Ammazza, non lascia nulla?
Praticamente....? Diciamo che la prima metà era da gridare al miracolo, feelings da era Showa a gogo, primi accenni sci-fi e momenti davvero WTF.
Poi quando inizia a mettere giù le spiegazioni ero abbastanza scettico (in generale tutto il "ho retrofittato il codice di un vg e adesso arrivano i kaiju", ah ma è colpa di Shinonome, perchè l'hai fatto "I WAS DESPERATE", Natsuno che ha il codice deimos per il richiamo quindi *é colpa sua!!!* solo che non se ne fa nulla di sto plot point. Han scelto lei per non scegliere un altra, poi la prof che compare in ogni dove con mille motivazioni contrastanti e a tutte le età, poi tante cose manco le ricordo però in generale tutto quello che finisce in "ahhh ma era una simulazione ehehehe" mi lascia sempre freddino.
La prima metà butta tanto fumo negli occhi e riesce bene in questo. Quando la coltre si dirada rimani con alcune cose chiuse bene e in modo intrigante ad altre convolute e sovraspiegate e in generale la chiusura è molto buonista/positiva, quasi ossessivamente tale.
Per di più pure il gameplay è strepitoso a mio parere
D'accordissimo, ho trovato le fasi "action" molto divertenti.
13 Sentinels vuole essere un puzzle narrativo basato sul mistero pieno di strati di verità che vanno svelati uno dietro l'altro e che si basano tutti su millemila stilemi del genere sci fi. Inoltre vuole essere un racconto campale di una pletora di personaggi che devono trovare il proprio ruolo nel grande disegno generale. In entrambi i casi lo trovo riuscitissimo, il lato mistery per me è veramente intrigante a livello concettuale e nozionistico, ovvio che non c'è barlume di verosimiglianza in nessun aspetto della storia ma d'altro canto, funziona così la narrazione giapponese e ci piace per questo. Con il senno del poi inoltre penso che qualunque altra strada avessero potuto prendere sarebbe sembrata molto più scontata e telefonata. Penso che siamo solo ormai abituati a tutto e siamo spettatori molto smaliziati, ma non credo che sia colpa della storia del gioco. Personalmente poi a me ha stupito in quasi tutti i plot twist, ma magari sono io troppo ingenuo. I personaggi pure secondo me sono tutti molto diversi tra loro e tutti estremamente interessanti (tranne l'amica golosa di Iori che proprio non sopportavo) chiaramente ancora una volta, inquadrati nei chiari archetipi di matrice giapponese. Certo è vero che la storia è un po' convoluta e arzigogolata e parecchio verbosa, ma è letteralmente il suo pregio, la sua caratteristica principale, il suo spirito, quello di cui devi aver voglia per immergerti nel setting, nonché letteralmente, fa parte del gioco studiarla, rimescolarla, ordinarla, capirci qualcosa. Non penso sia una trama con chissà quali fini morali o didattici, una trama che voglia arrivare a chissà quale riflessione ancestrale nel finale. Vuole essere un racconto fantascientifico denso e appassionante, e per me lo è, riuscendo anche a mantenere una certa coerenza interna in tutte le sue parti senza incartarsi più di tanto, cosa abbastanza complicata visto che si spinge molto in là nel sul lato fantascientifico. Poi ovviamente, è solo il mio parere. Ma senza spingersi su altri media che poi diventa complesso e rimanendo solo in ambito videoludico, io una roba così non l'ho mai vista. Poi non lo so, magari esistono altri prodotti di nicchia che si sono cimentati in imprese simili (dal punto di vista narrativo) e io non li conosco. Può essere