Molto soddisfatto di tutte le premiazioni e anche delle non-premiazioni.
Di Caprio vince giustamente con un'interpretazione più significativa dei classici isterismi che hanno caratterizzato quasi tutte le sue performances. Personalmente considero il "film in costume" come la prova regina della versatilità di un attore e lui frutta molto al di fuori di quello a cui siamo abituati. Per cui un felicissimo Oscar a coronare un'idea di recitazione matura e tridimensionale.
Lieto anche per Mad Max, un film che pesca coscienziosamente nel concetto estetico di cinema senza alcuna preclusione di genere. Una pellicola da far studiare nelle accademie in chiave squisitamente tecnica.
Il co-protagonista de "Il ponte di spie" , Rylance, si aggiudica giustamente il premio, per le idee sopra ricordate: poche battute ma una presenza scenica che diventa assordante di silenzi e pause. Immenso.
L'Oscar a Morricone lo gradisco però ha tutto il retrogusto del risarcimento in estremis. The Hateful Eight possiede senz'altro una colonna sonora di pregio ma il Nostro si è distinto per ben altro in passato. Sono stati poco tempestivi nel riconoscere la sua grandezza.
The Martian ne esce giustamente con le ossa rotte. Amo Scott ma non si può permettere di girare un film che avrebbe potuto girare qualsiasi altro. Da lui ci si aspetta di più.
Purtroppo non ho visto molte delle pellicole premiate (Il caso Spotlight, The Room) ma conto di rimediare quanto prima.