già, il TFP forum è proprio un posto da riccardoni snob: si aprono thread sulle minchiate più misconosciute e non su uno dei fenomeni "popolari" più evidenti degli ultimi anni. Tirarcela proprio.
Ho visto "Quo Vado?" sabato sera, dopo essere arrivato noncurante al multisala alle 20 chiedendo un paio di biglietti per la proiezione delle 21.00. LOL, tutto occupato (manco la leggendaria prima fila?! no, tutto occupato). E tutto occupato anche lo spettacolo delle 22.30 e solo qualche posto per le 23.00 - annamobbene
mi sposto in centro, ricordandomi che esistono anche i Cinema di una volta, non collocati all'interno di <inserire qui nome di centro commerciale a piacere>. Mancano 10 minuti alla proiezione e c'è la coda fin fuori ... boh, temo di non farcela salvo poi scoprire che in realtà di posto ce n'è a iosa (e che se non riempiono manco con Zalone possono proprio chiudere baracca e burattini) e mi accomodo anche in buona posizione.
Una visione veloce, ben ritmata e mai pesante: dura il giusto e si ride copiosamente dall'inizio alla fine. Forse manca il momento "veramente MEMORABILE" ma in generale è soddisfacente. La comicità di Checco è feroce - come già detto - e profondamente radicata nel "politically uncorrect" senza per questo sfociare nella volgarità plebea di situazioni e gesti tipica dei "cinepanettoni" italici.
Qualcuno si spinge a parlare di "nuovo Fantozzi": paragone piuttosto azzardato, ma non del tutto peregrino. L'argomento di fondo (il posto fisso) è trattato in modo divertito: è vero che la prima parte è sicuramente più riuscita della parte conclusiva, che scende a compromessi con le necessità "buoniste" del cinema di massa popolare.
Nota di merito per Eleonora Giovanardi, così pucci lei (una sorta di Connelly italiana, ma con meno tette)