Allora secondo me ha fatto benissimo il regista canadese a non seguire la strada del film di Lynch, il flusso dei pensieri appesantiva e rendeva il tutto molto grottesco, come detto sopra da Ifride il cinema deve "raccontare" per immagini e non certo ammorbare il tutto con gli spiegoni "fra se e se".
Ovvio che così sei meno "esaustivo" ma anche chi se ne frega.
Il cast è parecchio a livello "action figure" ecco lì si nota forse lo stacco più peso con il Dune precedente che era letteralmente zeppo di grandi attori (Von Sydow, Ferrer, Stewart per dirne alcuni).
Il flusso dei pensieri era Dune però. Quando lo chiesero a Lynch rispose senza mezzi termini: "In Dune fu proprio questa battaglia di pensieri che si incrociavano, questa schermaglia mentale ad interessarmi"
Per me non è "chi se ne frega". È come nell'adattamento di Wheel of Time di Amazon. C'è un prologo, che racconta i 4000 anni prima di quel mondo (non troppo dissimile da LOTR) "chi se ne frega se non c'è"
No, se non c'è manca un pezzo per capire e manca un pezzo dell'opera.
Non hanno puntato una pistola alla tempia a Villenueve, avrebbe dovuto pensarci. Perché in futuro la storia avrà autentiche battaglie a scacchi mentali, e non sempre con i flashback puoi risolvere tutto. Chani nel prossimo film sarà quasi più protagonista di Paul, quindi penso che se Zendaya è una cagna a recitare, come alcuni sostengono, potrebbe far vedere un certo dislivello attoriale a paragone. A me alla fine non interessa, dove non arriva l'attore, arriva il doppiatore. Basti pensare al discorso di Giovanni Neve a Grande Inferno. Da convulsioni.