https://it.ign.com/psychonauts-2/184563/interview/psychonauts-2-due-chiacchiere-con-double-fineMolto interessante questo passaggio:
IGN Italia: Psychonauts 2 include alcune impressionanti rappresentazioni di disordini mentali e fobie. Come approcciate tali argomenti così sensibili? Fate uso di consulenze?
Lisette Titre-Montgomery: sì, lavoriamo assieme a un team di consulenti chiamato Take This che ci fornisce consigli in ambito di igiene mentale relativamente ai videogame per poterli approcciare con la giusta simpatia ed empatia, ma credo che in generale questo sia proprio l’approccio di tutta Double Fine. Realizziamo giochi simpatici ma che non intimoriscono il giocatore, non risultano troppo “tosti” o frustranti. I nostri consulenti ci hanno davvero aiutato a rimanere fedeli ai fenomeni che vogliamo mostrare su schermo e a trattarli nel modo giusto: un grande esempio di questo sono i nemici che rappresentano gli attacchi di panico, un avversario che avete incontrato nella demo E3 dello scorso anno. Lauren vi parlerà in dettaglio delle sue meccaniche ma visivamente volevamo proprio fornire l’impressione dell’arrivo di un attacco di panico. Al suo arrivo il mondo di gioco cambia colore e gli effetti grafici sottolineano la cosa.
Lauren Scott: esatto, ci piace trasmettere al giocatore la sensazione di avere sempre attorno qualcosa di cui non si ha pieno controllo. Così questo nemico è davvero molto veloce, ha attacchi con cui salta fuori all’improvviso e tiene sulle spine il giocatore. Questo nemico è introdotto in un livello in cui Raz acquisisce un nuovo potere, la Bolla Temporale, con cui può rallentare il tempo. Dunque inizialmente il giocatore incontra qualcosa che può essere opprimente e che può sconfiggere Raz facilmente, mentre poi riceve questo “strumento” con cui contrattaccare che gli permette di fare il punto della situazione e approcciare il combattimento in modo più ragionato, potendo rallentare il tempo e superare così l’attacco di panico. Abbiamo lavorato molto per creare qualcosa che fornisse questa sensazione di trovarsi di fronte a un ostacolo e di poterlo superare.
Lisette Titre-Montgomery: già, abbiamo cercato questo approccio chiedendoci come il nostro personaggio potesse “guarire” nel corso della storia e abbiamo cercato di rispondere a questa domanda con empatia.Praticamente il nemico (in questo caso l'attacco di panico) viene rappresentato per come si manifesta nelle realtà, come qualcosa di veloce e difficilmente approcciabile, se non con un "potere" che altri non è che la soluzione reale al problema, cioè rallentare (riflettere a tentare di calmarsi per essere più precisi) il tempo. Bellissimo come il tutto sia coerente con quello che viene raccontato.