Secondo me a priori va fatto un ragionamento: fermo restando che i videogiochi non sono un medium dove le psicologie e gli approfondimenti abbondando, anzi, solitamente si viaggia a livelli molto bassi ed elementari, quale è il modo più corretto per rappresentare le protagoniste femminili?
A questa domanda possono rispondere solo le donne, ovviamente. Dal mio punto di vista, e da quello che mi pare di cogliere quando parlo con loro, la cosa che più fa piacere è veder data la stessa importanza, lo stesso peso e in linea generale le stesse capacità dei corrispettivi maschili. Insomma, la famosa “parità”.
Se poi non è una rappresentazione realistica poco importa, perchè lo stesso succede coi protagonisti maschili.
Sull’esempio che fai di MGSV, io ad esempio trovo che la rappresentazione di Quiet, sia profondamente maschilista. Al netto della sua storia che può essere bellissima e profonda, così come lei intesa come personaggio pensante, non si capisce perchè Snake e gli altri dovrebbe andare alla guerra vestiti di tutto punto, e lei invece con reggiseno, poppe in mostra e giarretterie, se non per titillare le fantasie erotiche dei repressi giapponesi (e non). Credo che, da donna, mi sentirei quantomeno offesa. Voglio dire, MGS ha un’estetica fortemente realistica, pertanto anche se il gioco è pieno di easter egg e trovate comiche che ci ricordano quanto sia puramente un divertissment, il chara design è ben lontano dall’essere women equal.
Urca, ma questo intervento l'avevi già scritto? Lo sai che mi è comparso solo ora tra le risposte? Questo forum ha qualche problema tecnico di visualizzazione, non vedo manco più gli avatar.
Allora, sulla questione della pari visibilità credo tu abbia ragione, però facendo mente locale non è mai stato veramente un problema dei vg, visto che le eroine abbondano. Secondo me gira che ti gira torniamo sempre al problema del "come", argomento interessantissimo per Theory.
Su Quiet ripeto, per me il maschilismo è solo un livello superficiale, visto che il gioco arriva addirittura a giustificare "tecnicamente" perché sia vestita così (molto bella la storia dietro), sia la sua valenza strategica. Se poi andiamo a rintracciare la simbologia dietro Quiet ci accorgiamo dell'enorme amore che Kojima ha verso le figure femminili forti e il loro ruolo nella società dell'immagine. Donne sempre raccontate dal punto di vista degli uomini e donne che vengono filtrate dal desiderio, attraverso la più antica delle dinamiche, l'attrazione. E' sempre stato così.
Di cosa parla l'Iliade? Di una guerra scatenata a causa dell'avvenenza di una donna.
DI cosa parla l'Odissea? Di un uomo che vuole tornare da una donna.
Di cosa parla le Mille e Una Notte? Della capacità creatrice dalla donna.
Di cosa parla la Divina Commedia? ecc. ecc.
Insomma, non abbiamo le stesse funzioni e il nostre essere è sempre tradotto e interpretato attraverso l'estetica che, come dice giustamente Ale, è sempre vittima del modo con cui le donne vengono raccontate e qualcosa da colpevolizzare.
Per esempio, dai miei amici sinistrorsi, illuminati e politicamente corretti vedo pubblicare su FB cose così:
nel tentativo di essere veritieri e originali nei confronti delle donne. Ecco, io considero questa immagine molto più stupida e maschilista di Quiet.
EDIT: Scusa Luv, visto ora, si può rippare tutto questo e metterlo in Theory da qualche parte?