Stavo riflettendo sulla prima puntata delle serie, la peggiore in assoluto.
Punto primo, è paradossale che questa storia sia la preferita del Sap, e sia uscita la peggiore. Che Laurina stessa voglia persino fare un video reaction con l'autore stesso, lo trovo paradossale. Io non lo farei
Stavo riflettendo sulla sfida e sulla sfiga che questa puntata ha avuto.
In primis, dopo essere girata per metà, combattimenti compresi,
Mille Brady ha lasciato la produzione, per andare a fare una serie TV ed un film come protagonista principale. Il girato non era completo, quindi, sa da rifare. Mille è una gnoccona, ce l'aveva la faccia da Renfri (qui è in Britannia).
Di corsa hanno rigirato la puntata, segando molte cose, tra le varie, il mercato di Blaviken che nella prima puntata almeno si era visto, a quanto pare lo scontro è stato fatto alla svelta, ma contando su un professionista come Vladimir Furdik ed i suoi assistenti, è stata trovata alla svelta una sostituta.
Come secondo aspetto mi sono interrogato su quanto sia scritta male, travisando completamente i significati del racconto del burbero polacco. Già perché la storia (cit)
"bah, è una specie di Biancaneve Dark" noto agli insider come
"Il Male Minore" il Sap fa emergere ben altre considerazioni, tutte ugualmente interessanti, basate sulla natura del potere e sui meccanismi che lo regolano. L' Ultimatum di Tridam (manco menzionato nella serie TV...) nella 1x01 non è solo un misero plot-device che consente a Geralt di saltare dentro l'azione e spadazzare a manbassa.
Cioè, capimose, nella serie TV è esattamente questo, perché Laurina (da americana) non c'ha capito veramente un cazzo di cosa ha letto e di cosa volesse raccontare l'autore. La favola piuttosto che semplice e mera favola dark, è una metafora, o meglio un catalizzatore, l'ultimo pezzo di una lunga discussione morale che spinge Geralt a mettere finalmente in discussione (e decidere di conseguenza) se il suo ed altri sistemi morali sono stabili, se messi alla prova nel mondo reale. The Lesser Evil è il punto di vista di Witcher sul problema della giustizia. Abbiamo 4 lati della moralità. Stregobor rappresenta fino alla fine il "male" per portare il bene migliore. Renfri rappresenta l'idea retributiva della giustizia, un senso di equilibrio della morale, il classico occhio per occhio, per intenderci. L'Aldermanno (sparito nella serie tv) è invece l'elemento legalista (per così dire), dove la legge è la legge, e la seguirà in ogni caso. E infine Geralt prende la posizione ontologica, anche Kantiana, per così dire. In quanto per lui tutto il male è solo e semplicemente male. Mi domando se un frammento, o una scheggia (di ghiaccio?) abbia fatto arrivare a queste considerazioni a qualche spettatore.
Ma ne dubito seriamente