e Dead Rising, cribbio!
Evvivaaaah Hai ragione, me son scordato. In ogni caso, ci sono stati altri giochi con gli zombi alla War Day Z, ma non ricordo altri videogiochi con "muri" di zombi o "sciami" di zombie come in Days Gone, ah no freaks, non zombie.
Il gioco procede spedito ma è un po'....meno attento, rispetto alle prime ore.
Devo essere arrivato al famoso
calo che tutti hanno rilevato. Il problema è che
Days Gone inizia ad essere prevedibile e anche piuttosto stucchevole nel complesso, inaspettatamente, perché l'inizio era molto promettente. Facciamo un esempio semplice, leggermente spoiler, ma è necessario ai fini di questo mio delirio.
È ovvio che nel gioco devi ammazzare a tutto spiano oltre che ai freaks, anche altri esseri umani che diversi scenari post apocalittici di libri, serie tv, videogiochi e film ci hanno insegnato ad identificare correttamente.
Days Gone non è molto lontano dalla classica cifra stilistica apocalittica. Sostanzialmente il mondo è una merda anche perché gli ultimi uomini e donne che lo popolano, e che sono rimasti, sono delle merde. Tempi e modi insomma per garantire questa irrazionalità di fondo. Arrivo al punto.
Fin dai primi minuti di gioco sei costretto ad ammazzare 5 persone, nello specifico predoni accampati poco lontano dalla nostra prima base. Ebbene, questo primo eccidio funge solo da tutorial.
Ma ciò non toglie che, comunque la si voglia vedere, si somma allo scoccare delle 10 ore raggiunte e volenti o nolenti, ad almeno altri 100 NPC (cifra bassa) ammazzata brutalmente e anche con un certo gusto per il massacro.
"Sono tutti ladri, stupratori ed assassini, non ne devo lasciare in vita uno". (sono comunque esseri umani)
"Ripugnanti del cazzo, vi ammazzo tutti" (sono comunque esseri umani)
Vuoi per gli incontri randomici che il gioco brillantemente propone, vuoi per le missioni (siano maledette) come
"libera il campo dei predoni dai predoni" 10/10, vuoi perché il gioco non è solo concentrato su missioni con le orde, ma contempla anche gente umana, stronza, assassina, o semplicemente "avversaria" al nostro biker. A 10 ore di questo massacro open world, al nostro Deacon arrivano i complessi per le sue azioni, dopo che ha mostrato davvero poca empatia per questi supposti gruppi nemici, massacrandoli a tutto spiano.
È un po' tardi a mio avviso per trattare il problema etico/morale di ammazzare uno sconosciuto ma il gioco ci prova. E non è fare la punta al cazzo, c'entra eccome con la crisi narrativa del gioco che sta attraversando. È un po' schizzato il plot, prima è tutto un
"ok ammazzali tutti Dick" poi
"eh ma alla fin fine sono umani come te...vergognati delle tue azioni".
Le avessi potute decidere queste azioni poi.
Chiaramente, anche Joel uccideva, ma era costretto, ogni situazione che il gioco di ND ci presentava, non ci offriva altre soluzioni, ogni nostra azione era per proteggere qualcuno. L'uccisione era nobile ed inevitabile.
Days Gone fa il furbo, vedi scena pet-family.
Noi utilizziamo un personaggio che da ben 3 anni, fonte gioco, vive questo incubo di rombi di motore e cieli tersi. Ha già ucciso, ha già imparato a conviverci e ha già imparato (più o meno) a fare spallucce, per ogni morte che autonomamente procura. Ma ad una certa, a seguito di una missione specifica, le azioni ed i dialoghi si sforzano tantissimo di far passare questa scelta obbligata come un male necessario più per noi che per il gioco.
Ci può stare sei ben inteso...ma perché ce lo vogliamo far stare eh...e perché (alla fin fine) si tratta di un videogioco. Nel vecchio Tomb Raider (il reboot) Lara uccideva un botto di gente. Ma noi giocatori assistevamo impotenti a questo cambio, legittimando le sue azioni con una certa coerenza ludica di fondo. Non appena i primi fanatici di Himiko si facevano vivi, era la stessa Lara a maledire la sua condanna di doverli uccidere per sopravvivere, perché con i fanatici, non si ragionava e a noi giocatori NON era data una scelta. Deacon ha una scelta. Avrebbe una scelta sempre.
Mi sarebbe piaciuto almeno poter scegliere di tramortire i nemici, perché tante volte non mi sono trovato proprio dinnanzi a gente cattiva o spregevole, ma semmai a sopravvissuti, tali e quali a me.
The Last of Us era bravo a sfumare questi contorni, i nemici erano detestabili ma al contempo capivamo le loro azioni. Era pesante uccidere. Ma al di fuori di questa idea decisamente personale, di empatizzare o meno con la gente sbagliata, vorrei assistere ad una coerenza di fondo che a volte latita un po'.
Peccato