Autore Topic: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny  (Letto 17433 volte)

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Offline Mr.Pickman

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #135 il: 09 Lug 2023, 18:02 »
Visto anch'io. Mi ritrovo in alcune cose dette da Gladia e Pickman, ma l'ho comunque trovato molto più innocuo rispetto al quarto. "Innocuo" proprio nel senso di quanto danno poteva potenzialmente arrecare all'icona, al mito immutabile e fuori dal tempo di cui appunto parlava Gladia.

Anch'io ho storto il naso all'ennesimo tentativo di utilizzare in chiave narrativa l'età anagrafica dell'attore. È un'operazione che, a memoria, ho visto riuscire solo a Stallone con quel filmone che è Rocky Balboa. Era stato già fatto nel quarto, secondo me in maniera dissacrante, e vederlo riproporre qui in chiave più drammatica non lo ha di certo reso migliore; e tuttavia mi è sembrato che si sia calcata meno la mano di quanto le premesse lasciassero pensare.

Discorso simile con le scene d'azione e l'uso della CGI. Vero, le scene del tuktuk non sono granché, ma a confronto con l'inseguimento nella giungla del quarto rimangono tutto sommato con i piedi per terra. Di nuovo: "innocua" (se proprio, ho trovato molto più inutile e finta quella della fuga a cavallo alla parata, per dire).

Per tornare al discorso del mito che deve rimanere cristallizzato ed essere consegnato alla storia, se proprio non c'è scampo dalle logiche commerciali di cui parlava EGO, allora io dico: meglio una fan-fiction come questa, che in quanto scritta/diretta da un fan ha forse maggior possibilità di rispettare l'icona che non l'ego di chi quell'icona l'ha creata e resa tale, con il rischio che, nel sentirla di propria proprietà, la rivolti e pieghi alle sue mutate fantasie ed eccentricità.

"Innocuo", dicevo. Ma anche per questo tendenzialmente mediocre. È lo scotto da pagare se si vuole restare sui binari senza avere la genialità di quegli anni. Il canovaccio è quello classico, ma manca quasi del tutto di potenza evocativa e immaginifica. "Folgori, fuoco, la potenza di Dio", "Una radio per poter parlare con Dio", "La ricerca del divino", "La vita eterna". Gli artefatti al centro delle vicende di Indy venivano presentati con una forza tale che se ne percepiva l'importanza in ogni singolo minuto dei film. Del meccanismo di Antikythera se ne capisce davvero la potenza solo nell'ultima parte del film, rendendo tutta la ricerca precedente poco accattivante.

I personaggi stessi mancano di caratterizzazione, secondo me. E non per demerito degli attori, che sono bravi, ma proprio per scrittura e messa in scena. Villains come Belloq, Schneider, Donovan, Toht, avevano tridimensionalità o carisma, o entrambe le cose. Qui né l'una, né l'altra. E il ruolo di coprotagonista non riesce a distanziarsi poi troppo dalla donna indipendente già vista in Marion, e certamente non è nemmeno paragonabile al personaggio di Jones Senior. Il resto sono solo cameo. Troppo poco. E anche questo contribuisce a una parte centrale di film scialba.

L'ultimo terzo del film però funziona, con un climax secondo me ben riuscito che un po' il magone me l'ha fatto venire...
Spoiler (click to show/hide)

Il prologo è fan-fiction purissima, quindi - per il discorso che facevo prima - ho apprezzato.

Insomma, ci si prospettava qualcosa di peggio, anche di molto peggio, per quanto mi riguarda. E forse ci si deve accontentare di questo :)

Mangold sembra replicare il loganismo in ogni film.
Gli hanno affidato anche la nuova trilogia di SW, e pare PARE sarà una trilogia con nella titolazione "alba", "tramonto" e "notte" degli Jedi.
Ohcazzo.
Dobbiamo già prepararci a vedere jedi impediti che non ricordano come si usa la forza? Oppure jedi che non usano la forza perché "eh no sono vecchio, mi sa fatica"
Secondo me James non se la vive bene la sua età. Personalmente se potessi barattare i miei 45 con gli inutili 20 prima, non ci penserei un attimo a farlo, ma tant'è che sentirmi citato come "quaratenne nerd" mi rende orgoglioso, anzi proprio fiero.
Non vedo assolutamente gli elementi dispregiativi che dice @Il Gladiatore, per esempio io non sono incapace di rinunciare al passato, io non voglio rinunciare al passato, e prima di tutto, perché dovrei?

Il cinema non ci ha forse insegnato che i personaggi vivono in eterno?

E poi anche per via del fatto (non di poco conto) che mettila come vuoi ma questi sono film brutti, o al massimo mediocri o deludenti. Scontenatano quasi tutti gli spettatori, e quelli più bendisposti rispetto agli altri, al massimo li tollerano, sopportano oppure usano appunto terminolgie come hai fatto tu ("innocui")

Anche per me è innocuo ma cazzo, è un Indiana Jones noioso.

Credo che il più grande crimine che si possa fare all'immaginazione è perfettamente esemplificato da questo film in maniera palese: due ore e quaranta minuti di pura noia su schermo.
E non c'è nemmeno quel ritorno alle origini che alcuni speravano, 14 anni per riottenere personaggi stanchi ed afflitti, ammuffiti. Scena madre del film quando il professor Indiana insegna: qua si annoiano persino gli studenti, pensa te.

Glielo leggi negli occhi poi ai comprimari: sembra dicano "eh sono ancora qua...pensa te, da non credere vero?"

Eppure è così che stanno le cose.
Poi, come ho scritto, l'utilizzo massivo di VFX è così invasivo e anti-materico che sembrano pupazzi di Ibn Battuta quelli che si muovono sullo schermo, vengono iniettati questi effettoni scollando il film definitivamente ai miei occhi. Finché li vedo in Flash, posso anche accettarlo, qua no.

Citazione
: meglio una fan-fiction come questa, che in quanto scritta/diretta da un fan ha forse maggior possibilità di rispettare l'icona che non l'ego di chi quell'icona l'ha creata e resa tale, con il rischio che, nel sentirla di propria proprietà, la rivolti e pieghi alle sue mutate fantasie ed eccentricità.

Oh sì.
Mai poi ci siamo resi conto esattamente di quanto, alcune di queste produzioni, abbiano fatto centro?
Non lo so mica sai? Perché poi sento sempre il mantra giustificatorio dei defender dei filmoni o delle serie AAA "eh ma è un adattamento, non possono seguire l'anime, il libro, la fonte originale" ...ma poi accade puntualmente che, quando vediamo queste produzioni tutti quanti, sotto sotto pensiamo
"sarebbe grandioso se lo facessero così..."
Quindi, di grazia, questi nerd sono velenosi o indispensabili per un franchise? who knows.
 
Citazione
Mediamente la gente dice che faccia schifo, che sia scritto male, che sia ridicolo ma credo che all’occhio clinico e desolante del giudizio ai tempi di internet e social ogni capitolo della serie possa essere criticabile e sì, il pur bravo Mangold non è Spielberg. Il problema è semplice, ormai è troppo tardi. Per lui, per noi e per il resto. Personalmente mi sono goduto quest’ultima avventura con la doverosa sospensione dell’incredulità e prendendo quanto di buono potesse darmi.

Fosse uscito nel 1998, sarebbe la stessa cosa @Il Gladiatore, internet non c'entra niente. Internet è un megafono, ma la sua funzione è relativamente dabbasso.
La gente non va al cinema a vedere questo Indiana, e si risparmia (per mois) un film penoso, questo è oggettivo. Non vorrei che il tuo giudizio, analogalmente un pò come avvenne con ACOdissey, fosse vincolato al fatto che si parla di grechitudine e quindi il cuore palpita ;D ;)

Se ci fosse il mistero della pentola della Tartaria, non saresti così buono imho.
 
« Ultima modifica: 09 Lug 2023, 18:05 da Mr.Pickman »

Offline pedro

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #136 il: 10 Lug 2023, 12:17 »
A me tutto sommato è piaciuto; al di là delle pippe mentali era difficile fare di meglio.

L'errore più grosso è stato aspettare 20 anni dopo l'Ultima Crociata per fare un'altro film, ma Spielberg era nel periodo "voglio fare l'Autore" e Harrison Ford è tipo la persona più grumpy e indolente del mondo. Comunque vabbè, va bene così.

L'unica cosa che rimprovero davvero a questo film è non essere basato su The Fate of Atlantis. ^^'
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline babaz

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #137 il: 10 Lug 2023, 15:07 »
A proposito di Fate, ricordo che al tempo farne una versione cinematografica era considerato troppo costoso (anche per un film di un simile franchise...).

Nel tempo immagino che siano cambiati tutti i paradigmi.

Già, peccato

Offline Top Dogg

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #138 il: 10 Lug 2023, 15:40 »
A me tutto sommato è piaciuto; al di là delle pippe mentali era difficile fare di meglio.

L'errore più grosso è stato aspettare 20 anni dopo l'Ultima Crociata per fare un'altro film, ma Spielberg era nel periodo "voglio fare l'Autore" e Harrison Ford è tipo la persona più grumpy e indolente del mondo. Comunque vabbè, va bene così.

L'unica cosa che rimprovero davvero a questo film è non essere basato su The Fate of Atlantis. ^^'

Io li bastonerei a sangue non aver fatto il film basato su Atlantis
Quando Ford era all'apice maledetti
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Offline Mr.Pickman

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #139 il: 10 Lug 2023, 15:57 »
A proposito di Fate, ricordo che al tempo farne una versione cinematografica era considerato troppo costoso (anche per un film di un simile franchise...).

Nel tempo immagino che siano cambiati tutti i paradigmi.

Già, peccato

Dovevano farlo con il de-aging, ma costa molto, e non vogliono spendere soldi.
Se ne riparla adesso con l'ingresso delle AI, ma i costi sono ancora proibitivi.

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=5aVkU572A4Y&t=3s

Offline Xibal

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #140 il: 10 Lug 2023, 16:38 »
Citazione da: Il Gladiatore link=topic=23526.msg2807347#msg2807347
. Mi ricordo uno splendido post di @Xibal in cui spiegava la sapiente costruzione allegorica dietro al film, il passaggio tra l’epoca dei misteri e dell’esperienza a quello della finzione sintetica e della tecnica, in cui la partenza (letteralmente) dell’ultimo dei misteri avrebbe portato via la meraviglia e il misticismo di un mondo che ormai entrava in un’era di arido razionalismo e modernità. [\quote]
Ti ringrazio per il ricordo, erano bei tempi.
Mi permetto di aggiungere che nella mia lettura del tempo, il livello che descrivi ne sottintendeva uno ulteriore, ad esso compenetrato, in cui il razionalismo scientifico a venire non avrebbe, in realtà, fatto altro che riscoprire in chiave terrena e razionale ciò che prima non fosse solo misticismo e mistero intesi come illusioni, ma semplicemente un diverso linguaggio di decodifica dell'ignoto.
Gli dei diventano alieni, i mondi ultraterreni multiversi, tutto ciò che è sotto, è sopra, e  la realtà imita il cinema...
TFP Link :: https://home.infn.it/it/news-3/news-infn-it-archivio/2130-l-universo-come-ologramma-la-teoria-cosmologica-e-compatibile-con-i-dati-sperimentali
Ecco, Indiana che prende riparo e riemerge dal frigorifero è la sintesi perfetta dell'uomo che ha parlato tutta la vita una lingua, e si ritrova all'improvviso a doverne comprendere una che dice le stesse cose, senza comprenderla, perchè le dice come sono, e questa è l'antitesi del cinema nella sua declinazione spielberghiana.
Cioè, per noi altri delli tempi belli, IL Cinema, La Realtà...
 
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
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Offline Xibal

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #141 il: 10 Lug 2023, 16:40 »
Scusate :hurt:
« Ultima modifica: 10 Lug 2023, 16:44 da Xibal »
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Offline Xibal

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #142 il: 10 Lug 2023, 16:41 »
Niente, rientro nel frigo :-[
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Offline Dan

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #143 il: 10 Lug 2023, 20:32 »
In tutto ciò, nel giro di un paio d'anni dovrebbe arrivare l'Indiana Jones di MachineGames. Vedi un po' se il futuro della saga non finirà per continuare attraverso il videogioco :)
.: R.I.P. :.
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Offline Il Gladiatore

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #144 il: 12 Lug 2023, 11:42 »
Anche io per un momento pensavo
caro @andreTFP per me in quel caso Mangold non ha avuto il coraggio di porre la parola "fine" al personaggio e alla serie, visto che la cosa sarebbe stata ancora più radicale di un esito tragico. In questo caso  io ci vedo la volontà di entrare in punta di piedi all'interno di una mitologia che non ha mai saputo darsi direttive irreversibili e che deve sempre lasciare aperto lo spiraglio verso altro. Magari su questo concetto ci ritorno sopra dopo rispondendo ad altri.

Lo sai.
Perché il mondo è ormai troppo veloce; roba di un anno fa è vecchia, di cinque è storia, di dieci è oblio.
La corsa della tecnica ha reso obsoleti tempi, colori, temi, stili, il mondo e l’umanità stessa di 40 anni fa.
Indiana Jones è un’icona di 40 anni fa. Per 15-20 anni è stato l’icona stessa dell’avventura, come Marvel e Peanuts erano icone fumettistiche note più o meno a tutto l’universo. Poi il mondo ha accelerato, la produzione cinematografica è esplosa e Indiana Jones è più vecchio per le generazioni del Duemila di quanto lo fosse Garibaldi per noi millennial. E non puoi fargli capire quanto fosse figo da giovane, quindi tanto vale sfruttare la vecchia carcassa dell’attore finché è ancora vivo, perché così porti al cinema i vecchi e qualche giovane e vendi gli ultimi biglietti di una saga che non ha più nulla a che fare con i tempi moderni. Harrison Ford potrebbe restare un ottantenne ancora per un secolo in un mondo ipotetico che non cambierà più rispetto a oggi, ma tra vent’anni sarà la generazione stessa che ha amato Indiana Jones a dimenticarsi del mito, e lo stesso film non funzionerebbe più.
TLDR: si fotta il contegno, l’icona va munta fino all’ultima goccia finché si può.
Io sono d'accordo con il principio generale della riflessione che fai però poi la soluzione sembra cozzare con la premessa. Se vuoi sfruttare un'icona e credi ci sia un pubblico adatto a portare avanti il simbolo dell'avventura anni 80 aspetti TRENTAQUATTRO ANNI per due seguiti della trilogia originale (DICIANNOVE dalla "Crociata" al "Teschio") aspettando che il tuo eroe diventi anziano e ponendolo in situazioni in cui la credulità viene abbattuta a suon di sequenze? Perché io posso anche accettare la mancanza di contegno per ragioni commerciali (nel senso, non sono d'accordo ma capisco) però mi sembra un piano abbastanza fallimentare che ha pubblico specifico e fuori della dinamiche commerciali dominanti. E infatti (cito un articolo di Comingsoon.it):

Indiana Jones e il Quadrante del Destino è ancora primo al boxoffice italiano del weekend: il film con Harrison Ford diretto da James Mangold ha registrato altri 984.600 euro, per un totale qui da noi di 4.059.000. A dodici giorni dall'uscita è però un risultato decisamente debole per il tipo di produzione che il quinto Indiana Jones rappresenta, basti pensare che il recente remake della Sirenetta ha raggiunto i 4.272.400 euro in cinque giorni. La situazione del buon Indy è ardua: al momento ha raccolto 248 milioni di dollari nel mondo intero, a fronte di un budget sotto i 300. Stando a Boxoffice Pro, si attesta sul 40% in meno degli incassi di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo, che tuttavia era costato sui 185. Come se non bastasse, negli Usa ha ceduto nel weekend la vetta a Insidious - La porta rossa (26.500.000 contro 32.600.000 dollari): ci si aspettava certo che Indiana Jones avrebbe lasciato il passo a Mission: Impossible Dead Reckoning Parte Uno dietro l'angolo (dal 12 in sala), ma questo cedimento anticipato e inaspettato ha un peso simbolico che troviamo, in quanto fan, assai triste da digerire.

Per me puoi anche spremere l'icona ma lo devi fare bene e non lo fa bene per i motivi detti. Infatti dice bene @pedro :

L'errore più grosso è stato aspettare 20 anni dopo l'Ultima Crociata per fare un'altro film,
Da qui per me l'idea del contegno, come possibilità di rendersi conto del tempo passato.

Non vedo assolutamente gli elementi dispregiativi che dice @Il Gladiatore, per esempio io non sono incapace di rinunciare al passato, io non voglio rinunciare al passato, e prima di tutto, perché dovrei?

Il cinema non ci ha forse insegnato che i personaggi vivono in eterno?
E che ho scritto io? La stessa cosa.

Citazione

Ecco perché il mito deve rimanere immutabile, sospeso nel tempo e nello spazio di un’idea di cinema che ci solleva dall’orrore quotidiano di negoziare con i nostri problemi e far quadrare le cose.


Fosse uscito nel 1998, sarebbe la stessa cosa @Il Gladiatore, internet non c'entra niente. Internet è un megafono, ma la sua funzione è relativamente dabbasso.
La gente non va al cinema a vedere questo Indiana, e si risparmia (per mois) un film penoso, questo è oggettivo. Non vorrei che il tuo giudizio, analogalmente un pò come avvenne con ACOdissey, fosse vincolato al fatto che si parla di grechitudine e quindi il cuore palpita ;D ;)
Mmm..aspè. Internet è un megafono non solo in termini di potenza dell'emissione ma anche in relazione al numero di persone che si sentono autorizzate a dire quello che vogliono e come lo vogliono. Uno dei primi processi della democratizzazione della comunicazione è il fisiologico appiattimento verso le forme di pensiero più complesse in virtù della fruibilità del messaggio. Questo fenomeno è diventato significativo con l'avvento della rete, a cui si unisce la problematica dell'interpretazione che sfocia nel giudizio.
Se io scrivo in un social; "Mi piace il gelato al cioccolato." subito sotto posso leggere:
- E sti cazzi?
- Il cioccolato migliore è quello di Modica, se non è quello non hai provato niente.
- I gusti sono tutti buoni, non si possono fare preferenze.
- Meglio il lampone, il cioccolato è sopravvalutato.
- Io ho il diabete, non mi pare rispettoso dire queste cose a chi il gelato non può assaggiarlo.


E nel 1986 questa roba rimaneva confinata al massimo a quei 4-5 che stavano con te in gelateria. Umberto Eco ci ha già detto tutto sull'argomento.

Ora, io filmicamente nasco negli anni '80 e sono ovviamente affezionato a quei film ma vuoi immaginare come sarebbe mettere qui film sotto la lente d'ingrandimento della Rete oggi?

"Indiana Jones e l'Ultima Crociata"

- Ma questi di fanno mezza Europa in motoretta?
- Petra è nota sin dal 1812 a qualsiasi persona studi archeologia...
- Che poi quella moto è un modello degli anni 70! Lol!
- La repubblica di Hatay?? Ma se era protettorato turco!"
- Lo Zeppelin Graf 2? E mica portava civili!"
- Il crociato rincoglionito!


E vabbè, quello che mi viene in mente. Così come, attenzione, se il Teschio di Cristallo fosse appartenuto alla trilogia classica non credo avrebbe ricevuto tutta questa merda. Per esempio, il Tempio Maledetto, per quanto iconico per certe cose, non so se sia necessariamente un film migliore.

Secondo me ha detto bene @Dan non è un film brutto è un film innocuo. Mangold ha preso un mito vivente e ha provato a fare meno danni possibile visto anche il popò di regista che l'ha preceduto. Volete i nazisti? Eccoli. Inseguimenti su mezzi? Presenti! E così via. Io non ho mai sostenuto che sia un bel film in assoluto, ho scritto:

Citazione

Bene, visto. Sono tutto sommato soddisfatto però è un gradimento che ammette numerosi gradi di riflessione e anche un po’ di autocritica

Citazione

Personalmente mi sono goduto quest’ultima avventura con la doverosa sospensione dell’incredulità e prendendo quanto di buono potesse darmi.


che sono due affermazione a carattere fortemente soggettivo di come abbia recepito il film con tutte le premesse e le storture del caso, ne ho preso il buono (che c'è) e ho tralasciato quello che non funzioni. Spesso il confronto nerdistico (quali noi siamo) porta alla polarizzazione ma per me non è necessario. Se poi vogliamo parlarne come analisi portando il discorso oltre i gusti dispostissimo ma per me "innocuo" è perfetto.

Eh, guarda che nel topic di AC Odyssey quasi ogni mio giudizio è preceduto dalla premessa di come il gioco sia mediocre (come ludicamente lo sono tutti gli AC) e di come quello che mi piaccia (grecità, Kassandra, Mediterraneo) sia davvero un accordo interno.
Non è che quello che mi piaccia = bello e quello che non mi piaccia = brutto, ci sono numerose sfumature nel discorso (soggetto-oggetto, accordo-disaccordo ecc.) e l'elevazione del pensiero ci distingue amabilmente.  :)
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline eugenio

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #145 il: 12 Lug 2023, 12:34 »
L'ho visto.

Non mi sento di dare contro a una produzione che palesemente ha fatto di tutto per imbonire il pubblico ed evitare il più possibile di confrontarsi col mito e con l'icona di Indi (grazie @Il Gladiatore per la disanima); tuttavia, per quanto mi abbia anche intrattenuto, mi lascerà come unico ricordo positivo l'averlo fruito al cinema, quasi fosse un attestato di compartecipazione a un rito collettivo che però non ha più alcun valore emotivo. Oggi.

Difetti ne ha, sia sostanziali sia formali. Ford è credibile, ma la sceneggiatura mette il personaggio in condizioni che richiedono molta volontà nel sospendere il giudizio; e purtroppo, per quanto le scene d'azione siano coreografate bene, la loro leggibilità è spesso resa ostica da movimenti di camera e CGI confusi. Peccato anche non si sia dato spazio a quanto aveva più valore per un protagonista anziano, cioè l'importanza dei ricordi non tanto in termini nostalgici ma come vissuto da trasmettere, come lascito per le generazioni future. Per noi spettatori.

Col senno di poi mi sembra fin troppo facile puntare il dito verso le promesse mancate. Ma per onestà intellettuale devo anche ricordarmi che l'opera in questione è un film fantasy, di intrattenimento, progettato per una platea più ampia possibile. Che io faccia parte di quella parte di platea cresciuta col mito e l'icona di Indi è puramente incidentale, e non ho alcuna intenzione di ritoccare i miei ricordi o di disaffezionarmi al personaggio e alle sue avventure perché questa opera non corrisponde alle mie aspettative. E seppure mi renda conto che per uno spettatore ignaro dei trascorsi - quindi, statisticamente, probabilmente giovane -, questo film difficilmente invoglierà a una retrospettiva, allo stesso modo non lo farà lamentare del tempo e dei soldi investiti per la sua visione.

Insomma, missione fallita?
Sì. Ma con dignità.

Offline Cryu

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #146 il: 12 Lug 2023, 12:57 »
Ford continua a non infortunarsi con l'avanzare delle proiezioni, giusto?
Io ho paura che dopo la millesima magari si distrae e si spezza un femore.
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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Offline Cryu

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Offline EGO

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #148 il: 12 Lug 2023, 18:31 »
Dobbiamo già prepararci a vedere jedi impediti che non ricordano come si usa la forza?
Abbiamo già visto IL jedi che fa esattamente questo :hurt:

Offline Andrea_23

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Re: [Cinema] Indiana Jones and The Dial of Destiny
« Risposta #149 il: 12 Lug 2023, 22:51 »
Ieri ho dato.
L'ennesima vittima sacrificale.
Spremuta sino al midollo senza che ci fosse nulla di particolare da dire e dare, dopata artificialmente di CG al discount.


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