Autore Topic: [PC] Broken Sword: the Shadow of the Templar  (Letto 2157 volte)

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Offline Tano

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[PC] Broken Sword: the Shadow of the Templar
« il: 03 Giu 2003, 11:46 »
Intro

Parigi in Autunno, gli ultimi mesi dell’anno e la fine del millennio, ho molti ricordi di questa città, BAR, musica, amore, amici e... morte… Essenzialmente la cosa che rimane più impressa dopo un viaggio fatto fuori casa, sono gli odori che questa ti dà, le sensazioni “diverse” che provi girando in un luogo che conosci poco e niente, le facce nuove, tutto al più se ti trovi in una cittadina tranquilla dalla musica di sottofondo celestiale e dai colori a dir poco poetici che rilasserebbero anche un camionista devoto alla nicotina… E dopo tanto tempo riprendere quelle fotografie che avete fatto con la vostra mente in quei momenti e pensare di tornare in quel posto, solo che non’è sempre possibile, almeno nel mondo reale, ma nei videogiochi tutto può essere ripetuto con il minimo sforzo.

Broken Sword

Sto per parlavi del mio viaggio a Parigi insieme a Giorge Stobbart. Nella sola parte dell’ intro di questo gioco si può capire la grandezza e la cura dei disegni che questo gioco vi offre, la cosa più assurda sarà immaginare che in ogni piccola finestrella di una casa c’è una vita, una famiglia, una persona e se anche noi non andremo mai ad interagire con loro, state sicuri che adorerete quelle persone… Come abbiamo già visto in precedenza, il concetto ludico si racchiudeva su due tasti, A e B (cfr. la trilogia di Ninja Gaiden), questa volta il concetto ludico è racchiuso in un mouse e due tasti, è strano come un universo cosi vasto sia controllabile da delle cose cosi piccole . In questa avventura non incontrerete delle normali comparse che vi aiuteranno ad arrivare alla fine, ma interagirete con degli amici, delle dai nomi difficilmente dimenticabili… Un esempio? Quando andrete a Lockmarne, nella birreria, incontrerete O’Brain, Fitzgerald e altri personaggi avente una personalità tutta loro, quasi da sembrare veri! Racconteranno le loro storie e voi crederete che sia realmente accaduto! E dopo che sarete andati via da Lockmarne vorrete ritornarci e incontrare i vostri vecchi amici, bere una pinta (liscia, sgasata che ti fa girare la testa) insieme a loro e chiedergli come gli vanno le cose… Per non parlare dell’ Hotel Ubù con una canzoncina di sottofondo e con personaggi di gran classe… Una marea di ambienti, situazioni, dialoghi, intrighi ma alla fine Parigi e Lockmarne rimarrà nel vostro cuore, e dopo aver terminato questa avventura vi renderete conto che avete fatto un viaggio, lungo o corto che sia, per posti che non avete mai visitato e quando vi andrà di inserire il CD di nuovo per andare a trovare O’Brain a Lockmarne una piccola lacrima vi sgorgherà dal viso e ricomincerete di nuovo, di nuovo il grande viaggio insieme alla marea di amici “virtuali” che vi siete fatti in tutto questo tempo. E in mezzo a una tecnologia avanzata e una grafica a livelli del fotorealismo che caratterizza il mercato ludico degli ultimi tempi, Broken Sword non sfigura, con le sue animazioni serene e cordiali, con le sue finestre, con le sue case piene di vitalità e non messe li giusto per fare uno sfondo ad un viaggio già favoloso di per se.

Credits

Si conclude qui il nostro viaggio in Europa insieme al carismatico e solare George Stobbart, e come ogni buon viaggio si arriva alla conclusione, si guardano le fotografie, si fa mente locale dei ricordi ecc. E’ bello vedere come un videogioco possa dare delle sensazioni particolari, dei “ricordi” solo che questi possono essere rivissuti a differenza della realtà, ovviamente non possiamo paragonare la realtà al mondo dei VG, e non verrei nemmeno farlo. George Stobbard non conclude qui la sua avventura, infatti c’è un sequel e un eventuale titolo in uscita per PS2. Pazientate e prendete una palla in mano aspettando la prossima rece di questo gioco.
"I Giorni e le Notti suonano in questi miei nervi d'arpa. Vivo di questa gioia malata d'universo e soffro per non saperla accendere nelle mie parole"
 Ungaretti