Topic: [Cinema] Lo chiamavano Jeeg Robot

[babaz]

Ottima notizia, proprio il weekend in cui sono a Londra :-/

[Melchio]

Visto lunedì sera. Bellissimo, era da tanto che non uscivo dalla sala soddisfatto. Incredibili attori, praticamente sembrano non recitare.
Bellissima la metamorfosi del film che parte

Spoiler (click to show/hide)

come un classico romanzo malavitoso fatto di bande e droga, per poi passare allo scontro tra il supereroe buono e quello cattivo

Su tutti Luca Marinelli, del quale mi accorgo solo ora aver apprezzato ogni suo film.

[MaxxLegend]

Ben scritto e ben realizzato nonostante la penuria di mezzi; ottima l'idea di fondere due generi vincenti (crime drama e superhero movie). Il mix funziona bene, abbiamo un romanzo criminale più sopra le righe del solito ed un supereroe più realistico.

Il successo riscosso fa ben sperare per il futuro del cinema italiano, spero in un ritorno al fantastico ed al cinema di genere.

[Drone_451]

Appena finito di vedere. Ottimo.

Funziona anche il lex luthor di torbella incredibile 

Considerando il pessimismo che mi porto dietro dopo suicide squad.

[Sister Charity]

visto anch'io.

scusate ma per un attimo mi è andato in crash il cervello. guardo il film dopo i commenti positivi letti ovunque e anche qui. finisco la visione e il cervello elabora, stallo, elabora, stallo. epuro il processo dai commenti letti e arriva il verdetto: quasi inguardabile.

il villain è pura comicità, uno sfigato unico che non un secondo mi ha trasmesso la tragicità del personaggio ma solo la sua (involontaria?) comicità.

Come giustamente già riportato qui i paralleli con Leon ci sono tutti e sono evidenti, spero sia stato solo un omaggio e non un tentativo di riproporre qualcosa di simile. il confronto Oldman e il cattivo (sfigato) di Jeeg sarebbe tipo Real Madrid contro amatori circolo dopo lavoro.

per me cestino ma probabilmente non sono riuscito a inquadrare il genere.

[Il Gladiatore]

A me invece è piaciuto ma per raccogliere lo spunto di Sister Charity secondo me hanno ecceduto con l'emulazione del canovaccio tipico del film super-eroistico rovinando il risultato finale. In particolare il film perde di coesione

Spoiler (click to show/hide)

al momento della "trasformazione" del cattivo, del tutto accessoria e inutile alla narrazione, con il solo scopo di procurare lo "scontro finale" che per mezzi, realizzazione tecnica e logica del racconto sbilancia troppo la tipologia di film e mostra esitazioni evitabilissime. Si poteva concludere con la morte di lei e la fine del cattivo sul Tevere, lasciando la scena dell'incidente automobilistico come presa di coscienza della responsabilità da parte del protagonista.

Sarebbe stato meglio lasciare l'elemento fantastico come pretesto della vicenda e inserirlo nel modello Romanzo Criminale/Gomorra come avvenuto per 3/4 del film. Così è un filo pretenzioso.
Promosso comunque.

[Tetsuo]

Mi trovo anche io con Sister, l'ho visto da pochi giorni quindi sono fresco di memoria.
ero partito con qualche aspettativa piu' alta, l'ho trovato proprio maccheronico nel girato e nelle situazioni.
ti strappa qualche sorriso per il cattivo ma da questo alle lodi ce ne passa

[Sister Charity]

A me invece è piaciuto ma per raccogliere lo spunto di Sister Charity secondo me hanno ecceduto con l'emulazione del canovaccio tipico del film super-eroistico rovinando il risultato finale. In particolare il film perde di coesione

Spoiler (click to show/hide)

al momento della "trasformazione" del cattivo, del tutto accessoria e inutile alla narrazione, con il solo scopo di procurare lo "scontro finale" che per mezzi, realizzazione tecnica e logica del racconto sbilancia troppo la tipologia di film e mostra esitazioni evitabilissime. Si poteva concludere con la morte di lei e la fine del cattivo sul Tevere, lasciando la scena dell'incidente automobilistico come presa di coscienza della responsabilità da parte del protagonista.

Sarebbe stato meglio lasciare l'elemento fantastico come pretesto della vicenda e inserirlo nel modello Romanzo Criminale/Gomorra come avvenuto per 3/4 del film. Così è un filo pretenzioso.
Promosso comunque.

è quando si fa il parallelo con Gomorra/romanzo criminale/Suburra  che io non capisco.
non riesco a capire i punti di contatto, nei tre lavori sopracitati per tutta una serie di ragioni (montaggio, musiche, fotografie ecc) ci si immerge in quella realtà deteriorata e malsana e non c'è redenzione mai, per nessuno e questo contribuisce al pathos del tutto allontanandosi dai melodrammi americani perfetti stilisticamente ma dove alla fine trionfa sempre il bene.

In Jeeg, complice presumo una incapacità di amalgamare gli elementi (o una volontà propria di girarlo così, non sono assolutamente un esperto di cinema), non ho mai vissuto questa angoscia, il villain non è un villain, è un bulletto di quartiere pure stupido tanto che lo ammette ad un certo punto (una sfuriata in macchina mi sembra). l'idea dello

Spoiler (click to show/hide)

stadio poi con l'obiettivo dei like su youtube (vera ossessione del "villain") mi fa veramente ridere.

per dire, mi sarebbe andato bene se fosse stata la classica escalation dove il villain protagonista rappresentava il sottoposto stupido del superboss cazzutissimo della scena finale (il che mi darebbe degli spunti per il 2).

vedo proprio tutti i limiti del cinema italiano in questo film, poteva essere molto molto meglio a mio parere.

[Brothers Killer]

Questo film ha tante ingenuità, ma ha tanta roba che ho trovato meglio fatta del cinecomics medio da avermelo fatto promuovere su tutta la linea. L'esempio per eccellenza è la relazione con Alessia, banalissima nelle premesse e negli sviluppi certo, ma cavolo se riesce a rappresentarne adeguatamente l'intimità della relazione. È un film che ti fa amare i suoi personaggi, cosa che nei cinecomics sia Marvel che DC non riesco a sentire dai tempi di... Boh, forse gli Spiderman di Raimi. Troppo impegnati alla ricerca della spettacolarità e nel non lasciare lo spettatore senza un attimo di tregua per avere seri riscontri emozionali. Mi basterebbe anche solo una scena come quella di loro due sul divano e la camera che si stringe quasi in un'abbraccio (molto coeniana volendo come intuizione) almeno a film... Invece no, non si ha mai l'occasione di respirare con i personaggi. È sempre più frequente nel cinema mainstream e raramente l'overdose sensoriale che ne deriva è veramente appagante (anzi, gli ultimi due casi in cui per me lo è stata sono Mad Max: Fury Road e The Wolf of Wall Street).

[Account_191220]

Perdonami ma se vai a vedere Captain America: Civil War per trovarci "seri riscontri emozionali" hai dei seri problemi.
 

[Il Gladiatore]

Sì, sono d'accordo con Brothers, il film convince proprio nella sua dimensione intimista, però privata della patinatura da blockbuster, una sorta di poetica dei vinti che trova nell'accadimento fantastico il riscatto insperato. Che, opportunamente, non si risolve nel lieto fine in senso stretto, lasciando lo spettatore con una malinconia particolarissima.

è quando si fa il parallelo con Gomorra/romanzo criminale/Suburra  che io non capisco.
non riesco a capire i punti di contatto, nei tre lavori sopracitati per tutta una serie di ragioni (montaggio, musiche, fotografie ecc) ci si immerge in quella realtà deteriorata e malsana e non c'è redenzione mai, per nessuno e questo contribuisce al pathos del tutto allontanandosi dai melodrammi americani perfetti stilisticamente ma dove alla fine trionfa sempre il bene.

E' un'adesione esteriore ma non estetica, però immagino che il regista abbia trovato questo connubio come interessante e da approfondire, nella sua stranezza. E probabilmente è anche la ragione del suo successo, la mistura di due mondi apparentemente inconciliabili, la realtà italiana delle periferie e della (micro) criminalità con la narrazione canonica super-eroistica. Non nego che nel corso del film queste due nature non siano perfettamente conciliate e a fuoco però, in ogni caso, vale quello detto da Brothers, convince sul piano emotivo.
Poi ci sta che si rifiuti del tutto qualora l'idea in sé non convinca.

[Brothers Killer]

Perdonami ma se vai a vedere Captain America: Civil War per trovarci "seri riscontri emozionali" hai dei seri problemi.
 

Beh se vai al cinema e non provi nulla che cosa ci sei andato a fare? "Emozione" è una parola che racchiude in sé una marea di stati d'animo che eventualmente comprendono anche LA FOTTA che un film del genere dovrebbe contenere, se ho interpretato bene il tuo post. E raramente li trovo realmente galvanizzanti quei film.
Che poi non ho capito perché oggi si pensi che non sia possibile in alcun modo coniugare una componente epica e spettacolare con una più intima e privata. È l'idea su cui si basava l'intera trilogia originale di Star Wars per dire.

[Account_191220]

Non lo ritengo impossibile, ritengo che i Cinemarvelloni siano una altro tipo di cinema che non contempla quell'emozione. E si, io la fotta che citi la percepisco (magari non in tutti, visto che sono altalenanti, qualitativamente) ma se vai a vedere un film con un target ben preciso e speri di ottenere altro...beh...

[Melchio]

Qualcuno ha preso il blu ray? ci sono extra interessanti?

[MrSpritz]

Di sicuro non vedremo mai Cap violentare una.