Se FIFA potesse essere giocato su smartphone nello stesso modo in cui lo si gioca in salotto su PS4, il mercato delle console crollerebbe nel giro di un anno.
/generalizzazione da forum
I fattori sono molteplici, e tra 30 anni staremo ancora ad analizzarli cercando la verità. Per ora, possiamo solo fare congetture da pensionati e aspettare che succeda quel che deve succedere (e nessuno ancora lo sa).
Tra i fattori, indubbiamente, ci sono:
- il mercato mobile, vero erede del Game Boy e della sua filosofia, ma con prezzi alla portata di ogni tasca. Ha (ri)conquistato le donne, ha in pugno i bambini e i ragazzini, e se non fosse per la batteria e per le continue interruzioni delle app social, non avrebbe difetti evidenti
- concorrenza insana, ma inevitabile, tra i grossi publisher che sono costretti a far uscire nello stesso periodo giochi ormai troppo simili
- deprezzamento rapidissimo del software AAA sul mercato fisico, laddove per i grossi publisher conta solo il venduto nelle prime settimane e a prezzo pieno: per loro un titolo non può avere le "gambe lunghe", o fai i milioni subito o sei FAIL, e questo compromette TUTTI gli altri progetti che fanno capo allo stesso publisher
- rincorsa tecnologica fine a sé stessa che si scontra sempre più con il pendio dei diminishing returns. Sempre più difficile far dire WOW alla gente, sempre più costoso fare qualcosa che abbia qualche chance di riuscirci
- l'aumento dei costi di sviluppo ha messo in crisi il single player. Ormai la ciccia dell'esperienza console è il multi online, il che però significa ancora maggior concorrenza tra prodotti simili, e maggior omogeneizzazione dell'offerta perché devi lottare sullo stesso terreno dell'altro giocone AAA
- troppa offerta = meno tempo da dedicare a ogni gioco = ogni richiesta di effettivo impegno da parte del giocatore medio nel single player può far abbandonare il gioco istantaneamente = i giochi sono meno interessanti e più ripetitivi
- troppa disparità di prezzo e prestazioni tra gli AAA e gli indie. Un eventuale crollo degli AAA, a mio parere, ben difficilmente favorirà gli indie tra il grande pubblico. Ben più probabile che gli indie affondino con tutto il barcone, o che si mantengano sugli stessi numeri assoluti, magari con un'illusoria crescita dei numeri relativi che nutrirà articoli su una presunta "rinascita dei videogiochi poveri" o altre stronzate che ai "core gamer" piacciono da matti
- il prezzo di 60 unità monetarie per il giocone nuovo è fisso da anni ed è notoriamente insostenibile per i grossi publisher, che devono quindi ricorrere a edizioni limitate, preorder bonus, paga di più per giocarci prima, acquisti in-game, DLC inutili, ecc
- chiunque può fare un gioco; non tutti possono fare un buon gioco; non tutti sanno distinguere un buon gioco; la qualità di un gioco è talmente soggettiva che la critica, per sopravvivere, non può far altro che venire incontro al confirmation bias della folla e premiare i prodotti che già si sa che venderanno di più. I gioconi e i personaggi "bandiera" sono sempre gli stessi, perché introdurre qualcosa di nuovo e convincere il pubblico che quel nuovo è qualcosa que vales è un'impresa che richiede forze (e spese) superiori e risultati incerti
- la gente in generale ha probabilmente meno soldi e meno tempo per giocare. Nel complesso è "costretta" a giocare sempre alle stesse cose, perché nei negozi e su Internet vede solo quelle, e dopo un po' magari si è stufata delle stesse cose, quindi ne compra meno e ci gioca di meno
- un sacco di gente ormai boicotta i giochi perché è più importante la rappresentazione a 360° di tutte le razze e di tutti i gender rispetto al gameplay. Su NeoGAF un thread su "Vaffanculo Nintendo che non fa uno Zelda con Link femmina" raggiunge le 50 pagine in mezza giornata ed è pieno di post chilometrici, mentre l'Official Topic di un gioco effettivamente uscito procede più lentamente, a forza di interventi di 2 righe (e magari nel titolo ha la frase "Don't Misgender Tone", per non dimenticare ciò che è DAVVERO importante). E gli sviluppatori sono costretti a modificare la loro visione di gioco per soddisfare questi individui rumorosi, perché da loro dipende un sacco di pubblicità gratuita sui social. Dall'altra parte, però, certe scelte vanno a scapito dell'esperienza di gioco, e indispettiscono una fetta del pubblico da cui i titoli AAA ottengono i maggiori introiti.
Non è scopo di questo mio post offrire "soluzioni". Il "problema" non è nemmeno ben definito, e non posso trovare soluzioni a un problema che non è ben definito.
E quale che sia il problema, non mi tocca particolarmente. Attualmente compro i giochi che mi interessano, gioco poco, e le mie usanze in ambito videogiochi non rientrano in nessuno schema definito. Questo mercato si regolerà, in un modo o nell'altro. Nel frattempo, voi e GAF m'insegnate, non c'è mai stato un momento migliore per essere videogiocatori.