The Sojourn - Seconde impressioni
Arrivato al capitolo 3, posso dire che questo gioco sale di livello dal punto di vista degli enigmi!
Introduce nuovi elementi con buon ritmo, cambiando anche completamente le meccaniche dei singoli livelli. Ma soprattutto, riesce a incastrarti gli ingranaggi del cervello con una statua, un riflettore, una reliquia e tre corridoi. E questo, per il genere, è un grande merito.
Due elementi negativi:
Primo, il ritmo è molto compassato, perché la velocità di movimento è troppo bassa! Questo deriva anche dalla dinamica stessa del gioco: il potere oscuro si consuma camminando, quindi il movimento va gestito con attenzione. E alcuni eventi di gioco (suonare l'arpa) hanno una durata temporale. Insomma, tutto si incastra, ma accelerare globalmente il gioco del 15-20% non avrebbe ucciso nessuno.
Secondo, si sente la mancanza della possibilità di riavvolgere il tempo. Varie volte mi è capitato di sbagliare un passaggio e rendermi conto che, per tornare alla situazione precedente, avrei dovuto ripetere l'intera procedura. Beh, questo è totalmente insensato. Da un certo punto di vista, si può considerare che il gioco abbia degli "stati discreti" intorno a cui voler sperimentare per raggiungere la soluzione. Dare la possibilità di riavvolgere il tempo non avrebbe rotto nessuna meccanica e avrebbe aumentato il dinamismo di un gioco che, per ritmo globale, rimane effettivamente soporifero.
Un elemento positivo:
La grafica! Non è chissà quanto elaborata, ma questo accenno di cel shading, più questo accenno di aberrazione cromatica, più queste palette di colori... Oh, secondo me spacca veramente fortissimo.