animazioni.

Credo quindi che quello che mi ha impedito di esserne entusiasta siano il chara usato per Ryo e in alcune fasi di Devilman, ma soprattutto l'amore incondizionato per quei due Oav visti ormai tanto tempo fa: ecco, direi che il mio Devilman è quello, più di quello del manga o di questa, comunque ottima, serie.

E forse si rifà a quel tipo di animazione che, come dice l'articolo non esiste più. Peccato, perchè fu proprio quel modo di fare cartoni che mi fece adorare l'animazione jappo.

Comunque davvero, citandoti rimane solo una cosa da dire: "E' Yuasa". :yes:

Offline Ifride

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #81 il: 23 Gen 2018, 16:08 »
Quello che dici ci sta dall'inizio alla fine e ci mancherebbe! I problemi a volte sono le critiche senza fondamento.  :)
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Offline The Dude

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #82 il: 23 Gen 2018, 16:25 »
Sì, però mi rode ancora sapere che non vedremo mai una fine di quel Devilman.  :(

Offline Mr.Pickman

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #83 il: 23 Gen 2018, 19:42 »
La seconda parte dello speciale dedicato a crybaby
http://www.outcast.it/home/2018/1/22/luomo-diavolo-piange-e-non-mai-stato-cos-bello

Meno male che anche lui fa presente che la "percezione" (sbagliata) di scarsa qualità delle animazioni è lo stile di Yuasa. Anche se dovrebbe essere ovvio, ma vabbè (o se non lo è si recuperano i precedenti capolavori).

Ci tenevo a farlo presente, mi pareva assodato, ma quando ho iniziato a sentire Devilmillenials...
Cmq grazie anche qui se non l'ho già fatto altrove (Telegram - Wazzupp) Etc.
Mo rispondo al Sol  :D :evil:
 

Offline Mr.Pickman

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #84 il: 23 Gen 2018, 20:54 »
Ho la casa imbottita di Nirasawa e Fewture Toys quindi... :-* :-* :-* :-*
 

[OT]
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Spoiler (click to show/hide)
[/Spoiler]

[OT] Per quel che concerne la stratifica Fewture Toys l'ho conosciuta (si fa per dire) con la serie Mazinga 1901, avendo un particolare feticcio per Garada K7. Che non credo abbia bisogno di presentazioni: è il Garada. Per chi bazzica in queste lande di assoluta devianza, è come spiegare chi sia Scarlett. 
È il mostro meccanico di cui vorrei vedere una serie di 13 anime a cura di Madhouse studio.
E mi immagino la pilota, una popputa rasata in stile ebm/goth con dreadlock.   
Il Garada K7 è il "nemico" più figo e cool della storia dei robottoni, anche se c'è il club Doublas M2 che spinge ed ha il suo discreto fascino. Distrutto più volte dal Mazinga (in ogni trasposizione) Garada è il top.
Inutile ribadirlo, la versione aggrotech della Fewture Toys è un impasto corazzato e aguzzo di arte turboblastoide che non regge alcun confronto. Scolpito in maniera tagliente ed incazzata come poche sculpt possono vantare, si tratta di una versione meno pregiata del classico s.o.c (soul of chogokin).
Non ha pezzi in metallo, ed è tutta plastica (plasticaccia) ABS. Eppure è stupendo.
Non ha grosse imperfezioni, perché come il Doublas il prezzo non era contenuto, diciamo che la Fewture ti fa pagare ogni grammo della loro arte. A parte un problema nel vano del pilota (ma di cosa stiamo parlando? XD) Non ho rilevato problemi.
È un modello iper-delicato, se si rompe un pezzo la sua bellezza è azzerata all'istante.
Ovviamente ho anche parte della serie "Devilman More Than Human" che ho comprato a poco, per poi trovare, dopo qualche anno a prezzi assurdi...assolutamente ingiustificati.
Un Gwelmer "original color" me l'hanno schiaffato a 200 euro. Manco fosse un Mc. Farlane's Oz. Ovviamente, la gallery non può mancare, e l'invito a non caderci dentro resta sempre valido.
Spoiler (click to show/hide)

Per quel che concerne la faccenda Devilman Saga VS Devilman VS Nagai Universe io a differenza tua lo ritengo molto interessante, vedere le opere come si contagiano, come si raccontano, stilare una specie di processo creativo, identificabile da tutta la sua produzione. Anche il fatto di tassellare ogni racconto (racconto inteso come manga/anime) con una mole sterminata di riferimenti, citazioni, meta-citazioni. Nagai è un autore decisamente metatestuale, a me piace non tanto definire l'inizio (o la fine) quanto costruire un percorso che oggettivizza, magari sforzando anche il materiale, a costo di comprimerlo con una logica aderenza.
Secondo me è affascinante. Ho un po' una mania ossessiva di classificare dettagliatamente le cose, frutto di questa età. Pensa che sto giocando a NIER:A- immagina che tsunami ho in testa, tra coscienze, biomacchine e androidi -
Fornire insomma una specie di timeline (molto approssimativa, colma di buchi) basandomi sul materiale che ho potuto leggere, e visionare, io lo trovo abbastanza affascinante. Tanto per dire, aspetto ancora fiducioso che qualcosa si muova, poi compro in blocco i Genki! usciti in JAP che raccontano in 5 volumi la storia del Nagai di Devilman (oltre che Mazinga e Cutey Honey).
Spoiler (click to show/hide)
Aspetto, perché mi piacerebbe che qualcuno si occupasse di queste importanti pubblicazioni anche in ITA. Magari leggerle senza scan non sarebbe male. Per una volta.
-
Il mio sforzo era rendere logico il percorso della cosiddetta timeline che attinge da ogni forma.
Pregevole l'idea di Kinutani e di come ha trattato il materiale after Makimura per esempio l'idea di Siren/Silen appartenente alla tribù delle demoni-arpie. Ma secondo me è più affascinante la visione di Nagai, aulica e subterrena. Nagai dalle informazioni che ho raccolto, l'ha resa canon sia per Devilman, sia per Devilman Saga. Di base è quindi, un bel casino. Trovandosi ingrippato tra due soluzioni di non continuità ha canonizzato tutto. E se non l'ha fatto, suggerisce un filo conduttore, difficile destreggiarsi.   
Anche se io non vedo molta canonizzazione verso tale senso, e manco una certa appartenenza.
Nagai vi ha posto rimedio con Demon Knight, o vi avrebbe posto rimedio.
L'autore l'ha definito prequel ufficiale, anche se stiracchiato, ma affascinante, poi come giustamente avevi sollevato, nagai è un po' prigioniero degli stessi limiti che si è autoimposto e salvo imprevisti, ruzzola tra le sue spazialità disseminate nella sua opera magna.
 
Per esempio, Time Travellers poco dopo la pubblicazione, venne definito dallo stesso Nagai una versione alternativa, poi entrò ufficialmente nella storia di Devilman, forse ripensando che il manga poteva farsi carico di questo ennesima variazione (un po' spericolata)

Le informazioni che ho trovato necessitano o necessiterebbero di una lunga chiacchierata con il Maestro Nagai, alla Federico Frusciante :D
A lui attribuisco persino l'autentica wave di Monster Musume che tanto piace e ha travolto milioni di lettori di comic/ecchi. Nagai, in tempi non sospetti, aveva già "pensato" ad una arpia Silen-teen-onechaaan che in una manciata di pagine dava il suo da fare al giovane Akira.
Nagai delegò questo one-shot ad una rivista comica, eppure il materiale era succoso, al punto che anni dopo...qualcuno adottò quella idea delle donne mostro, la gorgone che fa vedere gli slip e la donna ragno che fa fetish. 

Azzardato da parte mia? Senza dubbio.
Ma del resto, azzardare mi piace. Come la storia dell'uomo che cerca di catturare la lucertola, mentre la sua casa va a fuoco  :evil: ;D

Offline Sol_Badguy

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Re: [Serie tv] Devilman, crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #85 il: 23 Gen 2018, 22:29 »
Intervengo velocissimo, ché purtroppo debbo chiudere alcune cose di lavoro entro stasera, solo per precisare che rispetto assolutamente il tuo approccio. Ho trovato il lavoro di approfondimento che hai fatto e le suggestioni che hai lanciato assai stimolanti, tanto che mi hanno portato a ricercare aspetti che nella mia fruizione di alcune delle opere in questione avevo trascurato. Appena ho tempo esplicito questo punto nell'altro topic dedicato che hai aperto :yes:.

La mia visione critica non era in nessun modo rivolta al tuo approccio, piuttosto alla generale tendenza po' troppo 'wikipedica' e 'continuity-obsessed' con cui spesso i fan creano, organizzano e presentano le principali risorse informative in Rete, finendo talvolta con il deformare/limitare la visione dell'opera. Soprattutto quando aspetti che magari sono più frutto di connessioni ai limiti della fan-fiction finiscono per piacere un sacco alla comunità della Rete e, per questo, nel loro diffondersi con il passaparola, diventano impropriamente 'testo', scavalcando l'autore stesso.

Anche io, che  per deformazione professionale sono piuttosto attento alle fonti, mi sono 'scottato' non poche volte nell'affrontare per la prima volta un'opera attraverso una visione 'viziata' da alcune informazioni di questo tipo, soprattutto quando, per ovvie tempistiche, le informazioni sull'opera stessa ne hanno preceduto la fruizione.
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Offline Ifride

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Re: [Serie TV] Devilman Crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #86 il: 29 Gen 2018, 14:36 »
"La potenza è nulla senza gameplay"
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Offline jamp82

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Re: [Serie TV] Devilman Crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #87 il: 30 Gen 2018, 09:41 »
finito di vederlo: eccellente trasposizione del manga, caso raro in cui la modernizzazione abbraccia lo spirito dell'opera originale, pugni allo stomaco compresi.

p.s.: discorso OAV, anni fa vidi solo Amon (caruccio ma non mi colpì) e mi mancano Genesi e Silen. qualcuno invece ha visto il film live action con Devilman fatto con la Yaroze?
« Ultima modifica: 30 Gen 2018, 10:13 da jamp82 »
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Offline The Dude

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Re: [Serie TV] Devilman Crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #88 il: 30 Gen 2018, 11:00 »
Se ti interessa, gli oav La Genesi e l'Arpia Silen si trovano sul tubo, divisi in pezzi da 10 minuti circa.
Non so la liceità della cosa, lo scrivo con molta ingenuità.

Offline jamp82

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Re: [Serie TV] Devilman Crybaby di Masaaki Yuasa
« Risposta #89 il: 30 Gen 2018, 11:33 »
Se ti interessa, gli oav La Genesi e l'Arpia Silen si trovano sul tubo, divisi in pezzi da 10 minuti circa.
Non so la liceità della cosa, lo scrivo con molta ingenuità.
Molto bene, grazie ;) io invece li ho cercati ingenuamente su amazon, né bd né dvd.

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