Addirittura?
Direi che ha senso eccome, visto che non tutti i giochi horror danno l'idea di essere così disperati nel provare ad andare a parare un po' dappertutto, sperando di combinare qualcosa di buono.
Ma Resident Evil 7 non dà proprio nessuna idea di disperazione, anzi, già dalla demo è più che evidente che si tratta di uno dei survival horror dalla visione più chiara del genere, e cioè quella di voler creare una versione giocabile di Non Aprite Quella Porta (e anche del seguito, lol) con i mostri classici di Resident Evil per legarlo al resto della saga.
Probabilmente sei tu a non averci mai pensato seriamente fino ad ora, per qualsivoglia motivo, ma ad eccezione di qualche indie giapponese come Yume Nikki non esistono giochi horror che non siano completamente derivativi di altre opere dello stesso genere. Persino la saga mainstream più originale, Silent Hill, prende a piene mani da opere come Allucinazione Perversa, Eraserhead, Twin Peaks e molti altri.
Poi voglio dire, stiamo parlando di Resident Evil, il cui episodio migliore e più acclamato conteneva, nell'ordine:
-Contadini posseduti
-Leatherface
-I mostri di Kiseijuu
-Giganti zombie
-Il nano di Twin Peaks
-Una setta di adoratori di Satana
-Militari zombieficati
-Rambo/commando versione non-morta
-Mostri che si rigenerano come lucertole
-Un ragno gigante
e i due seguiti so' pure peggio.
E va là che manco son stato lì a rigirare il dito [di manichino] nella piaga del come, che in massima parte stiamo davanti fiera del cliché di grande mestizia, caricato spesso a salve, che è la cosa che dovrebbe far drizzare maggiormente le antenne di allarme assieme a un game design che dimostra scarsa competenza col [sotto]genere [anche se la legnosità di tutte le interazioni legate al combat, vuoi per arma da fuoco, melee o danno ambientale, per quanto meh, paradossalmente finiscono per fare il giro ed essere benvolute, dato che quello è proprio il DNA di Resident Evil 4-5-6].
Non ha proprio nulla di mesto questa demo, anzi; mi ha fatto un'eccellente impressione, come se alla Capcom avessero ritrovato una strada che avevano perduto ormai da tempo. Il game design è perfetto per quello che il gioco vuole essere, ovvero un'avventura horror come i primi due Resident Evil, in cui si spara poco e in modo impacciato e per la maggior parte del tempo si scappa da qualcosa che non si conosce. L'interfaccia è pulita e quasi invisibile, e a livello tecnico il gioco è eccellente sia su console che su PC, che non fa mai male.
Molti dicono che "ha copiato da P.T. (Silent Hills)", ma è bene ricordare che anche i primi Silent Hill dal punto di vista del gameplay erano poco più che dei reskin di Resident Evil. Ed entrambi pescavano a piene mani da Alone in the Dark, quindi... ripeto, ha poco senso stare a fare le pulci sulla derivatività di un gioco horror arrivati a questo punto dell'evoluzione del genere. Sia dal lato del gioco che dal lato ambientazione/trama/immaginario.