anch'io sono per la liberta', figurarsi se il cinema si fosse dovuto allineare solo a "certe inquadrature accademiche" o storyboard. Questo discorso vale per tutte le forme d'arte e non, mi viene in mente pure lo sport eh. All'interno delle regole generali ci puo' essere spazio per tutto, anche scomodo, stridente o di rottura.
Quindi si, ci sta anche un death stranding in mezzo ad un luigi/mario a caso.
L'articolo sottilmente parla di critica, piu' che di contenuti. Dice "non dimenticatevi che un gioco dovrebbe divertire, quindi, se non ci riesce per i mille motivi che sappiamo, tenetene conto, non cacciamo i 10 a caso perche' rischiate di essere poco credibili"
Il paragone con rdr2 e' calzante, quel gioco da 98% di media non se lo caga piu' nessuno, ed il perche' e' evidente.
Con death stranding la critica e' stata piu' dura, l'hype e le presentazioni non son certo servite, oggi mi pare sia sull'83% su metacritic.