ci starebbe bene un "phew, it escalated quickly!"
non è davvero il caso
poi gli argomenti toccati sono effettivamente interessanti, per nulla banali: personalmente - da possessore di Game Pass Ultimate - mi trovo molto più vicino all'esperienza di
@Wis, o di
@Panda Vassili e questo dovrebbe quantomeno escludere il fattore età dall'equazione
Purtroppo percepisco anche io il senso di "pressione" determinato da un catalogo a scadenza, dal fatto di "avere lì giochi che potresti giocare, dovresti giocare, che magari poi tolgono" e intanto tu continui a trastullarti sempre sulla stessa cosa (un classico).
Non vorrei dire che questi sono First World Problems, ma poco ci manca: c'è chi è in grado di gestire l'emotività connessa ad un servizio del genere (anche solo a scriverlo un po' mi vien da ridere, me ne rendo conto... l'emotività di un servizio del genere!), c'è chi non ci bada minimamente e lo approccia razionalmente, "consumisticamente" come è ben più logico che sia, chi cerca persino una sorta di giustificazione "culturale" alla fruizione del mezzo (usando questo termine
@Ruko ha inquadrato in modo piuttosto preciso un ben determinato approccio alla fruizione del media "videogame", approccio che mi vede certamente coinvolto per una buona parte).
Prima di arrivare però ad una polarizzazione a mio avviso inutile (L'all you can eat ucciderà i videogiochi! Ho perso il piacere di giocare! Voglio supportare a prezzo pieno i miei sviluppatori indie preferiti!) credo sia opportuno fermarsi a valutare gli aspetti positivi introdotti da questa "nuova" formula e magari cercare di trarne beneficio.
Poi non lo prescrive il medico di sottoscrivere il Game Pass: è un'opportunità, una scelta, un'opzione.
A ciascuno il suo.