Comunque, restituisco la mia esperienza per sommi capi:
Combat: sono nel postgame, livello 39. A Incubo tiene ancora bottissima e non si è rotto nulla. Ovviamente c'è qualche exploit, non è God Hand, ma se sbaglio crepo in frettissima. Che si tratti di puma, Phylakes o gladiatori (parentesi: QUANTE sfide tra Crocodilopoli e Cirene, con anche boss e versioni "Elite", tutto opzionale!). Dalle arene devo staccarmi a forza perché ci passerei tutta la sera. Forse Incubo l'hanno inserito più avanti con una patch.
Level design. Per me mostruoso. I fortini li trovo tutti diversissimi, altro che copincollati. Cave, accampamenti, templi, rovine, veri e propri castelli. Ciascuno con le sue shortcut, i suoi segreti, i suoi rami d'albero che volendo ti portano proprio sopra le vittime. Ma tanto quanto il micro, è il macro a sbalordire. Il volume della mappa non determina mai momenti in cui "cercare del divertimento". Presente Zelda? Erano scarpinate di minuti e minuti. Nella neve, nelle praterie, nel fottuto nulla. Qui è un continuo insorgere di quest, animali selvatici, rovine da esplorare. Poi c'è anche il deserto. Stupendo, la main non ci passa neppure, ci vai solo se lo vuoi tu ed è uno spettacolo costante, impossibile annoiarsi. Piuttosto è la natura verde a farmi storcere il naso. Il colore verde è ipersaturato, gli alberi scalano troppo il LOD da lontano. E ci fosse una fottuta palma senza foglie inferiori gialle. Insomma, non funziona.
Sidequest: ovvio che al sodo si tratti di infiltrare/menare/scortare, come sempre nel genere. Ma da dopo Alessandria (che ripeto, ha anche side molto banali che mi avevano preso malissimo) sono sempre più originali nel racconto e contestualizzate nella cultura dell'epoca.
Città. Alessandria e Menfi da urlo. Cirene potente soprattutto nelle attrazioni e per il fatto che dopo 60 ore non ti aspetti un'altra città così importante. Ma poi Giza, l'Acquedotto, Crocodilopoli, Heracleion , i centri del Fayyum. Da restare ogni volta a bocca aperta. Il riciclo di asset per me è del tutto trascurabile. Non mi metto lì a controllare i geroglifici uno a uno, e peraltro gli Egizi li facevano davvero uguali uno di fianco all'altro (ok, un po' meno).
Tombe. Sono davvero tombe. Non dungeon di 40 minuti, benché le sorprese non manchino. Per quel che sono, le ho trovate affascinanti, oscure e imprevedibili il giusto.
Witcher 3. L'ho giocato tutto dlc inclusi, quindi è un po' come darmi del pirla. Ma bisogna dirlo: da giocare è una schifezza dall'inizio alla fine. Si gioca per altre cose, ma il gameplay non diverte proprio mai. Origins una volta decollato per me è divertente in tutto quello che fa. Quindi se il confronto è obbligato dalla convergenza di generi, all'atto pratico per me neppure si pone, sono un gioco divertente e una rastrellata nelle palle. Poi ok Novigrad, ma lì fai davvero il turista, qui interagisci con ogni cornicione.
Ripetitività. L'ho avverita dopo credo una trentina di ore. Poi esplorazione, side, combat e storia han talmente spiccato il volo che dopo 75 ore mi ci diverto ancora tantissimo trovando spunti nuovi ogni sera. Anche il fuoco, all'inizio mi sembrava una scopiazzatura maldestra di Breath of the Wild, poi piano piano ci si accorge che le interazioni sono tante e gustose.
Non è un buon gioco. Sono d'accordo. E' un ottimo videogioco
Davvero, all'inizio mi pareva solo decente. Ci son stati 2-3 momenti prima e durante Alessandria che mi son domandato se volevo proseguire. Poi per me diventa una bomba.
C'è una cosa poi in cui lo ritengo un capolavoro assoluto,
il pacing con cui si disvela. Siwa è carina e ha già tre bei templi, ma non hai visto nulla. La regione prima di Alessandria spinge con un tempio un po' più grosso, introduce le montagne, il mare e in lontananza hypa Giza. Dopodiché Alessandria ti fa esplodere il cervello, le due regioni successive a sud creano varianti gradevoli e nel mentre cresce l'aspettativa per Giza sempre più vicina. Qui, con pure la Sfinge e i sotterranei, è amore (bella anche la storia del boss, una volta ucciso mi dispiaceva lasciarne lì il corpo sulla sabbia, l'ho portato in città e poi, non sapendo cosa farne, l'ho buttato in acqua
). Saresti già soddisfatto, ma poco più in là c'è la leggendaria Menfi. A quel punto apri la mappa, ti fai due conti e vedi che hai visitato un quarto delle regioni. Inchino.
Nello stesso sport, The Witcher 3 di suo fa bene fino a Novigrad, poi si perde. Zelda è wow appena usciti dalla caverna. Poi praticamente non riesce più a bissarsi. Stesso peccato di Bloodborne, che pronti via sei a Yahrnam e il resto è calante. Origins riesce a creare 3-4-5 volte in un gioco il sense of wonder da approdo di una Anor Londo. Senza precedenti.
Insoddisfatto mi hanno lasciato forse solo le
corse con le bighe, perché lo speronamento, che dovrebbe costituirne il quid, non mi sembra funzionare bene. Bug e glitch veramente pochi, nessuno legato alla navigazione come mostrato al day 1 in certe review. Avran sistemato. Non mi è piaciuto il livello finale, avulso e frettoloso come quello di AC2, ma senza momenti grotteschi come prendere a ginocchiate nelle palle il Papa. Ho trovato poi, oltre che personalmente spiacevole (ma lì son cazzi miei), maldestro il mutare del rapporto tra Bayek e Aya. Cioè, lui sempre più scolaretto duedipiccato, lei priva di sentimenti e guidata neanche da si capisce cosa. E' chiaro che l'idea era di restituire via via a Bayek quello che aveva perso e far assurgere Aya (VS Cleopatra) a vera Dea protettrice dell'Egitto (vedi foto), ma mancano dei passaggi.
E poi vabbè, modelli, animazioni e recitazione non sono all'altezza di Rockstar e CD Project Red. Siamo indietro di una generazione buona, non ci piove.
Ma son difetti travolti dalla mole inconcepibile di contenuti fantastici. Davvero, dico 9/10, ma se c'è un gioco di questa gen che per visione, ambizione e realizzazione può aspirare al 10, fino a questo punto per me è solo questo, altro che God of War.