Non voglio difendere il primo episodio(che a me in generale è piaciuto),anche perche non ho letto il racconto o libro in questione. Sicuramente ci saranno enormi mancanze,e per via dei problemi detti sopra molta sfiga.
Ora alla luce di tutto questo,non concordo sul fatto della mancata o errata caratterizzazione di Geralt in questo episodio. Lui non tratta tutto il male alla stessa maniera, soprattutto cerca di non farsi immischiare perche il male minore per lui è un concetto errato,tanto da non farlo parteggiare per nessuna delle 2 parti. lui poi non rimane indifferente all uccisione di lei e questo lo cambia e molto, ragione per cui,no,per lui non è tutto uguale.
Do ragione che la parte in cui lui si sveglia e va in città è fatta un po cosi,quasi forzata nella motivazione. È altresì vero pero che lei dice che ucciderà tutti finche lui non esce. Ora posso capire che giustamente far vedere questo all atto pratico sarebbe stato enormemente migliore,ma anche per i problemi detti qualche post sopra,hanno cercato di rimediare facendo dire a lei cosa fare per far uscire il mago(cioe uccidere tutti) e quindi non trascurando affatto la questione. Non è il massimo lo so,pero anche se un po tirati, gli elementi per capire in maniera chiara quello che succede e i pensieri dei personaggi,ci son quasi tutti. Che poi il libro sia altra cosa,immagino nulla da dire.
Tra Renfri e Geralt, c'era un certo feeling, non una scopata nel bosco e via.
Il bosco era, tra l'altro, il piano superiore della locanda, con battute memorabili. E la scopata - per inciso- non era "un coso magico" come la serie accenna, ma era una classica trombata.
Renfri non aveva poteri di irretire lo strigo, come la serie suggerisce.
Avendo fatto pure un audio libro - conosco ogni passo del racconto, quasi a memoria.
~ Geralt va a Blaviken, con la testa della kikimora. Nel libro non c'è alcun accenno alla lotta. Quella parte nella serie, mi è piaciuta. Arriva nel villaggio e va dall'Aldermanno che qui è stato segato via. Il sindaco ha una figlia, Marilka, che gli porta della birra - fine di Marilka -
Il sindaco è un amico di Geralt, per quello che sappiamo, è l'unico amico extra-Ranuncolo, che non lo giudica, ma anzi, vede del buono in lui, lo difende anche dalla moglie che non vorrebbe uno strigo per casa. La faccenda del cane di Marilka è inventata. La faccenda del topo infiocchettato è inventata. È il sindaco che durante un discorso, menziona il fatto che Geralt avendo colpito un topo con una forchetta, al buio, ha spaventato sua moglie e le sue figlie. Nessuna menzione su "controllo demografico" - "il topo che caga nella dispensa"
- Il Sindaco lo porta dal Mago, Mastro Irion
"Forse lui ti pagherà la testa della Kikimora" io non ho soldi, domani c'è mercato.
Geralt entra nella torre, e scopre tutto, più o meno. Sono state tagliate brutalmente molte linee di dialogo. L'illusione l'hanno lasciata, ma era solo una ragazza nuda che si nascondeva tra late fronde di alberi, nel libro, non un'orgia pre render. Stregobor quindi gli rivela della maledizione del sole nero, e di Renfri che sta alla locanda, la principessa che lo vuole uccidere.
Geralt si incazza, perché lo vuole lasciare in brache di tela. Stregobor in realtà ha compiuto nefandezze sui cadaveri di altre principesse, alcune le ha persino confinate dentro torri (omaggio a Raperunzel) molte le ha torturate, sempre con il benestare dei Re compiacenti e delle matrigne che in questo modo "si sbarazzavano" della regale prole di re, per metterci la loro, magari di terzi o quarti matrimoni. Geralt gli dice chiaramente
"risolvitela da solo, io non sono un assassino a pagamento, un sicario" Stregobor è deluso, continua a dire allo strigo che l'Averla è un mostro.
Geralt va alla locanda. Scopre che Renfri ed i suoi uomini alloggiano proprio in quel posto.
Scaramuccia con gli uomini di Renfri. Quando sale in camera per riposarsi, si trova Renfri sul letto, e scatta una certa intesa tra i due. Renfri gli rivela il suo piano che è uccidere Stregobor, poi tenta a sua volta di assoldarlo,
"uccidilo tu, sarà misericordioso, se lo faccio io, gli farò male, molto male" Geralt le comunica chiaramente che non glielo lascerà fare. E le dice di abbandonare il progetto, o sarà costretto ad intervenire. Nessuno uccide nessuno, finché c'è lui.
Dopo una lunga comparazione morale, Renfri e Geralt si dedicano ai piaceri della carne, non prima di questo, Renfri, accetta di rinunciare alla sua vendetta. Il giorno dopo, Geralt torna dal capovillaggio, e gli dice che tutto è stato scongiurato, questi gli dice che non sperava andasse così bene, ma ad una certa, il sindaco gli accenna del massacro di Tridam, in cui uno degli uomini di Renfri ha partecipato. In breve, alcuni di loro erano stati catturati, e il Barone contava di impiccarli. Così la loro banda prese in ostaggio un battello fluviale, e iniziò ad accoppare donne, uomini e bambini, se il Barone non avesse liberato i loro compagni. Geralt si rende conto di alcuni accenni di Renfri a Tridam, a cui non aveva dato peso. Chiede disperatamente a Caldmeryn di intervenire [la legge] ma questi dice che non rischierà di far morire la sua guarnigione finché la banda di Renfri non farà scorrere il sangue. Geralt gli dice che IL MALE MINORE è correre il rischio di bloccarli fuori dalla locanda, ma il sindaco [la legge] gli dice che non è possibile.
Geralt non può sopportare che qualcuno muoia, prima che la legge si attivi, così decide di intervenire.
Ormai è giorno di mercato e Geralt capisce che Renfri e il resto della sua banda, 6 uomini (e non 14...) stanno al mercato, pronti ad accoppare randomicamente abitanti di Blaviken, fino a quando Stregobor non uscirà dal suo nascondiglio. Geralt li raggiunge e questi gli dicono che Renfri ha un messaggio per lui. "Scegli tra il male minore"
Cioè Geralt deve decidere se accoppare Stregobor, evitare il massacro, compiere la vendetta di Renfri e probabilmente iniziare qualcosa di più con lei, oppure scegliere il male maggiore, uccidere Renfri, i suoi uomini, andare contro la legge per primo sangue.
Lei lo aspetta alla torre.
Lui decide. Li ammazza tutti, lei compare, combattono, lei muore tragicamente.
Arriva Stregobor che vuole il cadavere. Geralt lo minaccia, e gli dice che Renfri avrebbe ucciso degli innocenti pur di vendicarsi, ma Stregobor è disinteressato, se anche Renfri avesse ucciso dei semplici villici, lui non sarebbe mai uscito dalla torre. Aveva visto tutto da un cristallo magico e sapeva che Geralt avrebbe ucciso Renfri.
Appare il Sindaco Caldmeryn e intima al "macellaio di Blaviken" di lasciare per sempre il villaggio.
Il mago, comunica la volontà di lasciare Blaviken, "Vieni via, lascia perdere questi pezzenti"
(Tra l'altro Stregobor era il protettore di Blaviken, che uomo di merda, lo è stato solo perché la torre gli conferiva una protezione, non gli è mai interessato del popolo)
Geralt si allontana, dopo aver ricevuto una pioggia di sassi, parzialmente bloccata con il segno Quen.