Stai scomparendo
Ti assicuro di no. l'unica cosa che mi piace meno di me, ora, è il viso un po' scavato, ma fisicamente sto bene (per i miei parametri, of course).
Cosa ho cambiato in queste quasi tre settimane.
Poco, in verità, ma le modifiche sono state significative.
In ordine crescente di importanza:
1) Colgo ogni occasione che ho per camminare. Se mancava una cosa non urgente in casa, aspettavo che mancassero almeno due, per andarle a comprare tutte assieme. Ora no. Manca lo shampoo? Esco per comprare solo quello. Manca il Superattack e potrebbe servire? Esco e lo vado a comprare. Approfitto di ogni occasione per passeggiare.
2) Non uso mai ascensori all'interno di edifici e palazzi. Vado nel mio studio all'ottavo piano, lo raggiungo a piedi. A mezzogiorno devo consegnare i verbali d'esame al sesto piano di un altro edificio. Esco, lo raggiungo a piedi e salgo sempre a piedi. Torno poi sempre a piedi nello studio precedente. Di nuovo otto piani a piedi. E così, sempre, in ogni occasione. Non ci crederete, ma fiato e muscoli delle gambe si sono potenziati rispetto ai primi giorni. Sensibilmente.
3) Non mangio più di un primo e un secondo al giorno (più un barattolo di yogurt e fruttina sparsa).
4) Azzeramento totale di spuntini durante la giornata. Se devo prendere il caffè con le colleghe, lo piglio senza zucchero. Se si esce pers qualche altra cosa, mi muovo in un ambiente di persone aperte per cui optare per una Coca Zero, piuttosto che per un succo di frutta o un aperitivo, non è vergognoso.
5) Non uso più alcun tipo di farinacei per accompagnare il cibo. Pane, freselle, biscotti, taralli sono alimenti proibiti. Ripeto, quando usati per accompagnare cibo che può essere consumato da solo. A tavola c'è insalata con tonno e pomodori? La mangio senza pane. L'insalata è di per sé già accompagnamento sufficiente per gustare il resto.
6) Il mio 'segreto' per perdere peso con facilità ogni volta che ho voluto. L'asso nella manica. La chiave di volta per ogni dieta votata al dimagrimento per eccellenza: la mela. La mela ha uno strepitoso rapporto calorie/senso di sazietà, anche quando si tratta di mele molto dolci, come piacciono a me, come le mele gialle o le cosiddette mele banane. Se sento che potrei cadere in tentazione, mangio una o addirittura due mele prima del pasto. A quel punto, anche solo pensare di ingerire altro diventa una sfida. A fronte di un massimo di 90 calorie, è come avere un mattone nello stomaco, un potentissimo riduttore naturale dell'appetito. Arrivare a fine pasto sarà difficile, figuriamoci abbondare con le porzioni o desiderare quel cucchiaio di pasta che è avanzato o il dolcino che è nel frigo. Impossibile. Con una o due mele prima dei pasti, sono portato a ridurre drasticamente la quantità di cibo ingerito in seguito, perché lo desidero molto meno. Per ore. La mela è l'unico alimento per cui posso fare eccezione di spuntino durante la giornata. Ne mangio una, e non desidero niente per ore.