Io ho molto apprezzato come la componente online, il multiplayer asincrono e le strutture altrui, non sia imposto bensì lasciato alla libertà del giocatore che in teoria può anche decidere di giocare offline, privandosi però di parte dell'esperienza
E la capacità di creare un universo di gioco ed immaginario così interessante ed originale, fascinoso e strano eppure inedito, solo un vero creativo può ideare una roba così 'dal nulla' (beh dal nulla magari no, Kojima ste robe ce le aveva in testa da svariato tempo, mentre ancora lavorava alla saga di MGS, doveva solo trovare una via per sfogare quel suo estro)
Poi ho molto apprezzato come la mappa, e il level design, siano davvero centrali e non sullo sfondo:, un notevole passo avanti su MGSV (se vogliamo, perché son giochi ben diversi ma esiste una sorta di continuità fra essi sebbene non evidentissima, ad esempio hanno un sistema di controllo simile) concettualmente, oltre a non avere quella struttura asfissiante di MGSV di gestione equipaggiamento, qui c'è ststo un lavoro di sintesi eppure la varietà non manca e c'è comunque tanto da sbloccare che possa ricompensare il giocatore con nuovi tipi di approcci al gameplay
Però non posso neanche glissare sulle cose realizzate male come l'IA nemica (per quanto gli scontri siano rari ed aggirabili, son proprio brutti da giocare sia contro umani che contro CA, sia in stealth che in azione, un disastro per chi ha creato il gameplay di MGSV sebbene in altre condizioni e con altra licenza), i boss bullet sponge e quasi tutti poco interessanti, oppure le pecche proprio in quel che è il focus del gioco (ossia mancanza di sfida nel traversal anche ad hard e assenza di un maggior differenziazione dei tipi di terreno, degli ostacoli, della fisica generale nel mondo di gioco, di feedback dei veicoli, il fatto che la
sia la cosa più OP di sempre)
Oppure sulla duplice natura della trama: ho trovato (inaspettatanente per me stesso, da grande amante di gran parte della MGS saga e di tutta la sua narrativa complessa nonostante le svirgolate di scrittura su certi personaggi fin troppo sopra le righe) in parte insopportabile quasi tutto il filone di Amelie, e invece così dolce ed evocativo/emozionante seppur semplice quello di
Cliff, ricollegato egregiamente al soldato John ossia Die Hardman e ovviamente Sam
.
Insopportabile anche verso la fase finale
sia tutta ls parte con Higgs, anche brutta da giocare, e fin troppo citazionistica: terribile la citazione a Super Mario, fuori contesto, e poco elegabte la citazione a MGS ossia
con la scazzottata di fine scontro.
E mal gestita tutta la fase di spiegoni allucinanti con Amekie sulla spiaggia, imbarazzante anche da giocare quando decide di farti riprendere il pad in mano per non far nulla e girare in tondo: l'intento è chiaro, farti sentire davvero abbandonato, la realizzazione è pessima
Death Stranding è stato però un gioco che mi ha lasciato qualcosa, un pò quel messaggio di fondo che comunque mi è arrivato, un pò la sensazione di freschezza di star giocando a qualcosa di nuovo (non un genere nuovo ma un'idea così unica e poco sondata da altri che l'illusione dura parecchio e risulta più che piacevole)
Quindi non il mio ideale di videogioco (visto che deficita fortemente in aspetti per me cruciali quali il divertimento, non che DS o un vg in generale debba per forza essere divertente per definirsi compiuto, anzi) ma un videogioco con una sua idea, identità, originalità e un suo carattere, che rifiuta certe logiche e và dtitto per la sua strada, piaccia o meno