Visto ieri e trovato molto attuale, soprattutto sulla genesi dell'IA che si rifà a tecnologie tutt'altro che futuribili se guardiamo Siri, Google e Facebook.
Unico aspetto che personalmente ho trovato di tono minore è l'epilogo, non completamente convincente ma indubbiamente non privo di logica. Dovrei rivederlo perchè non credo di aver afferrato alcuni passaggi, ma mi è parso che il film spinga anche troppo su Nathan facendo promesse che poi non mantiene.
Riconosco la capacità del film di esporre una tesi intelligente e ben strutturata, che però non condivido totalmente.
Sappiamo dall'inizio che l'esaminatore dovrà capire se AVA è davvero un essere seziente oppure reagisce agli stimoli con risposte preimpostate. AVA è in grado di scegliere in base ai gusti personali e manifesta doti artistiche, e dovrebbe usare la sua intelligenza per stupire gli umani, ma
se ho capito bene, è anche stata costruita studiando i gusti di Caleb. Quindi il problema è che AVA non è completamente neutra come come sarebbe stato logico sulla base del test.
Ho trovato similitudini con un articolo che lessi tantissimo tempo fa, dove si spiegava che Kasparow perse contro Deep Blue nel secondo match perchè, tra le tante accuse, era stato programmato specificamente sulle strategie di gioco del russo, quindi sollevato dalle capacità di apprendere dall'avversario durante le precedenti partite.
Rimane comunque un film molto intelligente e molto ben fatto, con Oscar Isaac che oltre ad essere bravissimo, non avevo nemmeno riconosciuto. In generale,
la scena di Caleb che si taglia il braccio è geniale, ma anche se si fosse risolta in maniera più "convenzionale" il film avrebbe retto alla grande lo stesso.
Unico appunto su Nathan è sul finale, in cui il grande mastermind come è stato dipinto dalla pellicola, fa la figura della pera cotta. Ho persino dubitato della sua ubriacatura, perchè nell'economia della pellicola, con un Nathan che dimostra costantemente di essere "oltre", ci sarebbe stato benissimo far credere a Caleb di poter stare almeno una volta un passo avanti, tuttalpiù che una volta esaurito lo scopo di instillare ulteriori dubbi nel protagonista mostrandogli un altro lato del progetto, il nostro Nathan non deve più far ricorso all'alcool e non lo fa, sarebbe stato un bel espediente.
Si potrebbe pensare che Nathan riconosca la gravità delle implicazioni della sua macchinazione e per questo finisca male, però... boh.
Da come ho inteso il finale, è anche probabile che AVA non si sia limitata a manipolare Caleb ma anche Kyoko alla fine, che almeno lei poteva dire di aver raggiunto lo scopo di essere libera, quindi il gesto di accoltellare Nathan potrebbe essere stata una ulteriore strategia di fuga.