Visti i primi tre episodi, caruccio, non sembra una produzione costosa ma curata comunque.
La prima cosa che mi ha colpito è lo sguardo di elliot, mima perfettamente quello di un david lightman adulto/distopico, apparentemente assente e restio alle risposte ma massivamente pensante.
Sempre piaciuto christian slater, la parte del bastardo gli viene benissimo.
Finalmente un team dark di gente scocciata sul serio e realisticamente non gradevolissima, non se ne poteva più di fighetti alla alpha
Divertente il modo in cui hackera la persone anche se il pericolo dei film del genere è sempre quello di scivolare nella faciloneria. Mi piace il fatto che la narrazione sia permea di termini come rootkit e ddos anche se credo non di immediata comprensione ad una larga fascia di pubblico. Quelli che sanno cos'è invece apprezzano.
Il problema di produzioni del genere è sempre quello di dare l'illusione che una singola persona possa realisticamente avere a che fare con qualcosa di più complesso di fare social engineering con l'account facebook della vicina, la rete non è un posto anarchico, c'è chi comanda ed ha strumenti che se rompi i coglioni ti beccano in due secondi. La guerra informatica è roba da super potenze non da sfigati col pc nella cameretta. Forse fino a quindici anni fa potevi entrare nella mail visto che il 30% utilizzava il nome dell'account come password ma non oggi.
Mi piace il fatto che alcuni concetti già noti a tutti siano focalizzati, si chiama presa di coscienza:
- Il debito, le registrazioni di proprietà, gli atti in generali i soldi sono registrati su macchine. Fai fuori quelle e azzeri tutto.
- La vita delle singole persone è registrata su delle macchine ed una parte esposta al pubblico. E' una cosa stupida eppure queste lo fanno volontariamente.
- Avere la consapevolezza sembra una cosa da fighi invece quelli che ce l'hanno invidiano gli ignoranti che se ne fregano e vivono nella bolla della normalità.
Sul genere avevo visto di recente blackhat