Beh, vedere @teokrazia che gioca a Days Gone è come entrare da McDonald's e trovarci Cracco o Cannavacciuolo a pasteggiare.
Con la mia benedizione eh, sono un sostenitore della prima ora del ravanamento nel fango, è indice di una passione senza preconcetti, in fondo i souls vengono proprio da quel contesto lì.
Esagerato.
In realtà sono sempre stato sostenitore di una dieta equilibrata, in cui non può mancare anche la produzione media o brutta proprio, che altrimenti si ha una scala di valori falsata e un visione parziale delle cose. O del fatto che puoi troppo aver voglia di un'opera anche se ad attirarti è solo qualcuno dei molteplici aspetti, mettendo già in preventivo di non aspettarti chissà che.
È che negli ultimi anni non mi sento più così vorace e non me ne frega un cacchio di tenermi sul pezzo. E mi sento un giocatore appeso in maniera borderline a 'sta passione. E sono più selettivo. E meno paziente.
E questo Days Gone incrocia pure un po' di faccende per cui faccio attivismo (videoludico) da eoni e un argomento che mi sfrigola sempre.
Totale: non è per niente strano che son qua.
È che devo ancora capire se questo pasto al McDonald's potrebbe scendermi. Che va benissimo la produzione media, che giochi perché giocare ti piace, ma qui al momento di piacevole trovo ben poco. Non lo stealth (deprimente e offensivo), non il melee (same), non gli scontri a fuoco (con 'sti cosi pelati dalla fisica sacchettosa e che non si mutilano e gli umani che, boh, sto ancora sondando), non la struttura "schiaccia X per qualsiasi cosa, che in ogni caso è qualcosa che hai già visto 80.000 volte", obiettivo sempre on HUD, accampamenti con numero di nemici segnalato sin da subito e varie altre scorregge.
Però grafica, ambientazione, buon controllo di moto e personaggio e Deacon.