È uscita una speciei di mini intervista a Kojima fatta per sponsorizzare Lenovo:
Ora. Non ricordo se avevo esposto del tutto la mia teoria sul setting e il sistema di gioco, ma in sostanza ipotizzavo che in Death Stranding l'umanità viene attaccata da una razza aliena che la porta sull'orlo dell'estinzione; per difendersi, un po' come avviene in Terminator, l'umanità ricorre ai viaggi temporali o comunque aperture su mondi paralleli in cui hanno luogo determinati eventi storici (in cui magari le cose non sono accadute esattamente come nella realtà di partenza).
A livello di gameplay, mi immagino che Death Stranding metta difatto l'intera comunità videoludica nei panni di quella umanità. Ogni singolo giocatore contribuirà con le sue azioni, online e offline, alla guerra per la sopravvievenza agli invasori extra-terrestri/extra-dimensionali. Ognuno a suo modo: chi con la forza bruta, chi con l'ingegno, chi con entrambe. Il gioco avrà una sua campagna single-player, ma sarà solo con la collaborazione di tutti che il gioco avanzerà a livello globale. Un multiplayer che va oltre la co-op nella realtà virtuale; ci si scambierà informaizoni utili sui forum, sui social, etc... Solo così l'umanità sarà salva.
Ok. Perché ho scritto tutto questo?
Perché anche solo nel frame di anteperima del video (sarà un caso?
) Kojima dice una frase sibillina:
"...by making connections with each others and playing together we create mankind's future"