Iniziato ieri sera tardi che avevo promesso ad
@hob che non potevo rischiare di finire a rigiocarmi FF XV prima di aver vissuto una partita a Shenmue 2, ora sono con gli occhi stanchi per le sole 2 ore di sonno.
Innanzitutto troppo bello che lo avvi e riparte esattamente da dove 'ci eravamo lasciati', in quel nuovo continente che sembra quasi il nuovo mondo che si presentava agli occhi di Ryo quando nuoveva i suoi primi incerti passi fuori dall'uscio di casa nel primo Shenmue.
Adesso si riparte da capo letteralmente, nuova città, nuovi spazi, nuove dinamiche e il sempre ottimo espediente
del furto della borsa che gli fà perdere tutti i soldi costringendolo a lavorare per pagarsi l'affitto!!
Classico ed efficace
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Il gioco mi sembra un'evoluzione più open di Shenmue 1: il respiro è più ampio, la vastità delle aree maggiore (e mi sembrano più intricati i quartieri) ma lo spirito è rimasto lo stesso (ritrovarsi a girare per le strade adocchiando i cartelli stradali per trovare i quartieri di interesse, chiedere indicazioni ad Npc ed orientarsi) con qualche innesto ludico in più (ad esempio la possibilità di avere delle mappe in tempo reale se acquistate, cosa non banale vista la scarsità pecuniaria iniziale che infatti mi ha imposto di girare in aree di cui non avevo ancora la mappa; oppure la possibilità di farsi accompagnare da alcuni npc nei luoghi richiesti laddove possibile! Bellissimo poi sganciarsi e lasciarli camminare da soli correndo via
).
Tra l'altro mi sembrava di aver letto che il sistema dello scorrere del tempo fosse stato un pò semplificato dal primo (tipo con la possibilità di mandare avanti il tempo dall'orologio da polso o qualcosa del genere) ed invece mi pare identico a Shenmue 1, in cui una giornata idealmente và sfruttata da mattina a sera nel miglior modo possibile per fare tutto ciò che si preferisce (storia principale, secondarie, cazzeggio), se possibile compatibilmente con le fasce orare di apertura negozi ed ottimizzando i tempi.
L'unica cosa che mi sembra aver perso è la possibilità di manipolare in soggettiva ed in maniera quasi maniacale i vari oggetti prendendoli da scaffali, armadi e mobili vari, allo stesso modo mi pare giocarsela più sull'esplorazione in esterna che non sulle interazioni negli interni (anche se nel primo ricordo che solo la propria casa ed il dojo erano realmente spettacolari da esplorare e pieni di oggettini simpatici da lootare che per ora nel 2 mancano, per cui ecco non mi pare una grandissima perdita eventualmente).
Per il resto noto che qui si combatte un pò prima (nel primo mi pare fosse tutto concentrato da metà in poi con una lunghissima fase iniziale di sola esplorazione senza menare le mani) quindi per ovvie ragioni il tutto pare un pò più smaliziato per Ryo che ormai già conosce non poche mossette dalle sue pregresse esperienze.
Tra l'altro mi ci sono così tanto infognato che mi sono proprio goduto queste prime fasi
squattrinato, a chiedere alla gente come fare per tirar sù bei soldini, ad accettare lavoretti basati sulla fortuna (il lucky hit da vincere contro i clienti per guadagnarci una percentuale) per arrotondare la non eccezionale paga del lavoro 'ufficiale' di spostar casse al molo e ripagare il proprietario dell'appartamento in cui passo la notte!
Mentre narrativamente sono alla ricerca delle 4 parole di arti marziali per poter visitare Liao al tempio, anche lì molto molto belli gli insegnamemti che sto ricevemdo dai vari maestri di arti marziali cinesi
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Comunque è un gioco che conserva un suo gran fascino ancor oggi e fà cose che semplicemente oggigiorno perlopiù si sono imbastardite nelle varie declinazioni di molti (non tutti) open world sconfinati:
La mappa degli Shenmue non è un open world ma è una fitta rete di aree collegate coerentemente fra loro e quando noti che praticamente ogni npc teoricamente è capace di risponderti in maniera differente e, quando e se lo fà, potrebbe arrivare a darti indicazioni letterali a precise indicandoti con il braccio un bivio e dicendoti 'gira lì a destra, poi prosegui, sali le scale e sei arrivato. Se ti perdi chiedi indicazioni' ti senti davvero immerso in quelle stradine e ti senti davvero parte di un contesto 3D credibile, ed esplori attivamente (non passivamente come spesso capita oggi seguendo un comodo segnalino).
Al giocatore viene/veniva richiesto solo di 'sopportare' un sistema di movimento non proprio comodissimo (ma nulla al quale non ci si possa abituare in breve tempo a dire il vero) ed un ritmo di gioco non per tutti in quanto potrebbe annoiare se non si è ben predisposti.
Personalmente noia non pervenuta semplicemente perchè la narrativa principale è un tutt'uno con praticamente ogni azione (i dialoghi standard con qualsiasi npc riguardano anzitutto il prossimo luogo o indizio relativo alla 'missione' principale che ci si porta avanti dall' inizio alla fine del gioco, ed anche vivere in questa città/lavorare/perdere soldi in scommesse e tentativi di fortuna, al netto delle attività secondarie, è sempre finalizzato alla storia principale in fin dei conti, come nel primo gioco) e l'immedesimazione nel personaggio di Ryo è totale, mi ripeterò ma ci tengo a ribadire, diventa praticamente una seconda vita per quanto virtuale