Finito.
Alla fine le cose che mi sono piaciute di più sono state la storia e le memorie, dotate di una lirica nostalgia più efficace di quanto mi aspettassi inizialmente.
Altri punti di forza sono sicuramente l’aspetto estetico e l’accompagnamento sonoro, non sempre azzeccato ma con alcuni momenti di sicuro impatto.
Il resto è tanta potenza sprecata, level design dall’elementare all’amatoriale, una componente puzzle primitiva e poco riuscita, è un sistema di combattimento piuttosto vasto ma che non ho trovato affatto divertente (il sistema di colori, poi, è quasi buffo per quanto è tirato via).
In più il gioco non permette di tornare a recuperare i frammenti della prima memoria perduta, che quindi mi vedrò su YouTube.
Insomma più ni che un sì. Peccato.