Per adesso sono alla puntata 6, o 5. Non mi ricordo
Mi ero ripromesso di darmi un contegno, ed invece l'ho già finita
La prossima? 2021
Che dire?
Un autentica congiunzione delle sfere di sentimenti.
Tutti autentici e tutti contrastanti all'unisono.
Aspettative rispettate in pieno, non esente da qualche difetto ma ci sono alcune considerazioni a monte da fare, se si vuole davvero capire come bisogna, o bisognerebbe, parlare di questa serie senza sbrodolare.
Non sarò breve.
C'è una fedeltà al materiale originale commovente, ai limiti del puro masochismo come trasposizione. Non è questione di americanizzazione, o polonialismo.
Si sapeva che la serie sarebbe servita da ponte di collegamento per introdurre, come base, il fenomeno "Witcher" al grande pubblico. Circa, 190 milioni di spettatori.
Insomma, non mi aspettavo una scrittura di molto superiore, e non so nemmeno se era possibile farla, considerando la mole di storia da percorrere per dare ritmo. Ok, potevano mettere quel qualcosina in più dai libri, ma era molto rischioso, e già così hanno rischiato la pagnotta con la timeline "only for readers".
Perché al pubblico, quello dei grossi numeri, quello che conta, quello che ti permetterà di fare la terza, sesta, ottava, stagione, voleva vedere Geralt che accoppa mostri. E la produzione è stata eccellente e accorta nel garantire agli orfani dei libri uno spettacolo non esattamente e semplicemente dignitoso/buono, ma davvero ispirato, compassionevole, attento. Chiaramente, chi cercava Geralt Monster Hunter, ha avuto esattamente quello, con alcune sequenze di che mi studierò/rivedrò a dovere, per il piacere personale.
I registi scelti, (4) come immaginavo, sono stati veramente oculati a mostrare quell'elemento di aggiunta e personalità che ha reso lo show un turbine di coreografie veramente ben costruite, anche narrative.
Ho inoltre ravvisato nella serie quel coraggio di voler portare su schermo tutto il materiale (o quasi) delle due raccolte, che è all'unisono una scelta pericolosa (non sai mai come e in che modo lo spettatore ti seguirà) e coraggiosa al tempo stesso, rasentando l'ossessione.
Insomma, se carichi troppo alla svelta una storia, soprattutto perché vuoi essere fedele, rischi anche di scrociare lo show. I fan dei libri potranno sempre dire
"ma c'è nei libri" e i fan del cinema o delle serie TV, potranno sempre rimbrottare con
"ci sarà anche nei libri, ma è ridicolo" Terreno accidentato.
Mi spiego meglio.
Ritengo che l'universo da spiegare fosse estremamente difficile. Anche a causa della sua natura a racconti, nella prima parte.
Non come quello di Erikson e del suo cripple-god, ma una cosa molto vicina a Dune, per intenderci.
Con il vantaggio che su Dune, puoi stare tranquillo, il pubblico ti seguirà a prescindere da qualcuno cosa porti su schermo, è sci-fi, dopotutto.
Qui al terzo portale, lo spettatore medio si chiede
"Ok, ma che limiti ci sono? Come funziona esattamente la magia? Ma devono lanciare l'incantesimo? Ma i limiti?Insomma, pericolosissimo territorio quello del
"seguimi senza opporre resistenza, devi credere a tutto quello che ti dico"In termini di timeline, è un mezzo miracolo. Amalgamare così bene 3 storie, senza eccedere mai da un lato, né dall'altro, con l'aggiunta di inserire pure scene action veramente fighe, non è cosa da poco. Non so come abbiano fatto a non far perdere l'arco narrativo, o rendere così copiosa la narrazione. C'è un momento specifico in cui la serie sembra davvero prendere il largo, ma che è? L'Amleto?
Il cast è un pelino superiore rispetto alla solita produzione TV.
Probabilmente il più scarso a livello attoriale è Cavill, che compensa con quel "ci credo" che buca lo schermo. Guardate per esempio un attore di cui non frega un cazzo del suo personaggio, come Orlando Bloom di Carnival Row, guardate Cavill (in lingua originale) e poi mi dite. Cavill qua fa la parte del leone. Si appoggia ai muri, si mette comodo contro i tavoli, sonnecchia quando Ranuncolo lo stressa, insomma...È pienamente consapevole del suo ruolo, è entusiasta di avere quel ruolo. Buca lo schermo la passione che ci mette. In qualche occasione è così enfatico che ti chiedi se ci fa o ci è.
Potrei andare avanti ancora. E andiamo.
I combattimenti...ahahaha.
Beh, in pratica, e senza giraci troppo intorno, sono semplicemente la trasposizione perfetta di quello che volevamo vedere. Su schermo Henry è Geralt di Rivia. Un macellaio con gli uomini, un flagello per i mostri. Anche su questo aspetto, quello che abbiamo visto è un pelino superiore a quello che solitamente ci viene propinato dalle serie TV con spade e scudi. I dialoghi "aggiuntivi" sono infilati dentro con un certo gusto televisivo mid 2007, che ho trovato adorabile, alla terza puntata sei già "dentro" questo mondo, non ti fai poi così tante domande.
Come sospettavo la Chalotra è una attrice di un altro livello, se posso fare una previsione azzardata, sarà la Clarke (con la differenza che la Chalotra sa recitare e bene) del prossimo Star Wars Episodio XI. Ai registi una tipa così non scappa. Ma posso sbagliare. OST? Madonna. Ma lasciamo perdere.
Vabè ma trova un difetto, altrimenti non sei credibile.
Non ha una sigla d'apertura. Bisogna farla. Se la merita per la seconda stagione.
- In alcuni momenti, assai sporadici, lo spettatore normale non ci capisce una mazza. «Ricordate la guerra ad Ebbing (?) quando c'era il nipote del cugino del Re del Kaedwen? " - "Ricordo quando La confraternita (?) usando l'influenza del Re Demavend e ...»
Solita regola all'inverso, show me, don't tell.
- Una strana patina ogni tanto avvolge qualche puntata. Sembra che abbiano una esigenza (tipo) di mettere qualcosa di mirabolante su schermo, quando basterebbero dialoghi come quello nel Circolo.
- Il budget limitato (70 milioni) si sente a tratti, è un peccato, perché dopo la puntata pilota, si vede che si sarebbero usati saggiamente
- Qualche momento in stile Gotham. Fade-out e musica in crescendo, nel 2019 no ragazzi.
Domani mi rileggerò e sicuramente sarò più tagliente. Ma oh, bella. Bella. Bella anche quando a volte è meno bella.
Secondo me, questa serie è destinata a salire. Un vero peccato non metterla ad episodi, credendoci, in stile HBO.