Magical Pop'n (1995, Polestar/Pack-In-Video, Azione)
Di personaggi giappogommosi ce ne sono tanti, ma non tutti con l'adamantina ignoranza della protagonista di questo gioco. È una principessina bionda, vestita come Paperoga: un negromante è venuto a reclamare la pietra che difende il suo regno di fiaba.
Il cattivissimo le sta giustappunto terrorizzando il papà, quand'ecco che, dal fondo della sala del trono, la principessa-fattucchiera arriva caracollando, ed esplode "magicàru bom, magicàru bom" una serie di hadoken dritti in faccia al negromante, mettendolo in fuga.
Di lì in poi, è la biondina in papalina a riconquistarsi il regno tutta da sola, avendo studiato da maga-guerriera mentre tu stavi a rimpinzarti di serie tv. E quanto parla! Per ogni cosa ha una frase, e non si cura che ciò ti piaccia o meno. Invece sa benissimo cosa hai in mente tu, ovvero come si fa a fare gli hadoken visti nell'introduzione? Si preme Select e si pagano otto stelline, di quelle che servono per fare le magie. È abbastanza per diventare amici?
Con la dinamica erede al trono potreste passare anche un paio d'ore, prima di giungere a fine avventura. La sfacciata ha rubato in giro, a protagonisti di videogiochi di gran lunga più famosi, le mosse del suo repertorio, e le regioni che esplora sono piene di golosi bivi.
Ci resta inoltre il sapore non dolcissimo, ma corposo, di un'opera con la stessa voglia d'imbastire quadretti che ebbe anche Yoshi's Island. Un'aranciata amara, gusto adulto, senza password.
Merita oggi? Questa costosissima cartuccia racchiude un gioco simpatico e ben studiato, zeppo di personalità. Non è una pietra miliare, ma prosegue con coraggio la tradizione dei platform raffinati che si vedevano sul NES a fine corsa. Ed è anche il cimelio più famoso della carriera di Ai Iijima, sfortunata quanto bella ex-pornostar che, al tempo di doppiare la principessina, si stava riciclando con successo come stella della tv e scrittrice. La sua è stata una vita di seconda mano, come la nostra, e forse sulle bancarelle troverete il suo Platonic Sex, edito da Rizzoli.