Comunque finito (per modo di dire, sbloccati tutti i lati B, 2 crystal hearts, 120 fragole, e per ora completato solo il primissimo lato B, per cui ne avrò tantissimo ancora da fare).
Non mi va di fare post lunghi quindi sintetizzo più o meno così: il capitolo 5 mi ha fatto esplodere il cervello, persino la fase narrativa
del trasportare il cristallo con Theo diventa pretesto per giocare e cambiare le carte in tavola
, il capitolo 6 temevo fosse un capitolo breve e poco significativo e invece é stato bellissimo ed ha la migliore
boss fight di sempre in un platform, una trentina di schermate di lotta serrata con level design a supporto
, e il capitolo 7 sebbene forse non sarà piaciuto a qualcuno
perchè riprende tutte le varie meccaniche, piattaforme ed applicazioni platformiche introdotte di capitolo in capitolo in versione potenziata e proposte di seguito in un mega livellone
, in realtà lo ho apprezzato particolarmente sia per la trovata narrativa che ancora una volta è a servizio del gameplay
le due personalità di Madeline collaborando forniscono un dash extra con rilettura totale del level design e complessità maggiore
, sia perchè ho sempre amato i livelli impostati in quel modo, del resto non si sentiva il bisogno dell'ennesima meccanica geniale, il gioco ne aveva già elargite in abbondanza, senza contare che nei lati B e per certe fragole c'é ancora tanto potenziale per spremere all'osso quelle appunto già presenti.
Io l'unico difetto che son riuscito a trovare a questo gioco è che ha pochi boss, a conti fatti ne ha 2/3 sebbene siano eccellenti.
Allo stesso modo i contenuti fra challenge estreme, fragole e segreti vari, sono ottimi e in abbondanza, però la strutturazione a livelli secchi senza mondi tematici classici sebbene sia estremente coerente e funzionale, va un pò a togliere quella varietà di ambientazioni e di quantità di livelli di altri platform.
Peccato anche per l'assenza di nemici 'minori', anche qui non è una critica vera e propria dato che il gioco non ne ha bisogno perchè fa in maniera eccellente quello che deve fare, però a livello di gusto personale rilevo che è comunque una scelta anti-classica (come l'assenza dei classici mondi a tema) che può non convincere al 100% tutti, anche se la questione è in gran parte soggettiva.
Per tutto il resto lo reputo un titolone monumentale nel suo genere, pietra miliare e punto di riferimento per ogni platform 2D soprattutto per quel che concerne la strutturazione dei collectibles che qui rappresentano SEMPRE e TUTTI (nessuno escluso eh) una sfida e nella ricerca, e nella raccolta, e nella bravura ed esecuzione perfetta richiesta, e nel ragionamento (perchè alcuni hanno dei mini puzzle geniali annesi tipo
sfruttare la chicca del dash che si ricarica anche a mezz'aria se si cambia schermata!
).
Giocare a Celeste mi ha proprio fatto luce su questa cosa: ebbasta giochi in cui vengono messi i collectibles lungo la via che porta alla fine livello, il completamento dello stesso è già prova di averlo attraversato dall' inizio alla fine, non c'è bisogno di darmi il reward col collectible piazzato lungo la via per 'far numero'.
E Celeste é avanti agli altri in questo, i collectibles danno sempre il via a sfide opzionali ma sfide apposite, pensate, studiate, mai piazzate a caso o con collectible regalato senza sforzo alcuno, sono sempre dei premi per aver superato un limite apparentente invalicabile ed essersi applicati.
Questo porta a non avere mai la sensazione di aver preso alcuni colllectibles senza sforzo ed altri sudando le proverbiali sette camice: è naturale che la difficoltà aumenti progressivamente ma non si ha mai la sensazione che esista anche un solo collectible privo di un qualche tipo di sfida per ottenerlo, mai e poi mai.
Qui c'è sfida, c'è da metterci impegno ma c'è da imparare e trarne enormi soddisfazioni, se piace il genere prendetelo a occhi chiusi (pure con un doppio strato di bendaggio) e non temete di dovervi mettere in discussione, non temete di far aumentare vertiginosamente il contatore dei tentativi falliti, non temete che il gioco possa prendervi a capocciate: se lo farà sarà solo un occasione per migliorare e per superare dei limiti che stavano semplicemente nella vostra testa, (spoiler per chi lo ha finito)
un pò come Madeline stessa e la sua seconda parte di sé. Alla fine nella sua estrema semplicità l'ho apprezzata la storia, è una semplice storia di accettare se stessi, di vincere le proprie paure e superare i propri limiti riacquistando propriamente sè stessi