Casualmente sto studiando gli albori della storia della fotografia, che sono abbastanza rotfl tra gente che doveva stare ferma in piedi per 9 minuti di esposizione e sherpa che trasportavano lastre di vetro sul Monte Bianco e altri ancora che legavano una mongolfiera al suolo nel tentativo (anche riuscito) di fare foto aeree non mosse.
Comunque, dicevo, le combinazioni di filtri di Metro Exodus capitano a fagiuolo per simulare la dagherrotipia. Ieri ho fatto questa foto che combina la stampa su carta vecchia, un'impressione approssimativa ma soprattutto un trick che mi sono inventato per la luce. In pratica, passando da un filtro all'altro, l'engine renderizza in tempo reale i fasci di luce, che attraversano in un tempo visibile a occhio l'immagine. Scattando durante questo periodo, è possibile catturare l'immagine a metà del processo con questa fichissima resa albeggiante.
Nota di colore: Daguerre fu premiato per la sua invenzione con un vitalizio mensile, iniziato a incassare il quale non scattò più una foto e sparì nel nulla. Ma grande Daguerre, proto-furbone del reddito di cittadinanza